Inchiostro diVerso - Forum di scrittori e arte

Votes taken by Hanami

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    "La mia Atlantide" di Pecco73, "Ombre d'un padre assente" di Violett@ e "Anima" di Glesion.
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    CITAZIONE (ikebanacka @ 20/4/2022, 22:51) 
    Grazie per i commenti, che in gran parte colgono nel segno. Che il mito di Atlantide dovesse fungere da monito ai contemporanei era anche l'intenzione di Platone, che nel suo dialogo conosciuto come "Crizia" indica come la sorte di Atlantide fosse stata segnata dalla cupidigia in cui erano caduti i suoi abitanti. I miti platonici sono validi ancora oggi: Atlantide siamo noi, anche noi abbiamo dominato il mondo eppure ora ne stiamo perdendo il controllo, pensavamo di essere invincibili e invece stiamo andando verso la fine. La situazione è tragica nel senso letterale del termine: la tragedia è quella rappresentazione in cui ci si trova a dover fare una scelta con la consapevolezza che qualsiasi decisione presa porterà con sè conseguenze negative. La tragedia del mondo occidentale, al giorno d'oggi, è: scegliere di rinunciare a parte del livello di benessere raggiunto attualmente oppure scegliere di continuare a sfruttare il mondo come è stato fatto finora anche a costo di distruggerlo? Per questa ragione è presente un coro all'interno del componimento, proprio come avviene nelle tragedie greche come opportunamente osservato da Pecco. Il fatto che ricordiamo Atlantide non è solo perchè la richiamiamo alla memoria, ma soprattutto perchè le rassomigliamo.

    Lo stavo per dire io, è scritto come una brave ode, una "tragedia" che culmina con la fine di tutto: dalla terra, ai valori. Buona la struttura, le rime e la suddivisione in strofe (coro incluso), Ho provato a leggerla cantando.

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    CITAZIONE (Hanami @ 20/12/2021, 19:03) 
    Mi piacerebbe riprendere questo progetto e continuare con altri stereotipi.
    Spero di riuscirci e che la cosa vi faccia piacere. :)

    Grazie a tutti voi, oggi dopo tantissimo tempo ho ripreso in mano questo progetto e pubblicato un nuovo stereotipo caratteriale non previsto in precedenza.
    Buona lettura amici. :)

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    Ahodere


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    Kasumi Tendo (Ranma 1/2)

    Da non confondere con “Bakadere”.
    "Ahodere" è un termine che indica un personaggio che è ignaro dei sentimenti d'amore.

    Ahodere (アホデレ) deriva dalle parole "aho" (アホ), che significa "stupido", e "deredere" (デレデレ), che significa "adorabile".
    Indipendentemente da quanti suggerimenti ricevono o da quanto sia ovvio che qualcuno è innamorato di loro, semplicemente non sono in grado di capire come si sente l'altro/a finché non dicono apertamente "Ti amo".

    A causa di questo possono fare cose tipicamente romantiche ma senza rendersi conto delle implicazioni.
    Alcuni personaggi ahodere potrebbero non rendersi nemmeno conto di essere innamorati.

    A me piace pensare a Kasumi Tendo di Ranma 1/2.
    È la figlia maggiore di Soun Tendo e sorella (sempre maggiore) di Nabiki e Akane. Ha 19 anni e dopo la morte della madre si occupa principalmente di portare avanti la casa, sotto il tetto della quale vivono gran parte dei protagonisti della serie: c’è sempre un gran via vai, c’è chi parte e c’è chi si ferma.

    Fisicamente Kasumi è alta, slanciata, bella e dai lunghi capelli marroni, raccolti in una coda di cavallo. Ha un carattere sempre tranquillo, dolce e imperturbabile, incapace di arrabbiarsi. È abile a cucinare, a rammendare e possiede tutte le caratteristiche necessarie ad una brava casalinga.

    Di lei è innamoratissimo il medico di famiglia, il dottor Ono Tofu (小乃東風). Un bravissimo medico pranoterapeuta, nonché abilissimo maestro di arti marziali, che da anni cura la famiglia Tendo ed in particolare le contusioni che Akane si procura lottando. È una persona saggia e di buon carattere, ed è appunto follemente innamorato di Kasumi, tanto da perdere il lume della ragione appena la vede, causando una fuga di massa di pazienti dal suo studio. Ma lei non se ne accorge.

    E ora mi aspetto i vostri personaggi ahodere preferiti! :)




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    CITAZIONE (Huine @ 7/3/2022, 19:46) 
    CITAZIONE
    A questo punto devo dire che la Miss ha ragione su alcune cose... ma cosa deve fare di più una ragazza per far capire che è innamorata???

    Lo dici proprio a me, che per fare capire a mio marito che avevo cambiato idee sul matrimonio e che quindi avrei voluto sposarlo non l'ha capito nonostante abbia dato due anelli in custodia ai miei genitori, davanti a lui, dicendo di tenerli fino al momento in cui ci saremmo sposati? :flower:

    Tornando all'anime, c'è un'introspezione da parte di Gojo in cui realizza quanto conosce Marin e quanto per lui sia speciale rispetto alle altre, proprio perché anche se si è ritrovato nella stessa situazione con le altre due ragazze (preparazione del cosplay) non è stato per lui come con lei. E per tutto il tempo, nonostante fosse impegnato a preparare l'abito per l'altra ragazzina (mi sfugge ora il nome) ha comunque pensato a Marin

    Gli uomini sono proprio tutti uguali, anche con mio marito fu così.
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    CITAZIONE (ikebanacka @ 14/3/2022, 23:28) 
    Interessante il paradosso in cui, nell'ora dei sogni, il giorno passato sfuma come un sogno, arrivando poi a riprendere il tema del sogno negli ultimi versi della poesia, e a quel punto i sogni sono pensieri e sensazioni. Il piano è quindi duplice: da una parte c'è la concretezza della città in cui vivi, con le sue caratteristiche storico-architettoniche ("terme romane, chiese normanne") e geografiche (il golfo), dall'altra c'è un vissuto personale di riflessioni e speranze.

    Quoto questo bellissimo commento di ikebanacka (non è il primo in questo turno). Evidentemente le poesie suscitano sensazioni simili. Mi sfugge un concetto: Consideri il trascorrere del giorno come un sogno che inizia e finisce, per poi riprendere la notte successiva?

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    Praticare la Wicca vuol dire essere delle Streghe, tu più d'una volta ti sei avvicinata al concetto in poesia e in prosa. Mi viene da pensare ciò che ho letto anche in più d'un articolo, perciò ti pongo la domanda (al di là dei versi, secondo me c'è dell'autobiografico in quello che scrivi). Perché sempre più giovani ragazze, anche molto giovani, si lasciano attirare dalla profonda tradizione Wicca? magari con lo scopo di esplorare non solo la loro spiritualità, ma anche un mondo intero di riflessioni filosofiche sulla natura, sulla bellezza e soprattutto sulla femminilità?

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    Poesia dedicata al celebre libro di Zafon. Quell oche emerge è la tua simbiosi con lo scrittore, il tuo immaginarti nel districare le matasse dell'ombra.

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    Versi che mi lasciano un sospiro, vivere non è facile ed ogni giorno è una pena, ma mai imprecare al destino, perché siamo npoi a dettare le regole del nostro stato d'animo. I tuoi versi, infatti, alla fine esportano a non arrendersi.

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    Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero.
    Come tra tutti i fiori il migliore è il ciliegio, tra gli uomini il migliore è il guerriero.

    Non sono parole mie, ma un detto giapponese. Nei tuoi versi riconosco te come un ciliegio, ma che non sa d'esserlo.

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    Finalmente questo periodo sono stata più libera del solito, ho letto molte volte le poesie e applaudo ai poeti, sono tante le poesie che ho letto con piacere in questo turno.

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    Resta più con una poesia leggera, divertente; ma scritta molto bene. Noto attenzione per la stesura e nella ricerca delle rime.

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    Shikata ga nai



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    L'insegnamento profondo del Shikata ga nai giapponese: accettare le sfide della vita, riconoscendo come e quando rispondere.
    Forse a molti, se non a tutti, farebbe bene portare un po’ di Shikata ga nai nella propria quotidianità, per sdrammatizzarla e renderla, al tempo stesso, più cosciente. Shikata ga nai è un’espressione tipica della cultura giapponese: ricorda che le cose sono così come sono e che non sempre abbiamo il controllo sulla nostra vita.

    Orrore? Sbigottimento e incredulità perché la verità introiettata è che “ottieni tutto quello che vuoi con il pensiero positivo, la visualizzazione creativa, la fiducia in te e quanto sei figo si misura dal successo che hai”?

    Più che comprensibile, nel nostro mondo occidentale new-age-izzato e materialista. Ecco perché qualcuno (o più di qualcuno) potrebbe leggere – nel Shikata ga nai – una posizione passiva, remissiva, che rimanda ad un pessimismo annichilito e frustrato, esprime e rafforza un disagio di assenza di capacità di controllo sulla propria vita ma, nella realtà più profonda, non è affatto così.



    Fonte, consigliata lettura: www.greenme.it/salute-e-alimentazi...zza-giapponese/
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    Breve quanto intensa, come ci hai abituato "in tono familiare".
    Shikata ga nai: l’antica saggezza giapponese del lasciare andare le cose come vanno... questo mi raccontano i tuoi versi. L'insegnamento profondo del Shikata ga nai giapponese è di accettare le sfide della vita, riconoscendo come e quando rispondere.
    Ora ci scrivo una mia riflessione.

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    Poesia dalle mille sfaccettature, personali, di vita, intime, anche di fragilità. Questi sono versi che esprimono pienamente te stessa, una delle tue poesie più belle di queste League. Ammetto che questo girone mi ha stupito molto.

827 replies since 8/2/2011
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