» La soffitta di InchiostrodiVerso

La nostra storia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Maria!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    La nostra storia

    La pioggia batte insistentemente. Che tempaccio!
    Beh, non si poteva sperare di meglio, siamo nel mese di Gennaio.

    Maria è seduta alla scrivania e fissa il monitor del computer: qualcuno le scrive su Messenger.
    “Mmm… e chi è questo?”
    “CIAO, PIACERE GIUSEPPE!”
    Maria legge; si sofferma sulla foto che lo ritrae accanto ad un’auto da corsa.
    “Beh, carino!”
    “CIAO, IO SONO MARIA. PIACERE.”
    Dall’ altro lato, Giuseppe, risponde immediatamente.
    “DI DOVE SEI?”
    “PROVINCIA DI CASERTA. TU?”
    “IO CASERTA CENTRO. ANNI?”
    “QUASI 18. TU?”
    “IO 22. SEI DAVVERO UNA BELLA RAGAZZA, COMPLIMENTI!”
    “GRAZIE!”
    Maria e Giuseppe restano a chattare per qualche ora.
    Sono davvero simili. Quasi stesso carattere, se non fosse per qualche divergenza sarebbero identici!
    “EII GIUSEPPE. SENTI, ADESSO DEVO DISCONNETTERMI. CI SENTIAMO OK?”
    “NO, ASPETTA”
    “DIMMI”
    “POSSO LASCIARTI IL MIO NUMERO? MI INTERESSI E NON VOGLIO PERDERTI DI VISTA!”
    “OK…”
    “ECCO: 3417143. FAMMI UNO SQUILLO.”
    “OK”
    Maria compone il numero.
    “ARRIVATO?”
    “SI, ALLORA CI SENTIAMO TRAMITE CELLULARE. UN BACIO”
    Disconnessione in corso. Disconnessione effettuata.

    E’ ora di cena ormai e quindi la giovane adolescente, quasi una donnina, si reca in cucina.
    Bip… bip…
    Un messaggio.
    “MI HA FATTO DAVVERO PIACERE PARLARE CON TE!”
    Giuseppe.
    Un sorriso le nasce spontaneo sul volto.

    Passano circa quattro giorni.
    Maria e Giuseppe stanno chattando.
    “MARIA IO DEVO PARTIRE”
    “DOVE VAI?”
    “IN CALABRIA, PER LAVORO.”
    “QUANDO TORNI?”
    “NON LO SO DI PRECISO. MA CI SENTIREMO, TRANQUILLA!”
    “OK…”
    Giuseppe parte. E’ un militare.
    Durante i primi giorni tutto sembra normale.
    Poi, d’improvviso, scompare.
    “IL TELEFONO DELLA PERSONA CHIAMATA POTREBBE ESSERE SPENTO O NON RAGGIUNGIBILE”
    “E’ la quarta volta che provo a chiamare!”
    “Dai, stai tranquilla. Sono certa che non ha tempo. Appena potrà di certo ti richiamerà!” cerca di consolarla Giovanna, la sua migliore amica.
    “Ne sei certa? Guarda che sono già passati otto giorni dalla sua misteriosa scomparsa!”
    “Maria se è destino accadrà!”
    I giorni passano ma di Giuseppe neanche l’ombra.

    Sabato sera.
    Maria e Giovanna si stanno preparando per uscire, insieme al resto del gruppo: LE SCINTILLE. Così si fanno chiamare.
    Il significato del nome? Sono luminose, scoppiettanti, emanano calore ma, soprattutto, il loro ricordo rimane impresso nella mente di chiunque le abbia conosciute.
    Lucia è intenta ad asciugarsi i capelli, Andreana è al telefono con il suo ragazzo, Genny liscia i capelli a Maria con aria professionale e armata di attrezzatura per l’occasione, Giovanna si pone davanti a Maria.
    “Ma Giuseppe?” le chiede.
    “Il bodyguard?” le arriva di risposta.
    “Beh sì. Bodyguard, militare, sicurezza… insomma lui!”
    “Giò non lo sento da quattro mesi!”
    “Ah! Beh, allora mi sbagliavo sul destino!”
    “Eh già…”
    “Raga ma chi se ne frega! Si chiude una porta e si apre un portone!” conclude Lucia.
    “Verissimo!” risponde Genny.
    Dopo circa un’ora, le ragazze sono pronte ad apparire.
    Da destra: Andreana, Giovanna, Maria, Lucia e Genny.
    Questa è la loro postazione.
    Sono legate fra loro sottobraccio. Formano una specie di muro.
    I loro tacchi prorompenti si fanno largo fra la gente.
    Sono bellissime.
    Così tremendamente diverse fra loro, così allegre.
    Il sorriso stampato sul volto.
    Il rossetto rosso spicca sulle labbra di ognuna di loro e accende maggiormente il viso in ogni loro sorriso.
    Le loro pelli scure s’intonano al colore dei loro occhi. Profondi, enormi.
    Gli occhi sono lo specchio della loro anima.
    Ragazze che sembrano acide ma che, in realtà, sono dolcissime.
    Qualcuno le guarda. Qualcuna fa qualche smorfia.
    Ognuno ha pareri diversi.
    Ma solo chi le conosce per davvero può esprimere un parere giusto su di loro.
    Sì, loro che combattono contro tutti pur di far valere la loro reputazione.
    Loro cosi unite, cosi amiche.
    Loro che non si divideranno mai.
    “Maria cosa prendi?” chiede Andreana.
    “Prendo un po’ di vodka da Lucia, non mi va niente stasera!”
    “Sta vibrando un cellulare!” Giovanna informa tutte.
    “E’ il mio!” Maria afferra la borsa che era appoggiata sul tavolino, la apre ed estrae il cellulare.
    UNA CHIAMATA SENZA RISPOSTA.
    Peppe Bodyguard.
    “Ma cosa…” Maria è interrotta dall’arrivo di un sms.
    “CIAO MARIA, SONO PEPPE. TI RICORDI DI ME? VOLEVO CHIEDERTI SCUSA SE SONO SCOMPARSO. VORREI AVERE L’OPPORTUNITA’ DI SPIEGARTI TUTTO. UN BACIO”
    “Wow! Chi non muore, si rivede!”
    “Chi è?” chiede Giovanna.
    “Peppe”
    “Peppe Peppe?”
    “Sì, Peppe Peppe!”
    Scoppiano entrambe a ridere.
    “Fammi leggere!” Giovanna afferra il cellulare.
    “Beh, digli di si! Fatti spiegare.”
    Maria annuisce. Riprende il cellulare e scrive un sms:
    “EII CIAO, SI MI RICORDO. BEH, A DIRE IL VERO ANCHE A ME FAREBBE PIACERE UNA SPIEGAZIONE”
    Lo invia. Dopo qualche minuto arriva la risposta.
    “TI VA DI VEDERCI DOMANI SERA? NE PARLIAMO DA VICINO”
    Maria ci pensa un po’ e poi risponde:
    “OK, VA BENISSIMO!”
    La serata termina fra risate sincere di cinque amiche.

    Ore 21:30 del giorno dopo.
    Ecco che le Scintille fanno la loro comparsa.
    Stessa scena, stesso atto. Proprio come la replica di un film.
    I tacchi si scagliano sul duro asfalto.
    Da lontano c’è un’auto nuova.
    Le cinque amiche si avvicinano.
    Un ragazzo esce dall’auto e si dirige verso Maria.
    “Ciao, come va?” chiede Giuseppe.
    “Tutto bene, a te?”
    “Anche a me”
    Le ragazze si presentano.
    Dopo un po’, Maria e Giuseppe si ritrovano in auto a parlare.
    “Scusa se sono scomparso, ma è stata davvero dura resistere in quell’accampamento. So di averti delusa, ma sono pronto a dimostrarti chi sono realmente!”
    “Beh, mi piacerebbe. In genere non do mai una seconda opportunità, ma tu mi interessi!”
    “Grazie! Mi fa davvero piacere!”
    “Hai finito di lavorare in Calabria?” chiede Maria.
    “No, domani mattina devo ripartire e torno fra quindici giorni, ma stai tranquilla che…” la frase è interrotta dal suono del cellulare di Giuseppe.
    “Scusami un attimo!”
    “Prego, fai pure!”
    “Pronto... sì, sono io… No, adesso non posso… Alle 23:30 sono già impegnato al Metropolis... Se vi va bene posso venire domani… Ok, perfetto… A Domani!”
    La chiamata termina.
    “Scusami era per lavoro!”
    “Ma no, figurati!”
    “Dopo sono di sicurezza in una discoteca!”
    “Sì, l’avevo capito”
    “Eh, purtroppo questa è la mia vita: benvenuta!”
    Maria gira il capo verso il finestrino.
    Preferisce non rispondere. No, no, assolutamente no.
    Non è questo il tipo di vita che vuole.
    Il messaggio del giorno dopo è immediato:
    “CIAO, SCUSAMI MA E’ MEGLIO SE NON CI VEDIAMO PIU’. MI STO FREQUENTANDO CON UN ALTRO RAGAZZO”
    “Perché non gli hai detto la verità?” chiede Giovanna.
    “Mi darebbe troppe spiegazioni. Si giustificherebbe, come è normale che sia!” risponde Maria.
    “Ci sei rimasta male?”
    “Non lo conoscevo nemmeno per bene, quindi figurati se potrei esserci rimasta male! Senti, stasera che si fa?”
    “Dobbiamo andare alla festa di Michela. Te ne sei dimenticata?”
    “Ehm si…” sbuffa Maria “Iniziamoci a preparare!”
    I preparativi iniziano.
    Maria è sotto la doccia. Giovanna è intenta a scegliere il colore dello smalto. Nel frattempo arrivano anche le altre.

    Ore 21:27.
    Le Scintille sono pronte.
    Tacchi e minigonne si fanno largo fra la folla.
    Arrivano alla festa.
    Uno scambio di sguardi con qualcuno fa distrarre Maria che, non si è ancora accorta di che persona importante le aveva presentato la vita.
    E’ cosi strano che spesso non si ci accorge della specialità delle persone.
    C’è chi se ne accorge troppo tardi, quando ormai niente può recuperare il rapporto e chi, invece, le ritrova col passare dei giorni.

    Esattamente quattro mesi dopo.
    “CIAO, COME VA?” chiede Maria.
    “TUTTO BENE, A TE?” risponde Giuseppe.
    “ANCHE A ME TUTTO BENE. COSA MI DICI?”
    “CHE MI CAPITA ANCORA DI PENSARTI. SAI, MI PIACEREBBE RIVEDERTI. NON LAVORO PIU’ COME MILITARE, NON SONO PIU’ UN BODYGUARD, NON FACCIO PIU’ PARTE DELLA SICUREZZA NEI LOCALI.”
    “AH! QUINDI ERI A CONOSCENZA DELLA VERITA’?”
    “FORSE SI, IN PARTE. L’AVEVO IMMAGINATO!”

    Maria e Giuseppe si frequentano per circa due mesi.
    Stanno benissimo insieme. Sorridono.
    23 Ottobre 2010.
    Gli sguardi s’incontrano.
    Le labbra si uniscono.
    Loro. Cosi terribilmente diversi, ma allo stesso tempo cosi uguali.
    Loro. Maria e Giuseppe. Insieme. Felici.
    Che sogno è? Un sogno creato dal destino.
    Si, è stato il destino a volerli insieme.
    Loro si amano. Loro si cercano. Loro sono complici.
    Loro sono destinati a restare insieme per sempre.
    C’è qualcuno che afferma: “Il per sempre non esiste!”.
    E se davvero non esistesse? Beh, in quel caso, lo inventerebbero loro!





    Questa storia è REALE.
    Questa è la NOSTRA storia.
    Momo ti amo!
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Irene

    Group
    Administrator
    Posts
    6,864
    Reputation
    +2
    Location
    Transylvania

    Status
    Offline
    Una storia vera e reale raccontata senza timori. Complimenti (e grazie) per esserti aperta sul forum con la tua vita personale. Ho apprezzato molto.
     
    Top
    .
  3. Maria!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Grazie mille, è un piacere!
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Elfo

    Group
    Administrator
    Posts
    24,279
    Reputation
    +11
    Location
    Roma

    Status
    Offline
    "Il per sempre" infatti esiste!!!!!!! :) Molto bella la storia.
     
    Top
    .
  5. Foglia d'autunno
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Per gusto personale, mentre trovo perfetto lo spezzato per il dialogo, un eccesso di frase brevi (anche se voluto) mi impedisce di godere appieno del racconto.
    Detto questo, la storia è una bella testimonianza di vero amore

    che, suppongo, l'interessato sarà stato felice di leggere :)
     
    Top
    .
  6. Deedlit-->
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Condivido in toto il commento sopra di Foglia d'autunno. L'eccesso di frasi brevi toglie armonia al testo, anche se resta la bella testimonianza!
     
    Top
    .
  7. MournfulCreatureOfTheDark
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Il mio commento non si discosta molto da quelli di chi mi ha preceduto: la testimonianza è piacevole, me le frasi troppo brevi non rendono godibile la lettura, come credo di aver già detto per il racconto horror^^
     
    Top
    .
  8. Raffica di vento
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    L'ho apprezzato, ma a me sembra molto più adatto per una sceneggiatura (magari teatro) piuttosto che un racconto. Hai mai provato, a proposito, a scrivere una sceneggiatura?
     
    Top
    .
7 replies since 7/11/2012, 12:18   42 views
  Share  
.