-
.
Mi dispiace per come ti senti Pallad, però devi considerare che chi fa queste iniziative senza un tornaconto economico sicuramente ha anche un lavoro a cui star dietro e altri impegni di vita, per questo le tempistiche possono essere piuttosto lunghe, considerato che si tratta di un hobby. Quando partecipi a queste cose devi metterlo in conto purtroppo. . -
.Mi dispiace per come ti senti Pallad, però devi considerare che chi fa queste iniziative senza un tornaconto economico sicuramente ha anche un lavoro a cui star dietro e altri impegni di vita, per questo le tempistiche possono essere piuttosto lunghe, considerato che si tratta di un hobby. Quando partecipi a queste cose devi metterlo in conto purtroppo.
Però non cambia che il tempo era limitato fino a ieri per inviare quella storia. E lei avrebbe dovuto saperlo. Quindi avrebbe almeno dovuto comprendere perché le chiedessi guardacaso proprio il giorno dopo la scadenza del tempo com'era andata visto che non ricevevo notizie di nulla. E invece o non i dice niente o mi urla addosso sgridandomi.. -
.Mi dispiace per come ti senti Pallad, però devi considerare che chi fa queste iniziative senza un tornaconto economico sicuramente ha anche un lavoro a cui star dietro e altri impegni di vita, per questo le tempistiche possono essere piuttosto lunghe, considerato che si tratta di un hobby. Quando partecipi a queste cose devi metterlo in conto purtroppo.
Però non cambia che il tempo era limitato fino a ieri per inviare quella storia. E lei avrebbe dovuto saperlo. Quindi avrebbe almeno dovuto comprendere perché le chiedessi guardacaso proprio il giorno dopo la scadenza del tempo com'era andata visto che non ricevevo notizie di nulla. E invece o non i dice niente o mi urla addosso sgridandomi.
Su questo hai ragione, nel senso che se uno si assume un impegno, pagato o meno che sia, dovrebbe agire in modo corretto. Cioè, se sopraggiungono impegni che mi impediscono di mantenere fede alla parola data, per esempio, o se ci sono altre questioni di mezzo, lo notifico a chi da me si aspetta qualcosa, soprattutto se il mio contributo è atteso entro una certa data.
Ma personalmente nella mia breve vita ho imparato a non aspettarmi più un cazzo dalla gente... anche perché pochissimi ragionano in questo modo, ormai. Quindi faccio affidamento unicamente su me stesso.. -
.Però non cambia che il tempo era limitato fino a ieri per inviare quella storia. E lei avrebbe dovuto saperlo. Quindi avrebbe almeno dovuto comprendere perché le chiedessi guardacaso proprio il giorno dopo la scadenza del tempo com'era andata visto che non ricevevo notizie di nulla. E invece o non i dice niente o mi urla addosso sgridandomi.
Su questo hai ragione, nel senso che se uno si assume un impegno, pagato o meno che sia, dovrebbe agire in modo corretto. Cioè, se sopraggiungono impegni che mi impediscono di mantenere fede alla parola data, per esempio, o se ci sono altre questioni di mezzo, lo notifico a chi da me si aspetta qualcosa, soprattutto se il mio contributo è atteso entro una certa data.
Ma personalmente nella mia breve vita ho imparato a non aspettarmi più un cazzo dalla gente... anche perché pochissimi ragionano in questo modo, ormai. Quindi faccio affidamento unicamente su me stesso.
Di sicuro dopo questa pugnalata alle spalle non lo rifarò. 😡. -
.
Chi ha una laurea scientifica e chi studia per passione materie scientifiche non è raro che abbia il desiderio di pubblicare uno o più romanzi di genere fantascientifico. Per quanto riguarda i premi internazionali, quelli di maggiore importanza in questo genere sono il premio "Nebula" ed il premio "Hugo", ma si sa che entrambi i premi, sono vinti nel 99% dei casi da scrittori anglosassoni o comunque di lingua inglese. In Italia il premio più importante per la fantascienza è il "premio Urania" , ma i libri della collana Urania già nel 2013 avevano una tiratura di circa 15 mila copie ed il venduto era di circa la metà. Quindi mi chiedo a questo punto: un italiano che scrive romanzi di fantascienza lo fa solo per la gloria? Per vedere pubblicato il suo libro nella storica collana Urania? Ma non gli interessa per niente di avere buone vendite? . -
.
Tardivo, ma buona Pasqua a tutti e auguri a Luna! . -
.Chi ha una laurea scientifica e chi studia per passione materie scientifiche non è raro che abbia il desiderio di pubblicare uno o più romanzi di genere fantascientifico. Per quanto riguarda i premi internazionali, quelli di maggiore importanza in questo genere sono il premio "Nebula" ed il premio "Hugo", ma si sa che entrambi i premi, sono vinti nel 99% dei casi da scrittori anglosassoni o comunque di lingua inglese. In Italia il premio più importante per la fantascienza è il "premio Urania" , ma i libri della collana Urania già nel 2013 avevano una tiratura di circa 15 mila copie ed il venduto era di circa la metà. Quindi mi chiedo a questo punto: un italiano che scrive romanzi di fantascienza lo fa solo per la gloria? Per vedere pubblicato il suo libro nella storica collana Urania? Ma non gli interessa per niente di avere buone vendite?
Uno scrittore che sia tale scrive solo per amore dell'arte e perché forte è la spinta interiore ad esprimersi (il resto, se viene, è un valore aggiunto).
Chi scrive soprattutto per trovare fama o per saziare la fame, è uno scrivano, o uno scribacchino.. -
.Chi ha una laurea scientifica e chi studia per passione materie scientifiche non è raro che abbia il desiderio di pubblicare uno o più romanzi di genere fantascientifico. Per quanto riguarda i premi internazionali, quelli di maggiore importanza in questo genere sono il premio "Nebula" ed il premio "Hugo", ma si sa che entrambi i premi, sono vinti nel 99% dei casi da scrittori anglosassoni o comunque di lingua inglese. In Italia il premio più importante per la fantascienza è il "premio Urania" , ma i libri della collana Urania già nel 2013 avevano una tiratura di circa 15 mila copie ed il venduto era di circa la metà. Quindi mi chiedo a questo punto: un italiano che scrive romanzi di fantascienza lo fa solo per la gloria? Per vedere pubblicato il suo libro nella storica collana Urania? Ma non gli interessa per niente di avere buone vendite?
Uno scrittore che sia tale scrive solo per amore dell'arte e perché forte è la spinta interiore ad esprimersi (il resto, se viene, è un valore aggiunto).
Chi scrive soprattutto per trovare fama o per saziare la fame, è uno scrivano, o uno scribacchino.
Ragionamento alquanto riduttivo e classico nel suo essere prettamente bianco e nero, d'altronde tutti veniamo indottrinati a farlo fin da infanti. Per fortuna nella realtà esistono anche le sfumature e a un certo punto uno se ne rende conto. Bukowski scriveva per amore dello scrivere, ma ci mangiava (e soprattutto ci beveva) ed era un morto di fame, anzi, forse guadagnava di più dalle sue apparizioni pubbliche in cui parlava di scrittura... perché per quanto prosaico possa risultare il concetto, soprattutto per l'intellettuale snob, bisogna pur mangiare. Ciò lo rendeva forse uno scrivano/scribacchino? Non credo proprio, anzi, è di gran lunga migliore di tanti scrittori - affermati e non - di oggi (e forse pure di ieri).
Io stesso vorrei campare scrivendo, ma non per la fama, semplicemente perché ritengo di essere nato per scrivere e che sia il ruolo più adatto a me all'interno della società. Faccio persino ciò che King stesso dice di non fare: non scrivo per vivere, ma vivo per la scrittura. Riuscire o meno a mangiarci è un'altra questione. Questi snobismi ed estremismi miopi, che non vedono la via di mezzo, li lascio ad altri.
'Giorno.. -
.
Grazie Fert!. -
.Consiglio legale: togli nomi, cognomi e link. Puoi essere denunciato per diffamazione, soprattutto considerato che i commenti sono dettati da quella che tu ritieni una mancanza nei tuoi confronti e non da effettive violazioni legali da parte sua. Per il resto, beh bisogna saper portare pazienza indipendentemente da chi si è offerto per primo. Poi giudicare sentendo solo una campana è un po' difficile oltre che spesso superfluo...
Quoto anche io (anche se in ritardo). -
.
assolutamente d'accordo Askar su tutto il tuo intervento,
ma mi sembrava evidente che il mio fosse una schematizzazione, uno schizzo, appunto come dici tu, in bianco e nero, e non un'analisi accurata.
D'altronde, e ben lo sai, io spesso affermo che nel cuore tutti siamo poeti, la differenza sta nel come riusciamo a far uscire le emozioni dal cuore e renderle percepibili agli altri... quindi una gradualità infinita di sfumature.... -
.Ragionamento alquanto riduttivo e classico nel suo essere prettamente bianco e nero, ...
assolutamente d'accordo Askar su tutto il tuo intervento,
ma mi sembrava evidente che il mio fosse una schematizzazione, uno schizzo, appunto come dici tu, in bianco e nero, e non un'analisi accurata.
D'altronde, e ben lo sai, io spesso affermo che nel cuore tutti siamo poeti, la differenza sta nel come riusciamo a far uscire le emozioni dal cuore e renderle percepibili agli altri... quindi una gradualità infinita di sfumature...
In un'epoca in cui tanti (troppi) vivono di assoluti (per citare Obi-Wan), temo di essermi assuefatto a questa visione manichea della realtà, da parte dei più. Quindi non era lapalissiano per me.
Se ho frainteso, chiedo venia.. -
.
hai ragione, di Obi-Wan ce ne sono parecchi, in giro.
Anche qui su Inchiostro capita di incontrarne spesso, soprattutto quando si parla di scrittura e dell'universo
che c'è intorno.... -
.hai ragione, di Obi-Wan ce ne sono parecchi, in giro.
Anche qui su Inchiostro capita di incontrarne spesso, soprattutto quando si parla di scrittura e dell'universo
che c'è intorno...
Adesso hai frainteso tu... è lui che dice ad Anakin che non si vive di assoluti.
Comunque sì, sono ovunque.. -
.
(io sono rimasto a Guerre Stellari 1... credo fine anni '70).