Mi perdoni chi non ha ricevuto il mio commento, ovvero chi non lo ha ricevuto ancora e chi non lo ha ricevuto proprio: ai primi dico che non ho avuto molto tempo in queste ultime settimane (né la giusta ispirazione indeed), per cui ho preferito non commentarvi subito onde scrivere cose poco sensate e figlie di mia pigrizia; ai secondi nulla, ho l'abitudine di commentare se ho effettivamente qualcosa da dire, per cui lascio un commento generale, un bravò a tutti quanti, questo turno è stato di livello.

Non mi sono fatto molto vivo anche perché la mia scelta è stata fatta molto tempo fa, l'indecisione era fra ich e encelado: Daniel non dirmi nulla, ma ho votato ich, anche se la tua è un pezzone dal gusto non indifferente, di cui se vuoi possiamo parlare di persona. Ich ha prodotto qualcosa di passato e visionario allo stesso tempo, è riuscita a farmi apprezzare la ruralità in poesia, cosa impossibile considerati i miei gusti, centrando appieno il tema e dipingendo, seppur con poche parole, perfino i minimi dettagli di un mondo con mondi all'interno. Non replico cosa dissi già nel commento alla poesia. Brava.

Uno dei miei miti preferiti + realizzazione eccellente = URLANDO.

Ma poi vogliamo parlare della perifrasi di cui ti sei servito per indicare Eco? Spettacolo.
Musicalmente parlando questa poesia è un trionfo totale, senza contare il lato evocativo finalmente hai trovato l'equilibrio tra la Febo's shit e l'erompere più immediato della potenza dei tuoi versi.
Ho udito qualche endeca di quinta, ma tanto sono ben partoriti gli altri versi che solo dopo la terza lettura me la sono data.

Attinenza con il tema totale, sono stregato.

Massimi complimenti e bollo gallo vis ad vitam.