Inchiostro diVerso - Forum di scrittori e arte

Votes taken by Lucio Musto

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    brava Kira - ed allora non serve una legge, sarebbe comunque inefficace. Serve educazione.

    io andavo a dieci all'ora, su quella rotonda, ma se fossi stato distratto, la nonna l'avrei spalmata comunque
  2. .
    per scrivere un racconto demenziale occorre una mente molto lucida ed attenta...
    anche quando c'è di mezzo uno Yeti amorfo (ne parliamo dopo). Ma può non bastare.
    Ed allora occorre abbinarsi ad un demente vero con l'hobby dell'intelligenza, e scrivere insieme.

    Allora basta, ed un pochino ne avanza pure per qualche extracomunitario vagante rinchiuso in comunità:
    può condirci le delusioni all'agro. Punto.

    Un bel racconto demenziale. Congratulazioni agi autori.

    Un solo punto oscuro, inestricabile:
    com'è possibile che uno Yeti si rada?... non è demenziale, ma inconcepiblie!
    anche se è uso a far merenda con le braccia della moglie... (sua o di qualcun altro?)
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    f80%20-%20Vegana




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    Vegana

    Una volta ebbi un’amica che mangiava solo insalata.

    Francamente a me, che ho gusti affatto differenti, ed anzi l’insalata non piace proprio, faceva un poco pena, e cercavo di convincerla, ogni volta che andavo a trovarla provando anche a sedurla con la descrizione di piatti fastosi e gustosi, facendole vedere, nella mia descrizione quali delizie, quante gioie della vita si perdeva, con quella sua dieta fredda e scialba, monotona e scipita oltre ogni dire… ma inutilmente.

    Lei seguiva il mio dire ammiccando col capo, pazientemente mi ascoltava, educatamente non controbatteva… e voglio ben dire!... che obiezioni avrebbe mai potuto fare ai miei stringenti ragionamenti?, ma continuava imperterrita per la sua strada.
    Una vegana assolutamente convinta.

    Devo riconoscere che all’inizio almeno le cose andavamo benissimo e lei si presentava in salute, florida, attiva. Continuava a mangiare insalata in quantità industriali, ma era gagliarda e vivace, senza dubbi, perplessità o complessi di alcun genere.
    Evidentemente uno stomaco di ferro ed una mente perfettamente equilibrata.

    Ma ad un certo punto, come per me era inevitabile, ed anzi aveva retto anche troppo!, venne la crisi. La mia amica cominciò ad immalinconirsi, si intristì, e sotto misteriose spinte che non mi fu dato di capire prese a rinchiudersi in sé stessa, quasi incartapecorendosi in un guscio di isolamento e di silenzio.

    Quanto mi mancava la sua luminosa compagnia, il suo fare aggraziato, il suo ascoltarmi compiacente. Ma di natura solo un fedele, e continuavo a visitarla regolarmente, anche se la vedevo male, la sentivo lontana, sempre più mogia e grigia…
    E cominciai a temere il peggio.

    Poi, di colpo, improvvisamente ed inaspettatamente, tutto cambiò di nuovo!
    Ricordo che era una luminosa mattina di fine aprile, quando l’andai a trovare, e lei era lì, come felice di una felicità nuova, sdraiata al sole a goderne i raggi splendenti, appena tiepidi.

    Voluttuosamente si stirava, riempiendomi di consolazione, sorridente, giuliva, diversa, nuova!... finché le sue ali furono del tutto spiegate nello splendore del mattino.
    Ancora un attimo di attesa, ancora un fremito di quelle splendide ali candide con un puntino nero e la mia cavolaia volò via decisa, ad infestare altri cavoli nell’orto.


    Lucio Musto 27 gennaio 2013
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    proprio un informatico coi fiocchi!

    Di prossima generazione, direi!

    Io ricordo che gli operatori agli elaboratori elettronici (si chiamavano così) della generazione precedente alla mia,
    erano anche dei valenti e competenti tecnici.
    Noi riuscivamo a "mettere le mani" solo su qualche periferica (stampanti per lo più) ma sapevamo sempre cosa stesse facendo il computer...
    Finché non arrivò la "memoria virtuale" - il computer lasciava girare tre programmi alla volta, e decideva lui sulle priorità di esecuzione...
    Quindi scomparvero le lucine e non si riuscì più a seguire l'elaborazione...
    Poi arrivarono le "macro", e ci perdemmo il controllo delle istruzioni di programma.
    Poi... venne il TP, il WEB... e diventammo semplici utenti speranzosi che "Lui" ci permettesse di fare
    quello che volevamo fare.
    Infine, e siamo ad oggi, è arrivata la IA ed è "LUI" ( o "LORO"?) che ci dicono cosa dobbiamo fare.

    Al prossimo passaggio lo frego: io non ci sarò!

    CITAZIONE (§Orestes§ @ 21/10/2023, 15:54) 
    CITAZIONE (Erendal @ 21/10/2023, 15:52) 
    Anni fa un cliente mi portò una stampante inkjet e mi disse se gliela facevo diventare laser.
    Aveva anche un PC desktop da portare in riparazione, è venuto solo col monitor, pensava che fosse tutto lì!!!

    Età del cliente? Io queste cose le ho viste fare solo dalla generazione boomer (i nati tra il '40 e il '60)

    Cavolo! - Io sono nato nel '39!!! manco boomer posso essere considerato!... :rolleyes:

    ... ed ho messo le mani sul mio primo calcolatore il 1° marzo 1961....
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    eccola in pratica

    scorrevoli

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    io ho risolto un problema analogo (grande armadio profondo e pochi cassetti) in un modo molto economico e che mi ha dato risultati sodisfacenti, infatti in trent'anni non l'ho più cambiato.
    Ho fissato ad una struttura leggera (quattro strisce di legno avvitate alle pareti) tutta una serie di guide per cassetti Mprofi (circa 10€ la coppia, oggi, una volta molto meno) e su queste fissati dei semplici piani di compensato da 6mm - sufficiente, dato il limitato peso che devono sostenere.

    Un ripiano ogni 15 cm adattissimo per conservare in ordine camice. maglioni, pigliami, biancheria...

    Scorrono perfettamente come cassetti ma tutto in un solo strato, a vista, e la profondità diventa un vantaggio

    Guide%20cassetti



    PS - in fondo ad ogni ripiano montai una alzatina di 6-7- cm con la doppia funzione di dare rigidità al ripiano e fare da barriera in fondo ai panni
  7. .
    esagerato!... ma sono andato a contare: sai che ho già pubblicato sessanta raccolte, su Calameo?
    Mica pensavo tanto!
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    Raccolta di... chiamiamole così:
    "poesie d'amore"

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    il primo gruppo (fino al febbraio 2009) le ho pubblicate ora su Calameo e sono gratuitamente fruibili qui:

    www.calameo.com/read/0018872222c07d1b3600e

    Siate clementi! 🤪
  9. .
    Io faccio (da tanto) il pensionato a tempo pieno + molti straordinari.

    Credetemi, è un lavoro faticosissimo!

    Infatti tutti quanti (parenti, amici, conoscenti, sconosciuti) esordiscono continuamente;
    "Visto che tu sei pensionato e non hai un cavolo da fare, perché......"

    Qualche volta riesco a dire di no....

    fiatone

  10. .
    le storie vanno inquadrate nella storia... Quel dentista per esempio non sapeva se aver più paura di farmi male o delle bombe "ALLEATE" che fioccavano su Fabriano.
    Io invece non sapevo se aver più paura del dolore, o del rischio di mettermi a piangere....
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    no, non sono attendibile perché ho fama di innamorarmi sempre, facilmente, e per qualsiasi essere vivente, dalla cagna alla blatta, dalla biscia alla rana che sta ingoiando...

    come dire? Dicono (ma è vero) che per me l'innamoramento non è un evento, ma uno status... :dream:
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    menomale che l'hai detto tu... l'ho sempre pensato anch'io, ma si sa, io non sono attendibile... :cry:
  13. .
    .




    f98%20-%20Di%20qua%20e%20di%20l





    ,

    Di qua e di là




    Stanotte ho sognato un racconto. "bella novità! - diranno quelli che mi conoscono - te ne sogni uno quattro volte a settimana!..."
    No!, proprio un racconto vero, un racconto già scritto e pubblicato in un libro.
    Un racconto esistente già, che come spesso succede dormendo, ho cominciato a raccontarmi.
    Io dicevo a me stesso, e spiegavo i passaggi, mi soffermavo su qualche frase, la ripetevo per spiegarla meglio, qualche volta ci aggiungevo un commento…
    Insomma proprio come fate tutti, quando vi sforzate di addormentarvi ed il sonno non viene.

    La storia era abbastanza semplice, fantascienza trita e ritrita, ma in fondo originale.
    Trattava di due ragazzi (anime, persone, entità, archetipi?...) che si sono conosciuti attraverso una piccola anomalia del continuum che ha creato una specie di finestra (passaggio, cunicolo, collegamento, stoma?...) nello spazio-tempo usuale.
    Uno sta al di qua, uno di la, in due universi differenti.
    Si sono conosciuti e, credo, si sono innamorati. E si scambiano il proprio amore, ma solo quello, perché l'ombelico fra i due universi è imperfetto ed attorto, lascia filtrare i sentimenti, nelle due direzioni, ma nient'altro.
    Non una mano da poter stringere, non un profumo, una immagine, una parola.
    Solo il trasporto della passione.
    I due ragazzi sono lì, sanno di esserci, si amano, si trasmettono le pulsioni dell'anima…

    Naturalmente non è facile scrivere di queste cose e raccontarle, perché per farlo mi servono una tastiera, delle dita che picchiettano sui tasti, uno schermo per controllare lo scritto un disco magnetico per registrare le parole, un filo di rame per trasmetterle e farle arrivare fino a voi. Tutte cose che non potrebbero mai passare attraverso quell'imperfetto diaframma!
    Ma nel mio sogno era tutto chiarissimo coerente, affascinante… e naturalmente emozionante… e bellissimo!.

    Ora, davanti a questo PC c'è tutto il racconto, i fatti da narrare, le frasi da scrivere, i due protagonisti uno al di qua ed uno ad di la del sipario spazio temporale… ma manca il sentimento.

    Mi scuserete allora, ma io me ne torno a dormire, e cerco di riagganciare quella cella di una realtà diversa perché, credetemi sulla parola, era davvero un dolcissimo vivere!
    Almeno per me che ero uno di quei due innamorati, e mi piacerebbe tornare ad esserlo.
    In quell'altra esistenza.

    Al di qua o al di là dell'incrinatura nel continuum… indifferentemente.

    Buon sogno anche a voi


    Lucio Musto 25 settembre 2014
  14. .
    Conosco l'emozione, Laura, ed è bellissima!!! goditela fino in fondo.

    In ogni "casa nuova", non c'è solo l'acquisizione di una nuova proprietà, la consapevolezza
    di un migliorato benessere su un nuovo gradino della scala sociale...

    Nell'acquisto di una "casa nuova" c'è l'idea del nido, della nascita, della vita... la culla tiepida
    dove mettere al sicuro i propri sogni per poterli curare, coccolare, maturare, finché sboccino
    infine in nuove realizzazioni in altre, gratificanti affermazioni di sé

    Un immenso in bocca al lupo, piccola Laura! che la nuova casa sia fresca come te, gioiosa
    come i tuoi disegni, luminosa come può esserlo ogni nuovo mattino di Sole!
  15. .
    grazie ragazzi! auguri a voi di far MOLTO MEGLIO di noi!
1721 replies since 2/10/2010
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