» La soffitta di InchiostrodiVerso

La lunga strada verso Santa Fosca

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  1. MournfulCreatureOfTheDark
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    Stava camminando tra le caete, ondeggiando leggermente, la mente annebbiata dal troppo alcol; doveva essersi perso, perché non riusciva più a capire dove si trovasse. Come avrebbe detto ridendo la Zanze, "ti te ga perso pal caigo". Marco però in quella situazione non trovava nulla di divertente, riusciva soltanto a sentirsi un idiota per essere uscito dal bacaro da solo, pur sapendo di essere alticcio; si era comportato da idiota, e ora vagava senza meta tra decine di calli strette e la nebbia, incredibilmente fitta, che tingeva di grigio ogni cosa, avvolgendola interamente. Non sapeva dove fosse, ma da un tempo che sembrava infinito non s'imbatteva in anima viva; eppure, sebbene fosse notte fonda, era pur sempre Carnevale, il periodo in cui la città era invasa più che mai dai turisti, tanto da incontrarli in ogni dove, dai campi più celebri alle fondamenta sconosciute, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Marco non mancò di maledire la nebbia: a causa sua non riusciva a scorgere nessun punto di riferimento. Tutto ciò che vedeva erano palazzi, ponti e un canale: considerati quegli indizi, sarebbe potuto essere in qualsiasi sestrier, da Castello a Santa Croce. Si appoggiò a un muro, troppo stanco e ubriaco per continuare a camminare, e lentamente si lasciò scivolare a terra, pensando che forse avrebbe potuto riposare lì per un po', ma mentre le palpebre si stavano abbassando scorse in lontananza uno strano bagliore aranciato, che lo ridestò in un lampo: qualcuno si stava avvicinando. Ritrovando forze e lucidità Marco si alzò in piedi, non senza fatica, e cercò di avvicinarsi il più possibile alla fonte luminosa; quando vide di cosa si trattava, però, si rese conto di essere davvero ubriaco fradicio. Un uomo, con addosso vestiti passati di moda ormai da tempo, trascinava per la stretta calle un enorme sacco marrone, che come lui grondava acqua; eppure, nonostante fossero entrambi bagnati fradici, sia l'uomo sia il sacco andavano a fuoco. L'uomo non puzzava di benzina, non puzzava di alcol, aveva addosso solo l'inconfondibile odore del canale, quell'odore acre che molti trovavano nauseante, e continuava a trascinare il sacco per la calle, incurante delle fiamme che avvolgevano il suo corpo; non appena si accorse della presenza di Marco lo guardò, iniziando a supplicarlo.
    -Sior, me daga na man, par piaser, go da portar sto saco a casa, no ghe a faso, me daga na man...-
    Marco non sapeva cosa pensare: doveva essere tutto frutto di un'allucinazione. L'uomo continuava a pronunciare quelle frasi, che si ripetevano senza sosta in una sorta di lamentosa cantilena, guardando Marco con occhi sofferenti; egli dal canto suo continuava a stare fermo, immobile, fissando quella strana figura che gli era comparsa davanti e realizzando che aveva preso una sbronza colossale. Ma non appena l'uomo si avvicinò a tal punto che Marco venne avvolto da un olezzo d'acqua stagnante il giovane si chiese se non fosse tutto reale, e la paura s'impossessò di lui.
    -Sior, me daga na man, par piaser, go da portar sto saco a casa, no ghe a faso, me daga na man...-
    -No!- gli urlò Marco, facendo dietrofront un attimo dopo per correre via, incespicando suoi suoi stessi piedi, urtando qua e là maniglie e battenti, travolgendo qualsiasi cosa si presentasse sul suo cammino, finendo poi gambe all'aria perché incapace di salire i gradini di un piccolo ponte. Era a dir poco terrorizzato: non sentiva il dolore provocato dalla caduta, avvertiva solo la paura gelargli il sangue, tutto per colpa di quell'allucinazione che pareva così reale.
    -Ehi, amico, stai bene?- non riuscì a comprendere cosa quel giovane sbucato dal nulla gli stesse dicendo; iniziò però a blaterare, il viso rivolto allo sconosciuto, che in qualche modo capì di cosa Marco stesse parlando -hai incontrato lo Zenni, eh? È dal 13 maggio del 1437 che quel tipo infesta la fondamenta, da quando cioè ha preferito tuffarsi in canale per cercare di salvare il suo sacco di tesori piuttosto che aiutare i figli dei vicini a uscire dalla casa in fiamme, e da allora non ha mai trovato nessuno che lo aiutasse a portare il sacco fino a Santa Fosca, perché, sai, solo così può liberarsi...- guardò Marco, che continuava a biascicare, lo sguardo quasi interamente perso nel vuoto -ma che te lo dico a fare? Meglio se ti carico in barca e ti porto in ospedale, va...- e si caricò il ragazzo in spalla per il breve tragitto fino al pontile. Si chiese se sarebbe mai venuto a conoscenza del fatto che quella notte aveva incontrato uno dei tanti fantasmi che infestavano la città.
     
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    Povero Marco, che colpo al cuore! Chissà davvero, se dopo una massiccia dose di tranquillanti, riuscirà a ricordare cosa gli è capitato, e soprattutto la spiegazione che gli ha dato il suo sconosciuto salvatore.
    Non so se è una vera leggenda veneziana, ma mi è piaciuta la figura di questo fantasma, condannato a vagare bagnato e al contempo avvolto dalle fiamme che non ha affrontato per salvare i figli dei vicini, come una sorta di legge del contrappasso dantesca, versione fantasma. Il momento in cui Marco incontra lo Zenni mette davvero i brividi, ho avuto anch'io l'istinto di scappare, insieme a lui!
    L'unico appunto che mi sento di farti è che sarebbe meglio mettere una piccola traduzione delle frasi in veneziano e dei termini: bene o male li ho capiti, ma preferirei averne la certezza. :lol:
     
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    CITAZIONE (Deilantha @ 9/1/2013, 18:46) 
    Povero Marco, che colpo al cuore! Chissà davvero, se dopo una massiccia dose di tranquillanti, riuscirà a ricordare cosa gli è capitato, e soprattutto la spiegazione che gli ha dato il suo sconosciuto salvatore.
    Non so se è una vera leggenda veneziana, ma mi è piaciuta la figura di questo fantasma, condannato a vagare bagnato e al contempo avvolto dalle fiamme che non ha affrontato per salvare i figli dei vicini, come una sorta di legge del contrappasso dantesca, versione fantasma. Il momento in cui Marco incontra lo Zenni mette davvero i brividi, ho avuto anch'io l'istinto di scappare, insieme a lui!

    Completamente d'accordo! Anche a me è piaciuta molto la figura del fantasma e, soprattutto, il richiamo un po' dantesco. Davvero un bel racconto!

    Piccola curiosità: sei veneziana?
     
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    Povero Zenni!... quasi quasi faccio un salto a Venezia a prendermi una sbronza solitaria... così lo aiuto io a portare il suo sacco fino a Santa Fosca!...

    Un bel racconto, brava
     
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    WOW! Una storia di fantasmi, sempre affascinante. E poi il dialetto veneziano è sempre una delizia, bravissima Mour!
     
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  6. Raffica di vento
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    Gradevole in alcuni passaggi, nel fraseggio dialettico. Il tuo personaggio mi fa venire in mente Stefano Zenni! :)
     
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    molto interessante.. :) simpatico il fantasma... brava
     
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  8. MournfulCreatureOfTheDark
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    CITAZIONE (Deilantha @ 9/1/2013, 18:46) 
    Non so se è una vera leggenda veneziana,

    Diciamo che è la mia versione della leggenda di Zenni, leggenda che è andata un po' persa nei secoli, infatti ad oggi è una delle meno conosciute: in pratica la storia che circola oggigiorno racconta solo che il 13 maggio 1437 Bartolomeo Zenni, un avarissimo usuraio, mentre la fondamenta veniva devastata da un incendio era impegnato a portar fuori di casa i suoi beni, che poi però caddero in canale. Quando dovette scegliere tra recuperare i suoi averi e salvare i figli dei vicini scelse la prima opzione, morendo però nel tentativo; quindi si dice che sia bloccato nella fondamenta sotto forma di fantasma. Questa è la parte comune a tutte le versioni, poi in alcune la chiesa è Santa Fosca, in altre Santa Maria Gloriosa dei Frari, in altre ancora Santa Maria del Rosario e via dicendo^^

    CITAZIONE
    L'unico appunto che mi sento di farti è che sarebbe meglio mettere una piccola traduzione delle frasi in veneziano e dei termini: bene o male li ho capiti, ma preferirei averne la certezza. :lol:

    Infatti avevo pensato di inserire un "mini-dizionario", però poi ho deciso di ometterlo perché le parole dialettali sono comunque abbastanza comprensibili, nel senso che, anche se una persona non sa che il bacaro è una sorta di osteria, riesce a dedurre che è un posto dove ci si ubriaca alla grande =]
    E per concludere... Grazie per i complimenti^^

    CITAZIONE (MrsDarcy18 @ 9/1/2013, 20:33)
    Completamente d'accordo! Anche a me è piaciuta molto la figura del fantasma e, soprattutto, il richiamo un po' dantesco. Davvero un bel racconto!

    Piccola curiosità: sei veneziana?

    Grazie^^
    Ebbene sì: questa volta ho giocato in casa XD infatti avevo pronti anche altri racconti su Venezia e Parigi^^

    CITAZIONE (Lucio Musto @ 10/1/2013, 02:00)
    Povero Zenni!... quasi quasi faccio un salto a Venezia a prendermi una sbronza solitaria... così lo aiuto io a portare il suo sacco fino a Santa Fosca!...

    Un bel racconto, brava

    Grazie! E mi raccomando: se vai a Santa Fosca, attento alle pantegane XD

    CITAZIONE (Nozomi Yumehara ¥ @ 10/1/2013, 10:36)
    WOW! Una storia di fantasmi, sempre affascinante. E poi il dialetto veneziano è sempre una delizia, bravissima Mour!

    Grazie =] sì, il dialetto veneziano è fantastico, alla faccia di chi non lo insegna ai figli perché dice che è grezzo^^

    CITAZIONE (Raffica di vento @ 10/1/2013, 18:13)
    Gradevole in alcuni passaggi, nel fraseggio dialettico. Il tuo personaggio mi fa venire in mente Stefano Zenni! :)

    Il musicista? O almeno credo sia un musicista, comunque so che uno Stefano Zenni ha scritto un libro sul jazz =]

    CITAZIONE (*Lotus*Dragon* @ 10/1/2013, 18:35)
    molto interessante.. :) simpatico il fantasma... brava

    Grazie^^
     
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    le pantegane?... mi hai invitato a "carne e maccaruni" come si dice a Napoli!... io ho un rapporto di grande cordialità con questi dolcissimi animaletti...

    e mi permetterò di pubblicare a tuo beneficio un mio piccolissimo bozzetto di vita vissuta: si chiama "Che hai fatto avant'ieri", e non sapendo dove metterlo lo pubblico fra i racconti vari.
    [qui: http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=64571524 ]


    Di nuovo complimenti, ed a presto per una nuova storia tutta veneta
     
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  10. MournfulCreatureOfTheDark
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    Di nuovo grazie^^
    Comunque io e le pantegane non andiamo molto d'accordo, sarà perché sbucano dalla tazza del water, sarà perché i "pupi", che sarebbero i miei gatti, continuano a portarmi topi morti in casa come regalo; il bozzetto lo leggo domani, ora devo finire di preparare un discorso ;)
     
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    CITAZIONE (MournfulCreatureOfTheDark @ 10/1/2013, 23:26) 
    Di nuovo grazie^^
    Comunque io e le pantegane non andiamo molto d'accordo, sarà perché sbucano dalla tazza del water, sarà perché i "pupi", che sarebbero i miei gatti, continuano a portarmi topi morti in casa come regalo; il bozzetto lo leggo domani, ora devo finire di preparare un discorso ;)

    dai, raccontacela!!!!
     
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    Ottimo racconto Mournful, e sai che ti aspettavo da quando hai scritto che l'argomento ti piaceva! :) Mi piace su tutta la linea, ben scritto e ben rappresentato. Anche io sono curioso: hai le pantegane che escono dal water???????
     
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    Grazie^^
    Ebbene sì: questa volta ho giocato in casa XD infatti avevo pronti anche altri racconti su Venezia e Parigi^^

    Io non abito poi molto distante da Venezia (e questo ha aiutato a comprendere le parti in dialetto), però la leggenda non l'avevo mai sentita. è stata una bella scoperta! =)
     
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  14. MournfulCreatureOfTheDark
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    CITAZIONE (Lucio Musto @ 10/1/2013, 23:42) 
    CITAZIONE (MournfulCreatureOfTheDark @ 10/1/2013, 23:26) 
    Di nuovo grazie^^
    Comunque io e le pantegane non andiamo molto d'accordo, sarà perché sbucano dalla tazza del water, sarà perché i "pupi", che sarebbero i miei gatti, continuano a portarmi topi morti in casa come regalo; il bozzetto lo leggo domani, ora devo finire di preparare un discorso ;)

    dai, raccontacela!!!!

    CITAZIONE (Erendal @ 11/1/2013, 09:37)
    Ottimo racconto Mournful, e sai che ti aspettavo da quando hai scritto che l'argomento ti piaceva! :) Mi piace su tutta la linea, ben scritto e ben rappresentato. Anche io sono curioso: hai le pantegane che escono dal water???????

    Grazie!
    Dato che siete curiosi vi racconto la storia della pantegana nella tazza u.u una volta avevo un trovatello che molto probabilmente era un siamese comprato e poi abbandonato dai proprietari, fatto sta che l'ho trovato, l'ho portato a casa mia e poi da lì non si è più mosso finché due anni fa non è morto di vecchiaia. Un giorno era dentro casa che girovagava come al suo solito alla ricerca di un posto dove dormire, mentre io ero al piano di sopra in camera mia; a un certo punto sento un fracasso terribile, corro al piano di sotto per vedere cosa succede e trovo Vitello in bagno, che ha rovesciato tutto quello che c'era sopra un mobile per mettersi lì sopra a soffiare contro una pantegana che sbucava dalla tazza. Non sono un'esperta della rete fognaria veneziana e non ho la più pallida idea di come sia arrivata lì, però mi ha fatto uno schifo pazzesco XD poi ho dovuto comunque armarmi di scopa e cacciarla fuori di casa, e la vicina pettegola ha detto che una volta era successo anche a lei. Pare sia un fatto piuttosto comune in realtà, ma mai quanto il trovarsi una pantegana in dispensa; poi non so se questo fatto sia successo qualche altra volta mentre io non ero lì, ma penso sia probabile. E se vi state chiedendo se sia vera la diceria che vuole le pantegane più grandi dei gatti vi dico: sì, sono più grandi della maggior parte dei gatti, ma non di Vitello e dei suoi quindici chili dei tempi d'oro XD

    CITAZIONE (MrsDarcy18 @ 11/1/2013, 14:45)
    Io non abito poi molto distante da Venezia (e questo ha aiutato a comprendere le parti in dialetto), però la leggenda non l'avevo mai sentita. è stata una bella scoperta! =)

    Eh, di leggende che già a Mestre sono pressoché sconosciute ce ne sono tante... Che poi secondo me sono anche le più belle, e infatti non capisco perché quella di Ca' Dario sia tanto amata e quella del templare e del Morosini non la conosca nessuno, è un'assurdità ;)
     
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    Irene

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    Che storia quella della pantegana!!!!! Da rabbrividire. Io non so propri ocome avreio reagito, hai avuto coraggio tu! ^^
     
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