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.Ecco, per esempio, questa qui di seguito (scritta alla fine degli anni '50 e non presente nella mia lista "P") è definibile come una poesia? (a prescindere dal titolo, manco ci avevo fatto caso...)
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Poesia
Buttare per aria
le mille parole
che dico per te.
Lasciare che il vento
ci giochi, le mischi,
le lasci cadere
ai tuoi piedi.
Lo vedi?
ancora compongono
frasi d'amore.
Lucio Musto (anni '50)
Molto semplice, ma per me sì. Non lo diceva pure Neruda a Troisi ne Il postino?
Tra l'altro ci sono dei senari anfibrachici niente male, scorre bene.
Per me, per quel che vale, non è poesia quando si allontana troppo dalla metrica e persino dal verso libero. Comunque ho letto una poesia di una poetessa polacca Nobel per la letteratura, e non è che fosse poi tanto meglio di questa, perciò... o sono io che ho standard elevati, oppure i Nobel li regalano.
ah! allora ho qualche speranza!
ne ho un fascicolo pieno, di simili a questa!...
e tutte, certo, colate dal cuore! -
.CITAZIONE (Lucio Musto @ 7/5/2024, 17:05)I corrieri mica sono Poste Italiane...
Comunque mille pagine di versi sono una marea. Hai voglia a scrivere per mettermi in paro...
Il problema non sono le mille pagine, ma i versi...
Anche io, guardando la sfilza dei miei titoli con la sigla "P" (parecchi più di mille) mi chiedo: ma fra questi, ci sarà almeno una poesia vera?...
Chiederselo, per me, vuol dire aver già dato una risposta affermativa...
Ecco, per esempio, questa qui di seguito (scritta alla fine degli anni '50 e non presente nella mia lista "P") è definibile come una poesia? (a prescindere dal titolo, manco ci avevo fatto caso...)
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Poesia
Buttare per aria
le mille parole
che dico per te.
Lasciare che il vento
ci giochi, le mischi,
le lasci cadere
ai tuoi piedi.
Lo vedi?
ancora compongono
frasi d'amore.
Lucio Musto (anni '50) -
.Buongiorno❤ultimamente vedo un sacco di ragnatele e le tolgo sempre,poveri insettini
stabiliamo subito che i ragni non sono insetti ma aracnidi....
Cambia qualcosa? per loro forse no, ma per te, per noi si!
Perché vedi, tutti quei tanti "insettini con la ragnatela", gli aracnidi appunto,
campano mangiando proprio insettini... zanzare, pappataci, moscerini... limitandone la diffusione, le punture (anche a te) e la trasmissione di malattie.
Per cui, concludendo, distruggendo tutte quelle brutte ragnatele, in fondo fai male anche a te stessa! - ed all'ambiente, è di moda dire oggi, perché poi sei costretta ad usare più repellenti, più insetticidi, più pomatine... -
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Buon giorno bella gente!
Oggi l'ultimo giorno universitario della settimana (di già? e ne ho fatti solo due ) inizia col ritardo dell'insegnante, quindi ne approfitterò per recarmi al mercato rionale e comprare della frutta e verdura.
a queste condizioni quasi quasi voglio tornare anch'io a fare l'universitario... -
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grazie delle precisazioni, Kira - Io una volta ci sono andato, anni fa, ed è veramente uno spettacolo particolare, affascinante, coinvolgente. Ci piacque davvero tanto!
(e, come corollario, ma non trascurabile, mangiammo del pesce veramente ben fatto, abbondante ed economico!) -
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Pensiero a Cervia
Voglio partire presto,
domani, prima dell’aurora
correre sull’autostrada vuota
in gara con il Sole
che sta nascendo ad est.
Voglio arrivare in spiaggia
sull’arenile desiderato assai
e amato a sufficienza mai
per aspettare voi, sconosciuti
amanti dell’aria come me, indegno.
Voi porterete i vostri sogni,
materializzati in giunco, e balsa.
E seta, e colla e tutti i colori,
per donarli al Vento oggi, insieme
ai sogni degli altri, in amorosa sfida.
Aquiloni leggeri, armoniosi, soavi
immagine di sogni disegnati in luce,
palpiti leggeri vibranti come ali
di farfalle innamorate, in primavera,
brividi d’amore, dolcissimi e segreti.
Chi disegna un aquilone
da esibire a Cervia, dona amore:
quello che tutti, indistintamente
cerchiamo sempre, con ostinazione,
senza chiedercene mai il perché:
senza sapere bene cosa sia
l’Amore Universale che tutto contiene.
Buona Vigilia a tutti!
Lucio Musto 30 aprile 2024 -
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stanotte, sulla parete bianca della scala interna ho individuato, piccolissimo, quasi neonato, il primo centogambe della stagione:
Benvenuto, piccolino e buona fortuna.
E benvenuta anche a te, estate! -
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non ne ho idea, io non l'ho più visto.
probabilmente sarà morto, queste dilette creature del Creatore
non hanno vita inutilmente lunga, e tolgono il disturbo
da questo mondo balordo e turbinoso
poco dopo averlo apprezzato nella luce, nei molti colori e nei sapori
di molte piccole prede inconsapevoli, nate apposta,
per il loro sostentamento e gusto voluttuoso.
Conoscono l'amore, i toporagni, come tutti i vivi plasmati dal Signore,
il vortice della passione e l'abbandono sano
ai piaceri dell'estati e del sesso.
generano figli, numerosi e benedetti, ché mai Mamma toporagno
si sognerebbe d'abortire il Dono, e dei pargoli hanno cura, finché occorra.
Poi, visto il futuro dolce e vittorioso di quella specie voluta per la Terra,
a dar vitalità e bellezza alla Creazione, paghe,
tornano senza squittire o piangere all'oblio
del meritato "premio riservato ai giusti" come tutti diciamo ma capendo poco!
Edited by Lucio Musto - 24/4/2024, 15:02 -
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grazie a tutti, amici! - Fra poco fioriranno i gelsomini, Erendal, ed il portico sarà tutto profumo.
Luna, lo sai, qui è a casa sua, ed anche tu, e Kira, e la stanzetta azzurra è sempre aperta, per il vostro riposo,
cosi come il nostro cuore e... per la cucina ci possiamo accomodare! -
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Kalimba
Nel dopopranzo sonnacchioso
di questa Santa Domenica indecisa
fra “fine inverno” ed “incipiente estate”,
mi sono perso in te, amore bistrattato
archetipo emblematico dei mille
amori miei sognati tanto
ma mai abbastanza soddisfatti.
Invece della canonica, sana “pennichella”,
ed aspettando un pacco,
come Amazon propone,
mi sono intrattenuto in te,
Kalimba deliziosa e mai scoperta.
Ti ho dedicato questi attimi pensosi
di oggi Domenica, vuota di perché;
ho pizzicato a caso, che non ti so suonare,
le tue lucenti lame, in sincronia accordate.
le ho sfiorate piano, io digiuno
di metrica e di crome, di armonia e solfeggio…
senza pensiero, senza la pretesa
di creare un accordo, una consonanza
piacevoli all’udito o messaggeri
di una qualche passione o sentimento.
Ho sfiorato quei sensori dell’oblio sognando
Distratto a lungo, svagato d’intelletto,
seguendo solo il cuore mio curioso,
incredulo, assetato di armonia, ansioso
di risposte alle incertezze nebulose,
che offuscano la vita ed il suo andare.
Ne sono usciti suoni strani
Forse discordi, stridenti, incomprensibili,
balordi, ma disinvolti e liberi.
Mi han riempito l’anima di te.
Di un “Te” che io nemmeno so
chi tu sia davvero, Amore o Dio:
quello che io anelo, ma chissà perché.
Infinito, irraggiungibile, perfetto il suono…
Quello della Kalimba, che non so suonare,
ma che dolcemente mi accompagna, fino a te.
Lucio Musto 21 aprile 2024
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buona Domenica a tutti -
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grazie, fatine! -
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esatto! l'86° lo comincio ora, e per festeggiar(mi) mi son comprato un SuperDremell da 250w superaccessoriato e con albero flessibile (troppo pesante per me, lui, per essere maneggiato con disinvoltura)
ed una sfilza di T Shirts estive dai colori sgargianti! -
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ahiai! piccola! gran rottura di scatole!
Io sono di nuovo a casa. ma non ancora in piena forma...
datemi qualche giorno -
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io pure a tutti voi. Tranquilla, sto bene. Perdo solo sangue. Prima o poi finirà -
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condivido in pieno Askar, nemmeno a me fa paura.
Inoltre, come sai, io credo nella vita eterna dell'anima,
e vedo il corpo come un'exuvia da lui liberarsi per raggiungere
la forma-immagine i noi stessi