Inchiostro diVerso - Forum di scrittori e arte

  1. Intervista a Vittorio Cerruti
    [Tulit-Fert-Feret]

     
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    Intervista a Vittorio Cerruti




    1) Salutiamo subito il nostro amico ed invitiamolo a mettersi comodo nel nostro salotto virtuale. Vittorio Cerruti (sul web Tulit-Fert-Feret) è un poeta molto bravo al suo esordio, appunto con la raccolta “Exordia”. Una raccolta di “poesia rara” da trovare nel mondo letterario. Spiegaci un po’ meglio perché?

    Anzitutto saluto tutti e ti ringrazio per l'opportunità dell'intervista!
    Per rispondere alla tua domanda, ti posso dire perché l'Editore, a cui va tutta la mia gratitudine, la pensa così:
    Quello che l’autore ci presenta è un mondo distante dal punto di vista temporale, fatto di madrigali, sonetti, strofe alcaiche e saffiche, non mancano nemmeno un tanka giapponese e un sijo coreano. Ma allo stesso tempo è un mondo che, quando la poesia raggiunge il suo scopo, ovvero “unirsi” al suo lettore, si fa sorprendentemente vicino.

    Cerco di recuperare un ruolo del poeta diverso da quello attualmente vigente e un rapporto con i lettori parimenti diverso. Mi piace pensare che i lettori siano attorno al fuoco in qualche fredda notte invernale e il poeta reciti, battendo i piedi per terra o suonando un tamburo.
    Spero che Exordia rappresenti bene questa mia intenzione.

    2) Raccontaci la tua esperienza. “Zenzero Edizioni” è l’editore che ha scelto di credere nella tua raccolta “Exordia”. Come è iniziato il vostro rapporto di collaborazione?

    Una mattina di Luglio ho trovato nella sezione del forum adibita alla promozione dei siti un link al sito della Zenzero Edizioni e l'annuncio che cercavano testi da visionare. Incuriosito, ho inviato Exordia.
    Con mia somma felicità, l'opera fu apprezzata e, il 15 ottobre, è uscita.

    3) “Quando la poesia si unisce al lettore”?

    Nella prima domanda, parlavo di tamburi, piedi battuti per terra, recitazione.
    Archiloco diceva: "So intonare il ditirambo, il bel canto di Dioniso mio signore, quando sono folgorato nel cuore dal vino".
    Se il lettore viene folgorato nel cuore non dal vino, ma dagli elementi sopracitati, dall'evocatività dell'immagine, dall'atmosfera che si crea combinando tutto questo, allora la poesia si unisce al lettore.

    4) “Il tema cardine di Exordia, il suo fulcro, da come si legge dalla descrizione della tua raccolta è la circolarità del tempo. Puoi spiegarci meglio? Grazie.

    Domanda non facile, dal momento che per spiegare questo concetto avevo scritto un poema di mille versi (e non per modo di dire, erano mille letteralmente) che però non mi ha soddisfatto e ora giace in cenere.
    Proverò a essere sintetico, ma non posso promettere nulla sull'esaustività della risposta.
    Credo che gli avvenimenti, per quanto appaiano fenomenicamente diversi, riproducano essenze determinate (diciamo "noumeni") e limitate, per cui gli eventi, alla lunga, non possono che ripetersi.

    Un esempio pratico: l'uccisione di un uomo, fatta con una spada antica o con un moderno fucile, è un evento che può fenomenicamente apparire diverso (con la spada, con il fucile), ma l'essenza del gesto, la privazione della vita, è la medesima. Questo evento è accaduto una prima volta (il primo assassino che uccise la prima vittima) e ora si ripete nel tempo.

    Citerò, per essere più chiaro, una parte di un testo di "Res Publica, Iustitia Privata", la tragedia che ho avuto il piacere e l'onore di scrivere con Mario Famularo:

    Eppur io sento la mia vana speme,
    poiché la barca umana va col reme:
    èver, s'avanza, lesta o lenta incede,
    ma sempre moti circolari sono
    quelli del legno che la ferma prono;
    con questo andare strano l'om procede.


    5) “Quanto c’è di personale in Exordia?”

    Molto.
    Exordia è l'inizio di un percorso poetico, ma la metà di un percorso personale.
    Alcune poesie cristallizzano sentimenti che ho provato in determinate situazioni, sono come radiografie del sentimento, altre sono testimoni delle esperienze che mi hanno portato a essere la persona che sono, altre ancora sono bende su ferite sanguinanti.

    6) “Domanda classica che più classica non si può. Quanto ama un poeta le sue poesie?”

    Non so quanto un poeta in generali ami le sue poesie, ti posso dire quanto le amo io: se non vengono fuori soddisfacenti, il fuoco sarà il loro unico lettore.
    Credo di amare più la mia poetica, anche se questo ovviamente non esclude che possa affezionarmi a dei singoli componimenti.

    7) “Ci sono poesie che non avresti mai voluto scrivere?”

    Sì: alcune non le giudico soddisfacenti, altre sono, quasi a contrapporsi a quelle che ho definito bende, ferite autoinflitte.
    Per entrambe ci fu il fuoco.

    8) “Ce ne è una alla quale sei particolarmente legato?”

    La mia prima poesia fatta con la consapevolezza degli strumenti e una delle più sentite: "Ode alla Cattedrale di Nantes". Sebbene ora la trovi grezza, si salva dal fuoco perché senza di essa non sarei ciò che sono e perché è legata anche a un ricordo personale.

    9) "Hai un ambiente ideale che ti concentra maggiormente per scrivere, oppure scrivi ovunque ti trovi?

    Mi serve un posto in cui sia solo: spesso quando compongo mi alzo, cammino, penso, mormoro, impreco; non è esattamente un bello spettacolo vedermi impazzire.

    10) “Una domanda degna del mio carattere, rispondi sinceramente però: quanto pensi di valere come poeta?”

    Penso di sapere il fatto mio, ma credo che ci sia ancora molta strada da fare.
    Trovo importante leggere molto, grandi classici ed esordienti, per avere sempre un'idea del panorama letterario e per ricordarsi che c'è sempre qualcuno più capace.
    Tengo anche a dire che proprio il confronto con i vari autori dei forum, le loro critiche, le loro osservazioni, sono state fondamentali per Exordia e per me come autore e persona.
    Un grazie molto sentito a tutti voi!

    11) Cosa ne pensi del mondo editoriale in Italia, specialmente delle possibilità che offre agli scrittori emergenti?

    Non mi sento di fare una disamina approfondita, perché limitate sono state in tal senso le mie esperienze.
    Da queste, ho tratto la mia opinione: ci sono editori seri ed editori meno seri.
    Ho avuto la fortuna di incontrare un editore molto serio e molto cortese, il quale ha creduto nel mio lavoro e mi ha dato la possibilità di farlo conoscere.

    12) Hai qualche consiglio da dare a chi, come te, vuole intraprendere o la strada della scrittura?

    Fate le vostre scelte in modo consapevole, leggete e fatevi un'idea di cosa la letteratura sia, in tutte le sue forme. Prima di puntare all'originalità, puntate alla consapevolezza: si comincia a gattonare e poi si cammina. Trovate la vostra poetica e se siete persone impazienti, lasciate perdere: è un percorso lungo che passa per numerose esperienze personali, che saranno spesso la base delle vostre poesie, studi e bastonate.
    Infine, siate sempre curiosi, perché la curiosità apre parecchie porte.

    13) Che aiuto stai trovando su internet (forum, blog, social network) per la promozione del tuo libro Exordia?

    Dal momento che Exordia è in formato digitale, su internet si concentra la maggior parte dei miei sforzi: su twitter e su facebook gli amici mi stanno tutti fornendo un aiuto fondamentale.
    In particolare ringrazio Mario Famularo per avermi dato ospitalità sul sito Kerberos Bookstore.

    14) Sei soddisfatto della promozione che il tuo editore sta facendo per “Exordia”? Che iniziative state organizzando per diffondere la tua raccolta?

    L'eBook è disponibile, oltre che sul sito della Zenzero Edizioni, in molti altri siti, tra cui Amazon; su facebook e twitter l'editore ha pubblicizzato la sua uscita e sto anch'io promuovendolo: sono piuttosto contento
    Come iniziative ho in mente un paio di cose, tra cui qualche lettura in un pub letterario a Camogli, cittadina alla quale sono molto legato, ma ne parlerò prima con l'editore.

    15) Stai sperimentando entrambi, tuttavia come pensi sia meglio pubblicare un libro? In formato cartaceo, oppure eBook?

    L'eBook è sempre più presente e lì punterò: la comodità è innegabile, i costi sono contenuti, invogliando così l'acquisto, e la sua diffusione è in aumento. Questi fattori mi spingono a scegliere questa direzione, senza nulla togliere al piacere della carta.

    16) Quali altri progetti hai in cantiere?

    Sto lavorando a una nuova raccolta, dal titolo "L'Impero della Tecnica", dove "tecnica" è "technee/ars"; il saper fare. Il potere del saper fare e la sua relazione con il Nulla: può sembrare azzardato, ma spero che la raccolta possa illustrare bene il mio pensiero. Non posso dire di più, è pur sempre un'opera inedita e ancora in via di formazione.

    17) Pensi che un giorno proverai le tue abilità anche in narrativa, oppure lo hai già fatto?

    In narrativa faccio pietà.
    Mi piace leggerla, anche se come prosa preferisco di più la saggistica, ma le sue porte al momento sono a me chiuse. Non escludo un giorno di bussare nuovamente, però!

    18) Ti ringrazio per il tempo che ci hai gentilmente dedicato, vuoi dire ancora qualcosa ai lettori di Inchiostro diVerso?

    Grazie a te per l'intervista! Saluto tutti i lettori e ci vediamo alla prossima League, dove intendo partecipare come concorrente. Occhio ai temi mitologici!





    Scrive l'editore:
    Gli Exordia di Vittorio Cerruti sono poesia rara, difficile da trovare nel mondo letterario contemporaneo. Quello che l’autore ci presenta è un mondo distante dal punto di vista temporale, fatto di madrigali, sonetti, strofe alcaiche e saffiche, non mancano nemmeno un tanka giapponese e un sijo coreano. Ma allo stesso tempo è un mondo che, quando la poesia raggiunge il suo scopo, ovvero “unirsi” al suo lettore, si fa sorprendentemente vicino. L’invidia verso i successi altrui, la necessità di ritirarsi in solitudine o quella di avere ideali e principi a cui aggrapparsi, la luce della ragione e l’invito a non arrendersi, a cercare qualcosa che vada oltre il mondo terreno. Ma anche il magnetismo fra due sguardi, l’affetto per il proprio animale domestico, il fascino di creature leggendarie dei boschi e lo stupore di fronte al sole che sorge sono solo alcuni degli innumerevoli spunti posti all’interno di una struttura altrettanto ordinata, che manifesta il tema, per stessa ammissione dell’autore, più caro e diffuso: la circolarità del tempo.



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    Links:

    - Sito: www.zenzeroedizioni.wix.com/zenzero-edizioni
    - Negozietto: http://zenzeroedizioni.tictail.com/
    - Facebook: www.facebook.com/ZenzeroEdizioni
    - Twitter: www.twitter.com/ZenzeroEdizioni



    Edited by Kira~ - 15/7/2017, 13:59
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    Da una porta segreta la trasparenza delle stelle.

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    Belissima intervista Fert! Mi piace leggerne perchè ogni autore, anche emergente, ha spunti di riflessione meritevoli su cui soffermarsi. Mi è piaciuto il modo in cui hai descritto ciò che intendi per poesia, il tamburo, il battere i piedi, il cuore... così come ho trovato interessante il tuo discorso sulla circolarità. Effettivamente se ne potrebbe parlare a lungo...
    A questo punto però sarei curiosa di leggere "Ode alla Cattedrale di Nantes", se vuoi! :lol:
    Ancora complimenti per il tuo libro!
     
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    Grazie mille a Miss Loryn per la disponibilità e a te Kira per aver letto! :D

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    A questo punto però sarei curiosa di leggere "Ode alla Cattedrale di Nantes", se vuoi! :lol:

    Ma certo, eccola qui:

    Ode alla Cattedrale di Nantes

    Nantes, dell' organo il canto,
    Si levano bianchi pilastri:
    Mirano il loco santo
    Le luci mie in tali pii fasti.

    Nantes, dei popoli il pianto,
    Volti duri come i pilastri.
    Di tutti il cuore infranto
    Non legano più gordian nastri!

    Stranieri in armi nolo;
    Non volle Nantes Franche fantesche,
    Ma un tàlamo solo
    Valse più di tal soldatesche.

    Per vostra libertade
    Il sangue faceste sgorgare;
    Per pari sacertade
    Andammo sul Carso a trionfare.

    Or in questa pia chiesa
    La mia prece voglio levare:
    Romor, offri tua resa
    E tu, quiete, avvolgi l’ altare.
     
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    ... non è esattamente un bello spettacolo vedermi impazzire.

    Puoi darci un esempio? :)

    Tornando serio. Le interviste hanno sempre fascino perché ti danno l'occasione di capire un po' di più chi c'è dietro un nick name. Complimenti e in bocca al lupo per "EXORDIA".
     
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    Grazie Eleven! :D
     
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    Bellissima intervista, complimenti e i miei migliori auguri anche da parte mia per il tuo meritato esordio. :)
    Sai che mi piacerebbe vederti in narrativa? Magari su un racconto breve, credo che sull'introspettiva potresti fare un buon lavoro!
    Mi è piaciuto moltissimo il dire: il fuoco sarà il loro unico lettore.
     
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    Grazie mille Ivano! :D

    Un giorno, chissà, si apriranno anche per me le porte della narrativa, per ora resto alle soglie, almeno fino a quando non avrò terminato "L'Impero della Tecnica".
     
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    Grande Vittorio! Sempre lusinghiero ;)

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    la tragedia che ho avuto il piacere e l'onore di scrivere con Mario Famularo:

    ^_^ è stato piacevole leggerla, spero che questa pubblicazione sia un bel trampolino di lancio per te e per tutti quelli che come te credono ancora nella Poesia!
     
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    Grazie mille collega! :D
     
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    Ottima intervista Fertolo!

    Così giusto per specificare, non è vero che fai schifo in prosa! Ho letto poco ma qualche tuo breve racconto sul forum è piacevole! Diciamo che non ami scrivere in prosa e concentri tutte le tue energie sulla poesia (con risultati effettivamente ottimi) ma secondo me sei portato per la scrittura in generale... Prosa, poesia, lista della spesa... :lol:

    CITAZIONE
    Mi piace pensare che i lettori siano attorno al fuoco in qualche fredda notte invernale e il poeta reciti, battendo i piedi per terra o suonando un tamburo.

    Ma che bella immagine! :lol:
    In qualche festa medievale a cui ho assistito ogni tanto capitava qualcosa di simile... Sarebbe fighissimo se per qualche presentazione del tuo libro ti ritrovassi davvero a fare una cosa del genere! :D

    CITAZIONE
    Mi serve un posto in cui sia solo: spesso quando compongo mi alzo, cammino, penso, mormoro, impreco; non è esattamente un bello spettacolo vedermi impazzire.

    Ora vogliamo un video! O.O

    CITAZIONE
    Prima di puntare all'originalità, puntate alla consapevolezza: si comincia a gattonare e poi si cammina

    Ottimo consiglio!

    CITAZIONE
    Come iniziative ho in mente un paio di cose, tra cui qualche lettura in un pub letterario a Camogli, cittadina alla quale sono molto legato, ma ne parlerò prima con l'editore.

    Battendo piedi e tamburo? *-* :lol: No, davvero, che figata! XD
     
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    Così giusto per specificare, non è vero che fai schifo in prosa! Ho letto poco ma qualche tuo breve racconto sul forum è piacevole! Diciamo che non ami scrivere in prosa e concentri tutte le tue energie sulla poesia (con risultati effettivamente ottimi) ma secondo me sei portato per la scrittura in generale... Prosa, poesia, lista della spesa... :lol:

    Ti ringrazio per la fiducia e soprattutto per l'indulgenza -_- :gallograziato: :ximoxcesare: :cesareerafamosoperlaclemenza: :cesarimox:

    CITAZIONE
    Ma che bella immagine! :lol:
    In qualche festa medievale a cui ho assistito ogni tanto capitava qualcosa di simile... Sarebbe fighissimo se per qualche presentazione del tuo libro ti ritrovassi davvero a fare una cosa del genere! :D

    Sì! Io mi sballo con queste cose, se dovessi farlo, giuro che faccio il video XD

    CITAZIONE
    Battendo piedi e tamburo? *-* :lol: No, davvero, che figata! XD

    Non sarebbe una cattiva idea, invero: il propietario è un musicista e ha un tamburo, di solito a chi vuole suonare lascia gli strumenti... quindi... eheheh! :D
     
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    :lol: Fantastico! DEVI trovare il modo di farti un video se il proprietario suona tamburo!!! XD

    Cesarimox... Mi piaaaace :shifty:
     
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    Ricordo a Fert che un sacco di miei pezzi (i.e. Ad Maxima, Lusitania, Terre di Confine, etc.) sono piene di bordello folk da falò e tamburi preistorici.
    Just in case. C:
     
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    CITAZIONE (Càsmaran @ 24/10/2014, 17:54) 
    Ricordo a Fert che un sacco di miei pezzi (i.e. Ad Maxima, Lusitania, Terre di Confine, etc.) sono piene di bordello folk da falò e tamburi preistorici.
    Just in case. C:

    Ci sarà una ragione per cui sovente scriviamo insieme :ph34r:
     
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    E' così nacque il gruppo folk-poetico "Il Cerbero" :lol:
     
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