Inchiostro diVerso - Forum di scrittori e arte

Posts written by Erendal

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    Sono un tecnico informatico... mi occupo di software gestionale... faccio assistenza a aziende, consulenti e commercialisti che utilizzano i nostri pacchetti applicativi!
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    Ciao e bellissima presentazione!!! Benvenuta... su alcune cose ti ho già risposto per MP, riguardo ai tuoi studi vedo che sei all'ultimo anno di Economia! :) Materia molto vicina anche al mio lavoro.........
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    CITAZIONE (Noewle @ 2/7/2011, 06:58) 
    Grazie a tutti per i complimenti. Il nome Audrina l'ho sentito alla TV! Oggi internet fa i capricci: non mi fa postare! :(

    Adesso sembra tornato tutto alla normalità! :)
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    CITAZIONE (Polpettina™ @ 29/6/2011, 11:18) 
    Di questi tempi è una scelta saggia Erendal. so come vanno le cose nel campo dell'editoria. se non hai un agente letterario è molto difficile riuscire ad ottenere un qualcosa di più. personalmente ho molti libricini a casa di favole che ho autoprodotto e che ogni tanto distribuisco agli amici più cari o regalo a qualche piccola edicola che prende libri usati. poi l'avvento degli eBook è una nuova realtà che darà molto agli autori emergenti.
    :)

    Sì... :B): Chissà che non riusciremo a creare qualcosa su carta anche noi... da qui!
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    Auto-prodursi? Perché no!

    Per pubblicare un libro non è sempre necessario trovare un editore. E’ possibile farlo anche da soli. Oggi il web è un ottimo strumento pieno di opportunità: esistono molti siti di “print-on-demand” in cui è possibile fare tutto da soli. E’ semplice e geniale, basta registrarsi ad un servizio on line, e spedire elettronicamente il proprio file via internet a uno di questi siti in cui ci si è registrati, scegliere come impaginarlo, creare anche la copertina e confermare. Con pochi clic il gioco è fatto. A questo punto bisogna solo aspettare che le copie stampate arrivino direttamente a casa propria.

    Perché auto-prodursi? Per il semplice fatto che è una scelta acuta e molto intelligente. L’editoria di oggi è un mondo controverso e specialmente per gli autori emergenti c’è davvero poco spazio, soprattutto perché gli editori che contano spesso non si occupano di chi non garantisce loro introiti sicuri. E i giovani autori? Possono avvicinarsi alla piccola editoria ma a mie spese mi sono accorto che è una strada che non paga, sia perché i piccoli editori chiedono quasi sempre contributi economici in cambio, sia perché il proprio libro non finisce negli scaffali delle librerie e talvolta non viene nemmeno stampato su carta, a parte le copie che si è obbligati ad acquistare! Ecco perché auto-prodursi. Per farsi conoscere, per farsi leggere e magari apprezzare. Per provare ad avere almeno un’opportunità. L’importante è sapersi fare pubblicità da soli, essere un po’ agenti di se stessi. E quale mezzo migliore di internet e i forum di scrittura, i blog e i social network?

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    Al di là del muro, oltre la coscienza umana.


    Questo non è un saggio, infatti non farò particolari citazioni o riferimenti relativi ai tanti testi (anche importanti) che ho letto e che mi hanno in gran parte portato a scrivere questa mia lunga riflessione; riflessione sui tanti perché della vita che non possono trovare ora una risposta plausibile o concreta.

    Tutto il testo che segue è frutto delle mie esperienze personali, sono le idee che ho maturato, e che sto tutt’ora maturando, nel corso della mia vita terrena. Partendo sempre dalle mie idee personali affronterò temi come la vita dopo la morte, il perché e l’esistenza delle religioni, lo scopo del nostro viaggio qui sulla Terra, e tanto altro.

    Non mi pongo l’obiettivo né di insegnare ad altri la vita, né di portare verità assolute. Ma soltanto di esporre i tanti pensieri delle mie riflessioni, e soprattutto di raccontare le mie esperienze oltre la coscienza umana. Perché ognuno di noi, ogni giorno, riceve messaggi dall’al di là; soltanto che spesso ignoriamo le presenze invisibili che accompagnano il nostro cammino e che spesso ci proteggono; oppure se le ascoltiamo lo facciamo inconsapevolmente.

    Il nostro potenziale è illimitato, non siamo pecorelle smarrite come vogliono farci credere. Soltanto che abbiamo dimenticato la nostra natura divina. Ora dobbiamo metterci in cammino per recuperarla!




    1. La vita terrena

    Mi trovo qui a scrivere, e sinceramente non so dove mi porterà questa mia lunga riflessione. Ho sempre pensato che la vita fosse qualcosa di provvisorio, un tramite verso qualcosa di più grande. Ne ho conferma quasi tutti i gironi, perché intorno a me accadono continuamente fatti e situazioni che trascendono dal normale corso della vita. Spesso sembrano piccole cose, eppure non lo sono.

    Ho sempre saputo di non essere perfettamente integrato in questa vita terrena e materiale. La ritengo fin troppo stretta per lo scopo a cui siamo destinati. Provo a spiegarmi meglio: non ha senso per me condurre una vita normale svolta solo ai fini della sopravvivenza, come lavorare, divertirsi quando possibile, avere una famiglia, ed infine morire.

    Sono convinto che ognuno di noi riceve continuamente messaggi dall’aldilà durante questa nostra vita terrena, e che da noi ci si attendono sempre delle risposte. Non siamo sotto esame, ma entriamo spesso in contatto con il mondo ultraterreno per via della nostra natura divina. Soltanto che cogliere questi messaggi non è mai semplice. Il più delle volte sfuggono, e sono praticamente impossibili da percepire da chi conduce una vita troppo materiale, o da chi si dimostra palesemente scettico.

    La vita è un dono prezioso, ma la vita è anche un dono nascosto di cui nessuno ti spiega il vero valore; sta poi ad ognuno di noi accorgersi della vera vita. A pochi accade di prendere piena consapevolezza di questa vita perché la vita (l’altra) ci travolge con i suoi ritmi monotoni e spesso inutili per l’evoluzione dell’anima. Molto di ciò che accade qui sulla Terra, in questo mondo, è soltanto un progetto per distoglierci dalla nostra spiritualità, dal nostro risveglio. Ma un’altra parte (che potrebbe sembrare minima ed invece non lo è) serve per elevare il proprio spirito e far si che la nostra anima possa dimorare in una ben migliore condizione.

    In noi c’è qualcosa di divino, soltanto che per poter utilizzare al meglio i doni che ci sono stati conferiti dobbiamo porci al di sopra dei difetti della nostra natura umana, ed anche al di sopra dei condizionamenti della società verso cui veniamo continuamente stimolati (e bombardati). Prima di tutto, non pensare mai troppo al proprio ego, ma cercare qualcosa che ci dia pienezza e soddisfazione anche - e soprattutto - al di fuori di noi stessi.

    Cosa può avere un valore così grande da essere più importante di noi stessi? Di sicuro niente che sia presente in modo concreto in questo mondo. Qualcosa che non è facile da trovare.


    Ma perché alcuni prendono - o iniziano a prendere - questa consapevolezza, mentre altri invece no?

    La consapevolezza di sentire qualcosa di più grande oltre questa vita da che cosa nasce?
    Io non so spiegare il motivo, so’ soltanto che in me è iniziato un processo evolutivo che vuole portarmi da qualche parte: e sta a me scoprire dove.

    Pensateci bene, durante il normale corso della nostra vita ci vengono mandati molti messaggi di questa nostra divina spiritualità, ma noi spesso li ignoriamo o siamo troppo ciechi per accorgerci delle manifestazioni divine che ci accompagnano lungo il cammino di ogni nostro giorno.
    Siamo distratti dalla vita terrena è vero, ma non soltanto. Anche da tutto il contorno che, per chi si risveglia, sembra assumere i connotati appunto di un grosso inganno collettivo. Un inganno che si regge su basi all’improvviso non più solide, un inganno però costruito all’apparenza così bene da sembrare realtà.



    CONTINUA..

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    Benvenuto da parte mia... anche qui! :) Sei davvero molto bravo e competente, ho letto alcuni tuoi interventi sugli Esercizi Di Versi sull'altro forum!

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    Un po' più ostica della precedente... :)
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    Le atmosfere sono intense, le immagini evocative. Per chi ama il gotico i Dark Sanctuary sono il massimo.


    Quello che a me piace di meno è il senso... le parole... il pensiero... la musica invece è unica!
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    Barcellona la consiglio a tutti, io l'ho trovata una città davvero particolare (in tutto); è proprio nell'atmosfera la sua... magia!
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    Barrio Gotico (Barcellona)
    SPOILER (click to view)
    Il quartiere gotico rappresenta non solo la storia della città ma anche il centro politico e culturale della capitale catalana. Al suo interno sorgono i principali edifici pubblici, come il Municipio e il Palazzo Reale, ma anche la Catedral e il Palau de la Generalitat; nelle sue strade nacque Joan Mirò e si formarono artisti del calibro di Pablo Picasso e Salvador Dalì.
    Il Barrio Gotico, era il centro della Barcellona medioevale, ma al suo interno è ancora possibile scorgere, accanto agli edifici gotici, quel poco che resta della città originaria d'epoca romana: ad esempio, l'attuale Carrer del Bisbe coincide con la vecchia strada romana che tagliava in due la città da est a ovest, mentre la vecchia direttrice romana da nord a sud è ora attraversata dalla Carrer de la Llibreteria e la Carrer del Call.
    Fino alla fine del secolo scorso la città di Barcellona era compresa nell'area oggi conosciuta come la "Ciutat Vella", delimitata dal Quartiere Gotico, da La Ribera, La Rambla e El Raval. Nella Plaça Saint-Jaume si trova il gotico Palau de la Generalitat, attuale sede del Parlamento della Catalogna. L'angolo più suggestivo del quartiere coincide con la Plaça del Rei (situata accanto alla Cattedrale, sul cui sagrato spesso improvvisati artisti si esibiscono in danze popolari spagnole), dominata dall'imponente torre Mirador de Mar. La strada più aristocratica del centro storico è la Carrer de Montcada, dove si trova il Museo di Picasso.


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    Fotografie personali; notizie scritte estratte da internet.
    Mi scuso per la qualità non eccezionale di alcune fotografie, ma sono scatti di qualche anno fa!
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    Colpito profondamente dalle tue note in fondo. Il racconto è esposto in maniera molto chiara e davvero preciso, tanto che si riescono a vedere le immagni... del disastro! Alcune descrizioni mi hanno lasciato la pelle d'oca... come questa che segue:

    Il busto di uno dei piloti era ancora lì, se ne distinguevano i gradi sulle spalline di una camicia bianca a maniche corte, fu necessaria la piccozza per staccarlo dal quadro per poi riporlo nei sacchi di plastica calati anch'essi dagli elicotteri, che ormai volteggiavano in una decina sul luogo del disastro.

    Nel rileggerlo con mente più "preparata" ho a tratti l'impressione di vivere un articolo di cronaca. Direi che il lavoro dell'autore è ben riuscito, le sue emozioni mi sono arrivate come una trivella sull'anima!

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    CITAZIONE (MissMeiko @ 4/5/2011, 15:42) 
    Ciao, Kira! Ciao, Armata delle Tenebre! Grazie anche a voi. :)
    Pian piano vi leggerò tutti. ;)

    Ho iniziato a leggere il tuo Web Book "L'incubo"! :D
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    Ciao. Mi fa piacere che sei approdata qui dal mio sito personale!!! Spero ti troverai bene!
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    Ciao!
9695 replies since 30/12/2006
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