» La soffitta di InchiostrodiVerso

L'ultimo giorno

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    Da una porta segreta la trasparenza delle stelle.

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    Quando si pensa alla fine del mondo in genere non si pensa quasi mai possa capitare a te. Quando si pensa alla fine del mondo, si pensa ad un futuro lontano. Certo, da un lato rifletti… In fondo, assistere alla fine del mondo ti rende anche un essere vivente speciale, che è vissuto in un momento dell’universo davvero speciale. Ovviamente quando ci sei nel mezzo non hai il tempo di ragionare su tutto questo. Quando è capitato a me studiavo Ingegneria aerospaziale nell’università della mia città e avevo il mondo davanti, avevo infinite e reali possibilità.

    Il mio nome è Andrei. Ho lasciato la mia famiglia da un paio d’anni per andare a vivere nella periferia di una grande metropoli, per perseguire con costanza il mio obiettivo di sempre, la mia aspirazione più grande: il cielo, l’universo. Avevo determinazione da vendere, non mi sono lasciato mai distrarre da nulla, non ho mai lasciato niente al caso.
    Caim era il mio compagno di studi e Sara la mia ragazza. La mia era una vita tranquilla, una vita normale. In un mondo in cui tutti si vantavano della propria diversità, io mi accontentavo della normalità. E così ridevo di chi rimaneva a bocca aperta quando parlavo dei miei studi. Per me il cielo era una cosa normale.

    ***



    Un giorno apparentemente come tutti gli altri, un giorno che scorreva lento di pioggia, Caim era immobile davanti alla finestra, nell’aula magna dell’università. Guardava fuori. Io ero appena arrivato per lavorare ad alcune diapositive assieme a lui. Mentre cercavo di poggiare il computer portatile sulla cattedra, alcune fotocopie e alcuni appunti mi erano scivolati da sotto il braccio e si erano sparpagliati in terra.

    “Oh, è fastidioso quando succede, vero?” Caim si era girato e mi aveva sorriso. Non saprei dirlo con certezza, descrivere la particolare sensazione che avevo provato, ma quando lui aveva girato la testa verso di me, solo la testa, e mi aveva sorriso, avevo pensato che ci fosse qualcosa di stonato nella sua espressione, come se gli occhi non combaciassero più col sorriso, o qualcosa del genere.
    “Puoi dirlo forte! Ho sempre troppe cose dietro!” Avevo scosso la testa e mi ero messo ad ammucchiare i miei fogli e le mie penne. E poi, senza preavviso, avevo avvertito un dolore lancinante alla testa. Un dolore che mi aveva fatto sbandare. Mi ero portato la mano alla tempia e mi ero piegato su me stesso nel tentativo di smorzare la sofferenza.
    Avevo soffiato dalla bocca un incredulo “Caim, ho qualcosa che non va…”
    Gli occhi mi facevano male, “vedere” mi faceva male, come se fossi stato abbagliato. Ma Caim non aveva mosso un dito.
    “Perché?” Avevo provato a tirare su la mano, facevo fatica anche a parlare. Che mi succedeva? Stavo per morire? Mi era esplosa una vena nel cervello? E’ così che ci si sentiva?

    “Non ti ho mai rivelato su cosa si basa la mia tesi, Andrei. “ La sua affermazione aveva tagliato l’aria e mi aveva lasciato la sensazione dentro di un pezzo di un puzzle che si incastrava nel posto sbagliato.
    Mi ero accasciato sul pavimento. In un punto ormai già lontano e sfocato della mia mente, un punto che rischiava di essere sempre più remoto, avevo riflettuto sul perché Caim mi stesse ignorando. Il mio amico di sempre, un compagno di studi che era come un fratello. Forse non si era reso conto…
    “Ormai manca poco alla tesi. Io l’ho finita, ho preparato tutto. Tu sai che un pianeta non può esplodere? Non ci sono le reazioni che avvengono in una stella… giusto, Andrei?”
    Avevo strizzato gli occhi, confuso e annebbiato, nel tentativo vano di mettere a fuoco il suo profilo.

    “Prendi ad esempio la terra. La terra è un pianeta caldo, il suo nucleo ha un’alta temperatura. Questo perché c’è radioattività al suo interno. L'energia liberata raggiunge la superficie lentamente e quindi questa non può esplodere, non esistono i presupposti per una esplosione naturale del pianeta. Forse potrebbe essere disintegrata da un corpo roccioso enorme… Ma non è una possibilità così ovvia. Però farlo meccanicamente cambia le cose.”

    Non riuscivo a seguire le sue parole, non riuscivo a capirle. Avevo pensato che probabilmente era a causa del mio cervello. Se stavo morendo, era probabile che non capissi già più nulla, che immaginassi cose che non esistevano, che distorcessi la realtà. Il dolore continuava a colarmi addosso come catrame, mi schiacciava, mi teneva ancorato al pavimento sporco.
    “Dove abito io, a molti anni luce da qui, da molto tempo studiamo l’universo e sosteniamo delle prove per verificare le nostre conoscenze, proprio come voi. Io sono qui per questo. Per studiare da vicino ciò che dovrò esporre una volta tornato nel mio mondo. Non fare quella faccia, so che ho vissuto accanto a te praticamente da quando avevi solo 6 anni… Ma per noi la vostra vita è così breve… Comunque, da noi oltre ad esporre le nostre conoscenze, si usa portare una sorta di esperimento che si è svolto. E il mio esperimento si basa sull’esplosione della terra.”
    I miei occhi avevano catturato per un breve istante la flebile luce che cominciava ad irradiare la pelle bianca di Caim. Esplosione della terra… Che stava dicendo?

    Conseguenze dell’esplosione di un pianeta nel suo sistema solare. Questo è il tema della mia tesi, Andrei”.
    Avevo sentito il mio corpo e la mia mente galleggiare. Mi ero sentito solo, circondato da uno spazio infinitamente vuoto e assurdo.
    “La vostra intelligenza non è come la nostra, infatti non ho particolari remore nel fare questo e non dovresti averne neanche tu. Non potete percepire ciò che percepiamo noi, siete esseri limitati. E quindi non soffrirete molto. Da sempre riflettiamo sulla domanda: ma gli uomini hanno una coscienza come noi oppure no? E la risposta è ovviamente no…”. Aveva sorriso di un sorriso sghembo e compassionevole.
    Una formica aveva fatto capolino tra i fogli dei miei appunti ancora sparpagliati in terra. L’avrei considerata una cosa folle solo qualche istante prima, ma in quel momento non mi ero sentito solo. Avevo pensato che era buffo in fondo, si, davvero buffo, ma non mi ero sentito più solo. Essere considerati alla stregua di una formica... Ma in fondo anche io avevo sempre sostenuto che una formica non ha un’anima, e allora perché mi stupivo se qualcuno di molto superiore a me asseriva esattamente lo stesso? Era una catena.

    “Ti ricordi da bambini quando ci siamo azzuffati, Andrei? Anche allora… Volevo toccare con mano la consistenza della tua pelle, ascoltare le percussioni delle mie mani sulla tua carne. Studiare questo vostro meraviglioso corpo mortale.”
    Dalle sue mani si era fatta luce, tantissima luce. E solo allora ero riuscito a vederlo per davvero. Una situazione distorta, grottesca, che all’improvviso mi aveva catapultato nella persona grigia di Caim fatta di luce. Quella luce sgargiante che per un tempo infinitamente immenso mi aveva illuso, tradito. Ed ora il tradimento mi aveva aperto le porte del reale animo di Caim. Il terrore mi stava scivolando dagli occhi, la luce mi stava rendendo cieco e non avevo potuto fare a meno di provare, anche in quel momento, ammirazione per l’universo intero, l’universo che non aveva limiti.

    “Caim”. Avevo sussurrato con l’ultimo fiato che avevo in gola. “Caim, ti prego, dimmi almeno addio, dimmi anche un semplice ciao. Dimmi addio... Ne ho bisogno. Voglio dire addio a quello che ho creduto che tu fossi, a quello che ho creduto di provare…”. Avevo proferito con un ultimo patetico singulto.

    Caim mi aveva guardato con rimprovero, quasi io avessi detto qualcosa che non stava né in cielo né in terra.
    L’ultima cosa che avevo visto era stato il suo profilo stagliato nella luce abbacinante, la sua ombra su di me, i suoi occhi sgranati e quell’espressione di rimprovero sul volto. Caim divenne un oggetto in mezzo agli altri oggetti, tutto perse il suo reale significato, tutto scivolò via. Poi il buio, poi la fine, la fine di tutto.



    ***




    “Dove hai trovato questa lettera, Paula?” Chiese mia sorella, osservando il consunto foglio che tenevo tra le mani.
    “Oh, in una vecchia scatola. Sai quando sono andata in soffitta a cercare vecchi cimeli?” Risposi sorridendo.
    “Ma di che anno è? Sembra davvero antica…”
    “E’ vero. Non so di che anno sia… Ma parla dell’esplosione della terra. Chissà se è una storia vera o se è tutto inventato. Se fosse una storia vera, questo Andrei non avrebbe potuto raccontarla… Ma se invece fosse vera, vuol dire che quel tipo di nome Caim, alla fine, non è riuscito a far esplodere la terra … Bhè, in tal caso nel suo mondo sarà stato costretto a rimandare la sua tesi!” Risi scettica mentre riponevo di nuovo la lettera ingiallita nella scatola.

    Fuori pioveva. E il mondo sembrava lo stesso di sempre. Un mondo che sembrava non temere la parola fine, che continuava a sperperare come sempre. Il solito mondo.

    Edited by Kira__ - 10/12/2014, 10:58
     
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    Lo siamo veramente formiche rispetto alla grandezza del cosmo! ^^
    Finalmente ho l'occasione per leggerti: pubblichi troppo poco, ed è un peccato.

    Stile asciutto, anzi meglio dire pulito, scorrevole e ben leggibile. La storia poi ha la giusta dose di adrenalina/sorpresa.
     
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    Un buon racconto senz'altro e come dice giustamente Miss pulito, scorrevole e ben leggibile.

    Mi sarebbe piaciuto non pormi prima del narratore l'evidenza della non-fine di Andrei.
    Se l'avessi lasciata in sospeso avresti potuto concludere la lettera in un modo più spettacolare.
    Io, per esempio, avrei pensato a te e Paula come gli esaminatori di Caim (Caim-Caino) che lo bocciano perché non ha capito che anche la razza di Andrei ha un'anima...

    Ma naturalmente è una rielaborazione mia... il tuo racconto va benissimo così com'è.
    Brava!
     
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    Interessante :)
    Bello il paragone tra la formica... fa riflettere...
    brava :)
     
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    Da una porta segreta la trasparenza delle stelle.

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    Grazie a tutti...! ^ _ ^
    Di solito non pubblico mai quello che scrivo e quindi i vostri commenti mi fanno molto piacere!

    Lucio e Lotus, l'idea di partenza era quella di voler spiegare l'essere ciechi di fronte agli esseri che 'apparentemente' crediamo inferiori a noi...una cosa che l'uomo fa praticamente ogni giorno (non solo schiacciando semplicemente un insetto... ma anche sperimentando su cavie e piccoli animali solo perchè crede non abbiano una coscienza come lui). Quindi ho guardato un pò più in là e ho immaginato qualcuno di superiore tecnologicamente e mentalmente a noi che ci reputa alla stregua di un piccolo animale su cui poter fare esperimenti. Sembra un paradosso... in genere chi è più intelligente dovrebbe avere una mente più aperta e comprendere tutte le forme di vita per quello che sono, cioè esseri VIVENTI e quindi SOFFERENTI..eppure non è così. O almeno, sulla terra non è così purtroppo!

    Però quando ho letto la tua idea di finale, Lucio, ho pensato.." Cavolo! Questa si che era bella!" :D Comunque grazie, leggere che hai apprezzato ciò che ho scritto è un complimento davvero grande detto da te.. ^ _ ^
     
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    perché, io chi so, un marziano con le antennine verdi? :D :D :D :)

    scherzi a parte, io credo che un suggerimento non offenda nessuno e tante volte io stesso me ne sono avvantaggiato... diciamo che è una piccolissima restituzione alle innumerevoli ispirazioni che continuamente mi date!

    Ma un'altra considerazione: "esseri inferiori a noi" dici, parlando di altre specie animali?... rifletti un attimo sulla struttura stessa del nostro sistema di valutazione. Quasi tutte le persone che conosciamo, li consideriamo esseri inferiori a noi!... si salvano quei quattro o cinque che guardiamo ad occhi aperti... il grande scienziato, il campione di formula uno, il cantante di successo, l'imprenditore miliardario...
    Ma nemmeno lì facciamo bene i conti: guai se quell'imprenditore ha una morale sessuale un po' equivoca, o quello scienziato è troppo avido, o il campione poco colto... immediatamente ci "scadono dal cuore", come si dice dalle mie parti, e tornano ad essere "inferiori a noi"

    Comunque, per tua consolazione, stamattina vado a pubblicare il primo capitolo-racconto della serie "Marziani"; ci troverai una qualche corrispondenza con le tue idee. Titola "Intelligenze"
     
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    perché, io chi so, un marziano con le antennine verdi? :D :D :D :)

    :P E' che riconosco la tua bravura in quello che ho letto e sicuramente hai molta più esperienza di me che sono piccolina !..
    ^ _ ^

    Un suggerimento non offende nessuno, mi trovi d'accordissimo... ma neanche una critica secondo me dovrebbe offendere se fatta con rispetto ed educazione...sono spunti per riuscire a guardare le proprie cose da una prospettiva diversa e per vedere cose a cui non avevamo fatto caso prima...

    Nel mio discorso mi riferivo agli esseri animali...ma la tua riflessione è tristemente vera...è strano ma per amare noi stessi e sentirci in pace abbiamo bisogno di pensare sempre che esista qualcuno di inferiore a noi...
    Allora appena ho un pochino di tempo per leggere con calma il tuo racconto corro a farlo!
     
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  8. *Nur*
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    Solo wow...
    Scritto benissimo, ti coinvolge dalla prima riga e in un attimo sei alla fine.

    Sei davvero bravissima Kira, i miei complimenti!
     
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    Grazie mille Nur!!!!! Contenta che ti sia piaciuto il mio racconto!! ^ _ ^

    Edited by Kira__ - 7/12/2012, 11:17
     
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    Elfo

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    "Conseguenze dell’esplosione di un pianeta nel suo sistema solare". Partendo da questo punto si potrebbe scrivere ancora, magari un secondo capitolo... :) O un altro allievo che cerca di ripetere l'esperimento per la tesi! Davvero bello il tuo racconto, per sintesi e descrizione.
     
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    Wow, racconto fantastico, non ho mai letto altro di te (credo) ma ti stimo già una cifra!

    Vedendo la lunghezza del racconto mi son messa comoda, se non mi prende subito ci metto una vita a leggere, son troppo svogliata... XD
    E invece il tuo mi ha rapita dalla prima parola e mi son ritrovata alla fine in un attimo o così mi è sembrato, un attimo intenso a trovarmi a vedere la scena di Andrei, anzi a vivere la scena di Andrei. Personaggio che apprezzo molto, lo hai caratterizzato molto bene. Il paragone con la formica mi è piaciuto per due motivi. Uno è il fatto che è assolutamente verosimile, come noi non comprendiamo qualcosa che riteniamo inferiore a noi, perchè non dovrebbe farlo un alieno? Magari ha ragione l'alieno, magari quello che noi chiamiamo anima non è ciò che considerano loro, magari esiste qualcosa di davvero più grande delle sensazioni che noi abbiamo. E il secondo motivo è che da modo di capire il suo carattere, è davanti ad un alieno, sta per morire, è stato tradito da un suo amico ma ragiona ancora da scienziato... Come questa stupenda frase:
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    Il terrore mi stava scivolando dagli occhi, la luce mi stava rendendo cieco e non avevo potuto fare a meno di provare, anche in quel momento, ammirazione per l’universo intero, l’universo che non aveva limiti.

    E' uno scienziato romantico, la razza che preferisco... *-*

    Complimenti anche per lo stile, hai secondo me una buonissima padronanza della scrittura. Sai esattamente cosa scrivere per mettere le immagini davanti al lettore in un certo modo, senza appigli o inceppamenti. Bravissima.

    C'erano altre cose che volevo dirti ma mi si è cancellato il messaggio del commento mentre postavo (casinista XD), se mi venisse in mente te lo aggiungerò :lol:

    Comunque complimenti, mi è piaciutissimo! :)
     
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    Grazie davvero Ximox per il bellissimo commento... blush2
    Generalmente pubblico poco o niente sui forum, non c'è quasi nulla di me in giro, per lo più mi piace buttare giù qualche riflessione, per questo i vostri commenti mi fanno un enorme piacere..! E mi fa un enorme piacere sapere che la caratterizzazione dei personaggi è riuscita bene...è una delle cose più importanti per me quando decido di scrivere qualcosa ^ - ^ Per questo ho voluto raccontare anche il tradimento di un amico, non solo la paura..Caim è stato pur sempre una persona che è vissuta con Andrei..

    CITAZIONE
    come noi non comprendiamo qualcosa che riteniamo inferiore a noi, perchè non dovrebbe farlo un alieno? Magari ha ragione l'alieno, magari quello che noi chiamiamo anima non è ciò che considerano loro, magari esiste qualcosa di davvero più grande delle sensazioni che noi abbiamo.

    Hai colto esattamente il punto, era quello su cui volevo far riflettere... Tutto può essere molto relativo se visto da una sola prospettiva..

    CITAZIONE
    C'erano altre cose che volevo dirti ma mi si è cancellato il messaggio del commento mentre postavo (casinista XD), se mi venisse in mente te lo aggiungerò

    Non preoccuparti, anche io spesso e volentieri sono un gran casinista! :lol:
    Grazie..! ^ _ ^
     
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    E mi fa un enorme piacere sapere che la caratterizzazione dei personaggi è riuscita bene...è una delle cose più importanti per me quando decido di scrivere qualcosa ^ - ^ Per questo ho voluto raccontare anche il tradimento di un amico, non solo la paura..Caim è stato pur sempre una persona che è vissuta con Andrei..

    Me ne hai fatta venire in mente una di cosa che avevo scritto :lol:

    Si ecco, la fantascienza a mio parere dopo un pò annoia, è complicatissimo essere originali. In centomila film e libri è già stato raccontato praticamente tutto quello che leggo per forum di racconti fantascientifici... Più o meno rielaborati ma senza rendercene conto raccontiamo scene di film già visti. Tu hai puntato sul suggestionare il lettore anche sotto il punto di vista sentimentale dei protagonisti, ed è un'ottima scelta perché forse è l'unico modo per renderla originale davvero e non dare sempre quella sensazione di "già letto" o "già visto". Indipendentemente dall'alieno, Andrei e Caim non li avevo mai conosciuti in nessun'altra storia, quindi per me è una storia nuova :D

    Ancora complimenti! :)
     
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  14. Foglia d'autunno
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    Condivido pienamente i commenti positivi: scritto benissimo e con una storia giocata sull'amicizia tradita, quindi decisamente coinvolgente dal punto di vista emotivo.

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    Finalmente ho l'occasione per leggerti: pubblichi troppo poco, ed è un peccato.

    E' la prima cosa che ho pensato e sono più che d'accordo :)
     
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    Grazie mille Ximox e Foglia... blush
    Appena posso leggo con calma anche il tuo racconto Ximox ...l'ho visto solo di sfuggita ma mi è sembrato molto particolare e interessante.. : )
     
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26 replies since 5/12/2012, 16:21   288 views
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