Abbiamo il piacere di avere qui con noi Giuseppe Luigi Amedeo, in arte sul forum “Yurelio”, autore del romanzo fantasy “L’ultima caccia”, edito da “Altromondo Editore”.
Ti ringrazio per avermi dato la possibilità di questa intervista. Sono contento di aver fatto l' iscrizione su questo forum ed è giusto che gli altri mi conoscano perchè dietro il nome che utilizzo dietro uno schermo c'è una storia, esattamente come per ognuno di voi.

1) Intanto complimenti Luigi, prima di parlare del tuo libro raccontaci qualcosa di te. Sei da poco sul forum, anche se già piuttosto attivo e i nostri utenti sono ansiosi di conoscerti un po' meglio.
Sono un ragazzo di 28 anni nato a Reggio Calabria il 13 marzo 1995. Sono diplomato al liceo classico e ho continuato gli studi all'università nella facoltà di beni culturali. Per chi non lo sapesse, si tratta della facoltà di letteratura e storia con indirizzo archeologico. Dopo aver concluso la triennale ho iniziato a lavorare a Milano ma in seguito ho deciso di lasciare il lavoro per continuare a studiare. Ho seguito corsi di lingua straniera, più precisamente inglese e russo ottenendo anche le relative certificazioni. Parlo intermedio-avanzato in inglese e intermedio in russo. Proprio durante il mio corso di studi della lingua russa ho conosciuto la mia ragazza e ho deciso di trasferirmi all'estero. Attualmente vivo nella città di Rostov sul Don nella Russia meridionale dove vivo con lei, lavoro e continuo lo studio della lingua russa. I miei passatempi (oltre i libri e la scrittura) sono la musica (ascolto rap), videogiochi e l'arte. Mi piace andare ai musei e guardare le mostre d'arte ma la maggior parte del tempo la dedico proprio alla scrittura.

2) "L’ultima caccia" che tipo di libro è? Cosa si deve aspettare il lettore aprendo le sue pagine? Intanto sappiamo che è un fantasy storico ambientato nell'Italia medievale.
L'ultima caccia è un fantasy storico che, come hai detto, è ambientato nell'Italia medievale. Questo libro è nato dalla mia passione per l'arte e nel libro si possono trovare diversi riferimenti storico-artistici che sono frutto dell'esperienza maturata durante l'università. Ho pensato che sarebbe utile per il lettore essere a conoscenza della storia del proprio paese, conoscere i beni culturali che sono sopravvissuti fino a noi fin dall'epoca antica e ho pensato che fosse una bella idea riportare ciò su un libro. Tuttavia, il libro si concentra su un altro tema: il fenomeno dell'eresia che tutti conosciamo e che è stato fortemente voluto dalla Chiesa di Roma è stato giusto così come ci è sempre stato detto?

3) Ti sei sempre occupato di fantasy, oppure hai scritto anche altro?
Diciamo che il fantasy è il mio argomento di punta ma ho scritto anche molto altro. Scritti introspettivi, sfoghi, poesie, flussi di coscienza. Uno scrittore non dovrebbe limitarsi a scrivere su un solo argomento ma dovrebbe tastare il terreno su diversi settori in modo da trovare quello più adatto a lui. A me il genere fantasy è sempre piaciuto fin da bambino ma nel mio archivio potresti trovare scritti di diverso tipo come puoi vedere da ciò che pubblico sul forum.

4) Hai scritto sul forum che sono presenti ne “L’ultima caccia” anche riferimenti storico-artistici delle varie zone descritte nel romanzo, frutto dei tuoi studi all'università. Incuriosisci un po’ i tuoi potenziali lettori!
Ho già risposto a questo nella domanda 2. Aggiungo che, personalmente, penso al giorno d'oggi la storia sia poco considerata in Italia. Viene reputata noiosa visto che è tutto passato ma bisogna ricordare che è proprio nella storia che affondano le nostre radici. Se non le ricordiamo siamo un popolo senza identità e non voglio che questo svanisca nel corso del tempo. E' sempre bene consigliare qualche luogo storico per ricordare cosa c'era lì, che influenza ha avuto e come si è sviluppato per arrivare fino a noi. Vero, nel mio libro sono presenti i nomi di opere artistiche e vi consiglio, se ne avete la possibilità, di andare a visitarli.

5) Pensi che in un fantasy funzioni sempre la storia del prescelto che deve salvare il mondo?
Assolutamente no. Questo è un clichè. Io con i clichè non vado d'accordo perchè li reputo troppo "mainstream" e rischiano di annoiare il lettore. Nel mio libro ho cercato di distaccarmi da questo sistema creando un personaggio, umano, normale, che non ha assolutamente nulla di diverso dagli altri che viene scelto per una missione che poteva capitare a lui come a chiunque altro. Questo sistema dell'eroe che salva il mondo non funziona più, secondo me. Poteva funzionare anni fa ma il tipo di lettori sono cambiati e per questo penso che sia un sistema ormai antiquato.

6) Il fantasy oggi. Pensi sia un genere letterario per una ristretta nicchia di lettori, oppure può anche farsi apprezzare da un pubblico più grande?
Il genere fantasy, come per qualsiasi altro genere, può essere apprezzato da lettori di tutte le età avendo ciascuno dei gusti diversi. Il fatto è che oggi, nel 2024, il fantasy è un genere di cui il mondo dell'editoria è ormai saturo. Sembra essere un genere che tutti pensano di poter fare ma che, per conseguenza, si ripercuote sul lettore stesso.
A tutti piace il fantasy ma che genere di fantasy?
Credimi, vorrei fare un discorso molto più elaborato ma se dovessi scrivere tutto occuperei lo spazio riservato alle altre domande.

7) Due cose non tornano indietro: una freccia scoccata e un’opportunità persa.… Aurelio, il protagonista del tuo libro, lo ha capito. Come?
La freccia scoccata è come il tempo, una volta scoccata non torna indietro. Aurelio lo ha capito bene dalle scelte che compie. Per rispondere a questa domanda dovresti leggere il finale del libro ma senza fare grossi spoiler ti dirò che è stata proprio una freccia a decidere il suo destino.

8) Pensi sia fondamentale, per chi scrive un fantasy, disegnare anche le mappe del mondo in cui è ambientata la storia?
Disegnare le mappe aiuta se crei un mondo tutto tuo partendo da zero, prendi ad esempio The Witcher o Il Signore degli anelli. Io penso che i disegni aiutino molto a immedesimare il lettore nel libro perchè avere una rappresentazione grafica e non solo scritta di ciò che sta leggendo può aiutare a capire meglio la storia. Nel mio caso questo non è servito avendo ambientato il libro in Italia e ho cercato di essere quanto più storicamente fedele possibile con le varie repubbliche che c'erano in quel periodo. Se cerchi una mappa per il mio libro potresti tranquillamente trovarla su qualsiasi libro di storia.

9) Le illustrazioni del tuo libro sono state curate da Alessia Santangeletta. Quanto è importante avere una persona che cura anche l’aspetto grafico? ?
Moltissimo. Alessia è una mia cara amica e artista. Ci conosciamo da anni ed è proprio per le sue abilità nel disegno che le ho permesso di mettere mano al mio libro. Sono una persona molto riservata e difficilmente concedo a qualcuno di toccare ciò che creo. Come detto prima, avere una persona che cura l'aspetto grafico è fondamentale. Lei ha creato i disegni e la copertina ma capisco che non tutti possono permetterselo. Se ne avete la possibilità chiamate qualche amico che si occupi della grafica del vostro libro in modo da avere tutto quanto più dettagliato possibile, cosa che non si può avere solitamente con un editore.

10) Cosa ti ha spinto a mettere su carta i tuoi pensieri? Come trovi lì ispirazione?
Cosa mi ha spinto? Credimi, non saprei rispondere a questa domanda ma ancora ricordo il giorno in cui ho scritto la prima pagina del libro. Mi sono seduto davanti al computer, avevo quell'idea e l'ho scritta. Poi da lì ho iniziato a scrivere, scrivere e scrivere. Le idee mi venivano una dietro l'altra ma certo, ho dovuto anche eliminarne alcune. Per me l'ispirazione la si trova nel mondo che viviamo tutti i giorni, anche da una semplice passeggiata. Dai libri che leggiamo, i giochi che giochiamo, gli amici con cui parliamo, tutto. Penso che ogni cosa possa essere d'ispirazione e non solo le cose che già si conoscono.

11) Cosa ne pensi del mondo editoriale in Italia, specialmente delle possibilità che offre agli scrittori emergenti?
Perdonami ma qui ti rispondo con accezione negativa. Ho avuto esperienze con diversi editori in Italia e non sono stato affatto contento del risultato perchè cercavano solo soldi, sfruttando le speranze e i piani di una persona per un mero interesse economico. E' un mondo fatto di editorie a pagamento che chiedono soldi ma che in cambio non ti danno neanche la metà di ciò che scrivevano sui contratti. Certo, esistono anche gli editori che non chiedono soldi e sono sinceri ma li conti sulle dita di una mano. Purtroppo, e ne ho avuto anche esperienze personali, fanno tutto al limite della legalità e per questo ho perso fiducia nell'editoria italiana. Riguardo gli scrittori emergenti direi che ci sono coloro che possono perdersi d'animo ma altri continuano. Il mondo dell'editoria è un mondo di squali e la sola cosa che si può fare è cercare di essere più forti di loro.

12) Che aiuto stai trovando su internet (forum, blog, social network) per la promozione del tuo libro?
I social sono uno strumento potente se utilizzato nel modo giusto. Purtroppo, proprio a causa di ciò che ho scritto prima, il mio libro non ha ricevuto la promozione promessa e mi sono ritrovato da solo a cercare di promuoverlo, ovviamente con scarsi risultati. Ho fatto ciò che potevo e contavo sull'aiuto della casa editrice ma sono stato lasciato solo. Nonostante ciò, ti dirò che la gente è sempre interessata a leggere libri perchè i modi per promuovere la propria opera esistono, basta saperli trovare.

13) Quali altri progetti hai in cantiere?
Ho tante idee e cerco di materializzarle come posso. Al momento sto cercando di creare qualcosa di nuovo ma ogni cosa ha suo tempo. Cerco sempre di ritagliare tempo tra lavoro e altro per la scrittura e spesso mi trovo a sacrificare qualcosa che non vorrei pur di andare avanti. I progetti che ho in mente sono tanti come continuare questa saga o qualcosa ambientato in Russia visto che ci vivo da un pò. Le idee non mancano di certo!

14) Inchiostro diverso e te. Come ci hai trovato?
Vi ho trovati su internet. Scherzo Ho pensato che sarebbe stato utile confrontarmi con altri scrittori e per questo ho iniziato a cercare qualche forum di scrittura. Prima di effettuare l'iscrizione ne ho visti alcuni e questo mi sembrava il migliore, nonchè uno dei più attivi. Penso proprio di aver fatto la scelta giusta. Per me il confronto e le critiche costruttive sono fondamentali per crescere e aiutare anche gli altri a migliorare.

15) Come si vede l’Italia vivendo all’estero?
Anche su questa domanda potrei scrivere un trattato di non so quante pagine. Io ti parlo per esperienza personale e ti dirò che la differenza tra l'Italia e un paese che si trova fuori dall'Europa è immensa. Un abisso senza fondo separa due paesi come l'Italia e la Russia (ti parlo di questo paese perchè è qui che sto vivendo ma ti dirò che anche la Svizzera ha parecchie differenze con l'Italia nonostante siano nazioni vicine.)
A me, come per la scrittura, piace fare paragoni per cercare di capire come si può migliorare, cosa bisogna fare per essere sempre migliore ma detto sinceramente (e te lo dico da italiano trapiantato all'estero) le differenze sono troppe da un punto di vista sociale, culturale ed economico. Vivendo qui ho modo di vedere il comportamento della gente senza essere in mezzo a loro. Vedere questo sistema fuori dagli schemi aiuta a comprendere cos'è che non andava prima e quando capisci dentro di te cos'è che non funziona fai di tutto per risolverlo. Nonostante ciò, sappi che i russi sono grandi amanti della cultura italiana. Ascoltano le nostre canzoni, guardano i nostri film e mangiano il nostro cibo importato perchè ci amano. Mi dispiace tanto che lo stesso non si possa dire in Italia perchè anche da un punto di vista linguistico ci sono russi che amano l'Italia al punto da imparare la lingua ma sono davvero pochi gli italiani che apprezzano la loro cultura.

16) Miri ad arrivare ad un grande Editore un giorno?
Se un giorno dovessi arrivare ad un grande editore sarei più che felice. Significa che alla gente piace ciò che scrivo e questo mi renderebbe molto felice perchè il tempo passato davanti il computer, a leggere libri e provare nuovi tipi di scritti ha dato i suoi frutti. A me piacerebbe riuscire a rendere la scrittura il mio lavoro in modo da riuscire, un futuro, a mantenere la mia famiglia e avere una casa tutta per noi. Se ciò dovesse accadere sarei molto soddisfatto.

17) Quanto vale Giuseppe Luigi Amedeo come scrittore?
Io valgo tanto quanto ciò che scrivo. Non penso che questa sia una domanda alla quale io possa rispondere. Non mi reputo un grande scrittore ma neanche uno alle primissime armi. Io valgo ciò che scrivo e per me va bene così.

18) E per finire, aggiungi tu una domanda!
Se posso aggiungere la domanda 18 su come è nata la passione per la scrittura ti rispondo così:
All'università ero parte di un gruppo di ragazzi appassionati di cinema e ci divertivamo a scrivere sceneggiature al punto che abbiamo anche girato un mediometraggio dal nome Back & While, lo trovate su Youtube. Da lì in poi ho iniziato a scrivere racconti brevi, poesie e poi ho avuto un periodo di vuoto, senza scrittura. Un giorno mi vengono delle idee e inizio a scrivere di questo cacciatore che gira l'Italia in cerca di streghe nel medioevo. Ho pensato di raccogliere i migliori frammenti di questi scritti brevi e mettere la base per quello che poi sarebbe diventato L'ultima caccia. I pensieri principali li scrivevo mentre tornavo da lavoro quando ero sulla metropolitana di Milano o quando ero in treno. Pensavo e scrivevo. Ogni volta che avevo in mente un'idea che sembrava carina la mettevo nero su bianco.

19) Grazie per il tempo che ci hai gentilmente dedicato, intervistarti è stato un piacere. Spero che ti aiuteremo a vendere di più, qui sul forum ci sono diversi appassionati di fantasy.
Ti ringrazio per avermi concesso questa intervista, sono sempre felice di rispondere alle domande sui miei libri, a curiosità o altro. Speriamo di ritrovarci presto, magari con la pubblicazione del mio prossimo libro, chissà.
Erendal: E noi siamo molto felici di avere avuto il modo di conoscerti un po' meglio attraverso questa bellissima intervista. Non so se lo sai, ma era da parecchio tempo che non realizzavamo più un'intervista letteraria sul forum. Speriamo di farne altre presto!
Grazie ancora.