Inchiostro diVerso - Forum di scrittori e arte

Votes given by Erendal

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    CITAZIONE (Humid rat @ 8/5/2024, 14:16) 
    CITAZIONE (Pecco73 @ 8/5/2024, 11:32) 
    Capisco che la forma sia a tono con il messaggio di rottura che vuoi trasmettere, ma questa non mi sembra né una poesia, né una prosa poetica: è un insieme di riflessioni caustiche con alcune immagini apocalittiche.

    Vedo che ho colpito nel segno e fatto sentire qualcuno farsi prendere in causa.

    Veramente lo ha scritto forse l'utente del forum a cui meno importa della forma.
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    Mi è piaciuta molto, forse è la migliore tua che ho letto, e anticipo subito un voto alto.
    Abbonda di anastrofi, è vero, ma personalmente la cosa non mi disturba. Noto una evoluzione rispetto alla poesia scritta per me, in cui pure richiamavi versi di poesie dell'autore, ma con un tuo intervento molto limitato. Qui invece è presente una interessante rielaborazione, e la poesia sembra quasi una dedica affettuosa: probabilmente Darth è più nelle tue corde, perché più coetaneo, o, semplicemente, perché meno giocoso e più viscerale quando scrive. Ho notato anche una lunghezza superiore alla media di quello che scrivi, senza per questo che vi siano cadute di tono: probabilmente ti stai giocando il tutto per tutto per essere nei cinque finalisti, visto che la classifica ti permette di assaporare questo potenziale exploit (saresti una rivelazione clamorosa, non perché non scrivi bene, ma perché il tuo palmares finora langue).
    Fin dall'inizio c'è una certa sensualità (il richiamo, quasi rimpianto, evocativo e tattile alla tua pelle e ai ricci di Darth), che sfocia poi nell'immaginario della persona Darth: un ragazzo i cui occhi scuri e fieri (bella metonimia) d'inchiostro (doppio senso: possono essere colore inchiostro, ma viene anche da pensare ovviamente al nostro forum) sono distorti dal proprio ego: a questo proposito mi chiedo se quel "dai suoni" sia da leggersi "i cui suoni", e in questo caso ci sarebbe una sorta di sinestesia, se manchi una virgola dopo "suoni", e in tal caso ci sarebbe un doppio distorsore degli occhi, o se "dall'ego" è da leggersi "dell'ego" per un errore di battitura o per una licenza poetica che sa un po' di attrazione (nomen omen) verso la proposizione articolata precedente. Di sicuro nel quinto verso sono presenti un poliptoto e una allitterazione.
    Nella seconda strofa c'è subito un anacoluto, visto che si passa da un aggettivo riferito ancora agli occhi, con un chiasmo tra il quarto e il settimo verso, a un soggetto differente ("tutto"), e negli ultimi due versi della strofa stessa sono presenti due immagini di sofferenza: una più esplicita e sintomatica (il "greve lamento"), una più interiore ma con ripercussioni all'esterno (la "sensazione di annego" che sa tanto di attacco di panico).
    Nella terza strofa c'è una espressione poetica la cui forma sembra presa da una canzone (mi ha ricordato il cielo blu sopra le nuvole dei Pooh); il terzo verso è quello che dà il titolo alla poesia e termina con quel "laggiù" che scritto in questo modo sembra evocare un altrove misterioso e indefinito (probabilmente, visto il seguito, avresti dovuto scrivere per rendere più chiara l'idea "e laggiù", senza quella virgola alla fine, creando così un bell'enjambement col quarto verso, in cui il cuore del poeta, soggetto a una sorta di panenteismo, è un tutt'uno con la natura che lo circonda: "sbaragliato d'ansia" e "tumultuoso" lui (quel "d'" lo prendo per "da" più che per "di" o come forma sincopata di "dall'"), "tempestosa" lei (bella allitterazione di t nel quinto verso).
    Nella quarta strofa cambi il numero di versi (perché?) e con una anafora e altre allitterazioni rimarchi di nuovo la difficoltà a lasciarsi andare e (ad) amare del destinatario. Originale qui l'accostamento tra la veranda e gli schizzi (poco poetico quest'ultimo termine, ma che bella la metonimia di sale in luogo di acqua salata), con Venere che, come sappiamo, nel mare ci sta benissimo.
    Nella quinta strofa, di una lunghezza ancora differente, ci sono subito due accostamenti geniali: le "lacrime afose" (entrambi i termini rimandano un senso di umido ma in genere non verrebbe da avvicinarli, visto che il primo è più riferito al pianto, il secondo al sudore legato al clima) e le "guance di carta" (che ho interpretato come un connubio tra due tipi di elementi fisici: quello umano e quello autoriale). Torna l'annegamento, ma stavolta riguarda il foglio, che si contorce ma è indifeso, forse perché non è spoglio del suo passato (qui leggo un'altra metonimia: il foglio sarebbe sempre il destinatario della poesia). Nel quinto verso invece "all'acqua" lo leggo come se fosse cucinato, a mo' di ricetta, o come se "esposto" fosse sottointeso, più che vedervi una licenza poetica (la forma giusta sarebbe stata "dall'").
    Nella sesta strofa bella l'immagine del salmone, che anticipa quel "rosati" del verso successivo, che fa pensare insieme al colore del salmone e del riflesso sull'acqua delle albe, "insperate" sempre per questa visione un po' pessimista. L'insistenza con cui si torna a parlare di paura di amore e di amare la vita mi fa pensare che l'autrice si riveda un po' nel destinatario dei suoi versi, un po' alla Violetta.
    Nella successiva strofa c'è un chiasmo tra primo e secondo verso. Il verbo "trasportare" lo vedo un po' sovrabbondante, sarebbe bastato a mio parere il semplice "portare". Il quarto verso avrebbe forse richiesto il "che" all'inizio. La metafora è chiara: se ci si lascia andare si rischia di rimanere scottati in modo fatale, come succede al salmone, che per nuotare fuori dalla sua tana può essere catturato dal pescatore, con conseguente dolore infinito. L'"aperto" è sempre fonte di pericolo, o comunque di potenziale disagio: da qui le "amare confessioni".
    Nella penultima strofa, a mo' di sguardo in macchina in un film d'autore, Yona entra nel quadro che tratteggia e dà la chiave della poesia: ogni sua immagine non è scelta a caso, ma è il riflesso dei sibillini versi di Darth. C'è una immagine assieme particolare e universale, massimalista e minimalista: "l'universo d'un sogno appena sfiorato", che fa da pendant al "lume dal timore bendato".
    Nell'ultima strofa, infine, c'è un quadruplice riferimento astronomico (comete, cielo, firmamento, orbita) sempre molto presente nelle poesie di Darth, che è assieme particolare ("tue") e universale ("si cammina, "si perde"). Di nuovo la preposizione articolata "al" sembra sottintendere un aggettivo (vedrei bene qualcosa come "protese"), mentre gli ultimi tre versi sanno di constatazione amara e assieme di ammonimento.
    Per concludere, pur con qualche peccola imperfezione che qui e lì ho evidenziato, la ritengo una poesia densa, ricca di sentimenti e di significato/i, e per questo un'ottima prova, soprattutto considerati i notevoli progressi rispetto al tuo standard.
  3. .
    CITAZIONE (Defector @ 8/5/2024, 07:54) 

    Buon giorno bella gente!

    Oggi l'ultimo giorno universitario della settimana (di già? e ne ho fatti solo due :laugh: ) inizia col ritardo dell'insegnante, quindi ne approfitterò per recarmi al mercato rionale e comprare della frutta e verdura.

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    a queste condizioni quasi quasi voglio tornare anch'io a fare l'universitario...
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    Tu ti emozioni quando rileggi qualcosa che hai scritto?
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    CITAZIONE (Dangel981 @ 7/5/2024, 08:55) 
    Scusate se ve lo dico ma non vedo l'ora di partecipare ad una nuova League! E' vero che l'anno prossimo ne organizzerete un'altra?

    Fine anno, inizio anno prossimo. :proprio:

    Io nel frattempo vorrei terminare la mia silloge esistenzialista e fare un salto di qualità. Sento che ai miei versi manca ancora qualcosa...
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    Scusate se ve lo dico ma non vedo l'ora di partecipare ad una nuova League! E' vero che l'anno prossimo ne organizzerete un'altra?
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    Kira, il matrimonio è andato bene. È stata una bella giornata, nonostante la febbre ho comunque potuto partecipare fino all' ultimo.

    Grazie a tutti per gli auguri di guarigione! :love:
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    Dalle onde del mare
    (per DarthPlagueis)

    Mai con pelle ho toccato
    la tua riccia chioma e i pensieri,
    m’immagino quel tumulto ribelle
    negli scuri e fieri occhi d’inchiostro,
    dai suoni dall’ego distorti.

    Racchiusi in un momento
    di quiete breve e apparente,
    tutto sembra differente,
    eppure giunge il greve lamento
    e la sensazione di annego.

    Lo sai che il sole sorge sempre
    anche dal lato sbagliato,
    dalle onde del mare o laggiù,
    il cuore sbaragliato d’ansia
    tumulta nella tempesta.

    Una veranda di schizzi di sale,
    una Venere tra le acque
    che troppo temi d’amare.

    Lacrime afose su guance di carta,
    affoga e si contorce l’indifeso foglio
    mai del suo passato spoglio
    e all’acqua si consuma.

    Salmone in libertà
    tra i rosati flutti d’insperate albe.
    Non è paura d’amore,
    ma di amare la vita.

    Un attimo finito di gioia
    trasporta dolore infinito,
    meglio fermo nella tana
    in pericolo all’aperto
    in amare confessioni.

    Questo spesso io leggo
    nei tuoi sibillini versi,
    un riflesso nell’universo
    d’un sogno appena sfiorato,
    lume dal timore bendato.

    Le tue comete al cielo
    inondano il firmamento,
    più si cammina
    e tanto più si perde l’orbita
    senza averla capita.
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    Ecco fatto, siamo spacciati! (cit. Warcraft III quando ordini al lavoratore di gettarsi in battaglia)
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    Il sogno del buio

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    Edita da Silele edizioni, Il sogno del buio è un'antologia che contiene i racconti vincitori delle passate edizioni del NeroPremio, indetto da La Tela Nera. Il volume sarà presente anche al Salone del Libro di Torino 2024 e sarà acquistabile nei principali negozi online (es. Amazon) alla fine di maggio.
    Tra i tanti brani che contiene, è presente anche il mio racconto horror Discesa nelle tenebre.
    Se volete sostenere giovani (e meno giovani) autori del sottobosco italiano, nonché un editore che ripone fiducia in loro, questa è una buona occasione! 🐺
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    Un commento che non commenta è forse un'impronta del proprio passaggio: un dire "ci sono". Un commento che giudica è un commento di chi vuole aggiungere qualcosa di se a ciò che ha appena letto.
    (Charlize, da una discussione di UE del 2011)
  12. .
    Non vi scoraggiate, la penso esattamente come voi, è per questo che non ho partecipato al contest.
    Ora però vi lascio al vostro problema più immediato: scrivere per DarthPlagueis.
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    Domanda: se volessi leggere qualche poeta contemporaneo, chi mi consigliereste?
    Grazie in anticipo :flower:
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    Stamattina ho preparato i pancakes per me e due miei cari amici che hanno apprezzato molto :love:
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    Sketch_1714725367665

    Originariamente... trovata in rete.

12947 replies since 30/12/2006
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