Gloomy Sunday

fanfiction drammatica ed introspettiva su Susanna (Candy Candy)

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    Seguendo i suggerimenti presenti nel topic esplicativo prima della storia inserisco sotto spoiler la spiegazione della scena e qualche informazione sull'anime/manga a cui mi sono ispirata:

    Quasi tutte coloro che hanno visto l'anime di Candy Candy o che hanno letto il manga odiano il personaggio di Susanna Marlowe, perché pur non essendo ricambiata da Terence è riuscita in qualche modo a legarlo a sé ed a separarlo da Candy: la puntata in cui ciò avviene è entrata a far parte delle puntate più tristi mai viste in TV, non solo considerando questo, ma anche tantissimi altri anime! Io però non riesco ad odiare questa ragazza, che nonostante abbia avuto grosse colpe prova per Terence un amore molto profondo, che ha pagato a carissimo prezzo ed in nome del quale inizialmente era davvero intenzionata a sparire per il bene di tutti, almeno prima che Candy giungesse a salvarla all'ultimo secondo. Ho perciò tentato di ricostruire i pensieri di Susanna in quel momento così drammatico, almeno secondo il mio punto di vista!
    Candy Candy narra la storia di una trovatella, Candy, che riesce a trovare la sua strada attraverso non poche difficoltà. Importantissima parentesi della sua vita è la sua storia con Terence, figlio illegittimo di un duca inglese che rinnega le sue nobili origini per coronare il suo sogno di diventare attore, seguendo così le orme della madre. Purtroppo dopo il loro intenso ma travagliato amore è destinato a finire: durante le prove generali per un importante spettacolo Susanna, attrice della stessa compagnia teatrale di Terence, lo salva dal crollo di un riflettore, venendone schiacciata al suo posto. Il suo eroico gesto le costa la perdita di una gamba e quindi anche la fine della sua carriera! Terence aveva invitato Candy alla prima della rappresentazione, Romeo e Giulietta, ma quando lei arriva lo trova inspiegabilmente turbato nell'apprestarsi a salire sul palcoscenico con una sostituta, Karen. Decisa a scoprire ciò che Terence le nasconde, Candy viene a conoscenza delle gravi condizioni di Susanna nel modo più drammatico: recatasi a trovarla in ospedale (ignara della reale gravità della situazione) trova la sua stanza vuota ed una lettera di addio, in cui la ragazza annuncia la sua intenzione di suicidarsi, nella convinzione che la sua sopravvivenza in quello stato causerebbe soltanto dolore a tutti, soprattutto a Terence, che le rimarrebbe legato solo per senso del dovere pur amando un'altra. Assurdo (almeno a mio avviso, ma nell'anime viene lasciato intendere esattamente questo e perciò io mi sono attenuta) ma vero, Susanna ha salito le scale arrivando in terrazza ed è pronta a gettarsi di sotto, quando Candy la raggiunge giusto in tempo: la mia fanfiction si interrompe proprio un attimo prima del salvataggio, quando Susanna si sta lasciando cadere al di là della ringhiera.




    Gloomy Sunday (1)

    C'è un vento fortissimo che mi sferza il viso, il gelo mi entra nelle ossa e sono tanto stanca, ma devo resistere! Il più è fatto: ho superato due piani di scale e sono arrivata in terrazza, ancora pochi metri e raggiungerò il parapetto. Questa bufera di neve mi impedisce di vedere nitidamente, ma che importa? Qualunque direzione è uguale, anche se mi piacerebbe sapere da che parte potrei arrivare più in fretta alla meta, per porre fine alle mie sofferenze...

    Un attimo solo per riprendere fiato, non voglio rischiare di svenire. Certo, potrebbe funzionare anche così, anzi, dicono che in questo modo la fine sia più dolce, che si passi dal sonno alla morte senza nemmeno rendersene conto; però sarebbe meno sicuro, perciò preferisco non rischiare di mandare tutto all'aria dopo tanto sacrificio. Chiudo gli occhi, nella speranza che sia la mia memoria a darmi un po' di sollievo, ed il mio pensiero va al parco della mia casa imbiancato dopo un'abbondante nevicata: quanto mi piaceva quello spettacolo quando ero bambina, anche se ero ancora più felice se riuscivo a sgattaiolare fuori quando la neve non aveva ancora smesso di cadere, ed allora amavo danzare su quel manto bianco con quella pioggia lieve di fiocchi che sembravano petali, sentendomi leggera come una fata!
    A quei tempi suscitavo non poca ansia a mia madre, che mi sentiva spesso parlare da sola e perciò temeva che ci fosse qualcosa che non andava in me; invece non era minimamente preoccupato mio padre, al quale somigliavo anche nella passione ardente che fin da allora sentivo per il teatro, e che perciò riconobbe facilmente gli autori dei discorsi che declamavo, i protagonisti delle storie che mi raccontava la sera per farmi addormentare, che altro non erano che celebri brani delle opere che probabilmente lui stesso aveva interpretato.

    Spinta dall'onda di quei dolci ricordi sto quasi per fare lo stesso, lasciarmi andare e fingermi la regina delle fate, quando qualcosa mi riporta inevitabilmente alla realtà, alla consapevolezza che non potrò mai più danzare, non potrò più nemmeno camminare, nella neve né da nessuna parte: un improvviso dolore lancinante proveniente dalla mia gamba destra, quella schiacciata dal riflettore. Evidentemente è di nuovo cessato l'effetto della morfina, perché si tratta dello stesso terribile dolore che mi ha risvegliata giorni fa (settimane? mesi? ho perso la cognizione del tempo ormai!) nella stanza d'ospedale da cui non ero più uscita fino ad oggi, col timore che la mia gamba fosse fratturata. Timore che poi si è rivelato infondato, ma allora perché l'espressione sconvolta di mia madre, lo sguardo disperato velato di lacrime che aveva rivolto al dottore, per lunghi istanti anche lui incapace di dare una spiegazione alla mia semplice domanda? Una cosa del genere a pochi giorni dalla prima avrebbe potuto impedirmi di recitare nel ruolo che avevo da sempre desiderato più di ogni altro, essere Giulietta accanto all'unico grande amore della mia vita, ma io sarei stata disposta ad andarci anche sulla gamba rotta, continuando a sentire quel dolore per tutta la durata dello spettacolo, ed a costo di mettere a rischio la mia futura carriera!
    "Perché non mi rispondete, dottore? E tu, mamma, perché nemmeno tu mi dici niente?"
    Come scossa dal torpore che pareva averla colpita mia madre aveva compreso le mie intenzioni ed era venuta verso di me per bloccarmi, ma io ero stata più svelta di lei ed avevo sollevato la coperta...

    Dolore da arto fantasma, ne avevo già sentito parlare tempo fa, si tratta del dolore di una parte del corpo che non c'è più. Non si sa a cosa sia dovuto, si sa solo che alcune persone hanno questa ulteriore disgrazia oltre a perdere una gamba o un braccio. Mi è sempre parsa una cosa orribile per la quale ho sempre provato una pena immensa per quei poveretti, quasi sempre feriti di guerra, ma mai avrei potuto lontanamente immaginare fino a che punto fosse orribile e che un giorno avrebbe potuto riguardarmi direttamente!
    Ovviamente non ho potuto interpretare Giulietta, perciò hanno chiamato d'urgenza la mia sostituta, Karen, perché prendesse il mio posto, alla prima di oggi ed anche per tutte le repliche. E per tutte le altre nuove rappresentazioni, e forse nella vita, dato che si dice che le coppie che si sono amate sul palco come Romeo e Giulietta sono poi divenute coppie anche nella realtà...
    No, nella realtà no, questa è soltanto una romantica diceria, non ci credo. Karen non prova per Terence ciò che provo io, che non ho esitato a rischiare la vita pur di salvare la sua. E Terence non ama Karen.
    Dunque ama me? Per questo motivo riponevo tante speranze in questa rappresentazione, speravo che l'incantesimo del teatro e della tragedia più romantica fra tutte agisse anche su di lui, dandogli solo una piccola spinta? Non scorderò mai il modo in cui, bello come non mai, mi guardava fino ad appena pochi attimi prima che quel riflettore maledetto mettesse la fine a tutto, e le ultime parole che mi ha rivolto:
    "Oh, ch'ella insegna perfino alle torce come splendere di più viva luce! Par che sul buio volto della notte ella brilli come una gemma rara pendente dall'orecchio di una Etiope. Bellezza troppo ricca per usarne, troppo cara e preziosa per la terra!
    Ella spicca fra queste sue compagne come spicca una nivea colomba in mezzo ad uno stormo per cornacchie.
    Finito questo ballo, osserverò dove s'andrà a posare, e toccando la sua, farò beata questa mia rozza mano...
    Ha mai amato il mio cuore finora? Se dice sì, occhi miei, sbugiardatelo, perché io non ho mai visto vera beltà prima di questa notte... (2)"

    Non sono così sciocca. Era Giulietta che si rispecchiava in quegli istanti in quei suoi splendidi e profondi occhi blu pieni d'amore, non Susanna. Ed era Romeo che le rivolgeva quelle dolci parole, non Terence. Lui pareva tanto convincente soltanto grazie al suo straordinario talento, lo stesso che ha dimostrato fin da quando si è presentato al suo primo provino e che gli ha consentito di entrare tanto facilmente nella nostra prestigiosa compagnia teatrale, che ha rifiutato tantissimi giovani promettenti giunti prima di lui. Nella sua vita reale c'è una sola Giulietta, e sarà sempre e soltanto lei. A nulla è servito mentire a Candy quel giorno in cui andammo a Chicago e lei venne a cercarlo in albergo, e non è servito nemmeno nascondere a Terence le sue lettere nella speranza che pensasse che si fosse dimenticata di lui: da quando è giunto qui a New York e recitiamo nella stessa compagnia Terence si è sempre impegnato al massimo per sfondare come attore, ma una parte del suo cuore è sempre rimasta con lei, nonostante la distanza che li separava!

    Dal giorno dell'incidente lui è diventato più gentile: ha continuato a lasciare fiori per me alle infermiere quando loro gli impedivano di incontrarmi a causa delle iniziali disposizioni di mia madre ed è stato tanto dolce e premuroso quando finalmente abbiamo potuto vederci, quando lei non è venuta perché costretta a casa dal raffreddore. Ma certamente non lo ha fatto perché ha iniziato improvvisamente a ricambiarmi. Chissà che pena devo fargli, costretta ad abbandonare per sempre il palcoscenico e bloccata per tutta la vita su una sedia a rotelle senza una gamba!!! E poi ovviamente c'è il senso di colpa nei miei confronti, che la mamma non perde occasione per alimentare... La mamma credeva che dormissi quando quel giorno lo incrociò in corridoio e l'aggredì in quel modo, urlandogli di restituirmi la gamba, perché avrebbe dovuto esserci lui al mio posto; invece io la sentivo eccome, come l'avranno sentita in tutto l'ospedale, povero Terence! Probabilmente se la scena si fosse verificata nella mia stanza non avrei potuto fare a meno di sostenerla contro di lui, perché anch'io l'ho odiato con tutte le mie forze in quel terribile istante in cui ho guardato sotto il lenzuolo constatando che la mia gamba destra da sopra al ginocchio non c'era più, ma ora non lo colpevolizzo più e sono felice di avergli salvato la vita con il mio gesto. Certo, non so se avrei avuto il coraggio di fare la stessa cosa per qualcun altro, perciò probabilmente se ad interpretare Romeo non fosse stato Terence ora non mi troverei qui ma sul palcoscenico; resta il fatto che nessuno mi ha costretta, non sono stata spinta sotto quel riflettore, ma ho deciso di rischiare tanto di mia spontanea volontà, sapendo che se lui fosse morto non avrei mai potuto sopportarlo. Sono stati i miei sentimenti la causa di tutto, ma lui non ha fatto mai nulla per indurmi ad amarlo, anzi: quanto rancore nei suoi occhi quando ha scoperto che gli avevo tenuto nascosta quella lettera!

    Ovviamente adesso Terence mi è riconoscente per avergli salvato la vita, ma tutto questo non è amore: non c'è nulla da fare, amerà sempre e soltanto quella ragazza, non ha la minima intenzione di lasciarla perdere. A nulla sono valse le mie suppliche di ritirare il suo invito alla prima dello spettacolo, ed in questo stesso momento Candy è lì in teatro, seduta al posto che lui le ha prenotato, ad ammirarlo nel ruolo di Romeo... Chissà se quando è andato a prenderla alla stazione le ha detto qualcosa di ciò che mi è accaduto! Non che questo possa cambiare in qualche modo le cose, ma spero tanto che non le abbia spiegato la mia attuale situazione, perché non sopporto l'idea di dover essere compatita anche da lei. Non voglio che parlino di me, del triste destino della povera Susanna, la cui vita e carriera sono ormai distrutte!!! Per me ormai non c'è più nessuna speranza, nessuna aspettativa per il futuro, ma ho capito che non è giusto rovinare anche la vita di Terence, altrimenti il mio sacrificio sarebbe stato inutile: per questo ho preso la mia decisione, e spero che anche la mamma capisca, che non soffra troppo, e non se la prenda ulteriormente con l'uomo che continuo ad amare più della mia stessa vita. Tanto vale che stia bene almeno lui, e sono certa che Candy saprà renderlo felice...
    Una volta che io sarò scomparsa per sempre mia madre non potrà più tormentarlo ed obbligarlo a starmi accanto contro la sua volontà. Lui non lo vuole, e se non lo vuole lui non lo voglio neanche io; del resto come può mia madre pensare che trascorrere tutto il resto della sua vita accanto ad un uomo legato a lei solo dal senso di colpa sia il meglio per sua figlia? Niente da fare, lei non ha mai compreso a fondo i miei sentimenti: ha lasciato che recitassi soltanto perché lo ha voluto anche papà, come per assecondare un nostro stupido capriccio, ma fosse stato per lei si sarebbe limitata a farmi studiare nel più prestigioso dei collegi femminili affinché potessi affermarmi nell'alta società e trovare in futuro un buon partito!
    Ma ormai questo non ha più nessuna importanza, fra poco tutto avrà fine...

    Faccio un lungo respiro e riprendo a camminare faticosamente stringendo di più le stampelle, un passo dopo l'altro. La neve è ancora soffice, lo sarà anche giù nel cortile, ma da questa altezza non sarà certo sufficiente per attutire l'impatto. Dicono che anche se di sotto ci fosse un lago sarebbe come gettarsi su una lastra di marmo. Immagino che farà molto male, ma sarà questione di un attimo: tutto si concluderà prima ancora che abbia modo di sentire dolore. E comunque come potrei mai soffrire più di quanto non stia già soffrendo? Quale dolore potrebbe essere più insopportabile di quello che già provo adesso?

    Le forze mi stanno nuovamente abbandonando, questa terrazza pare non finire mai... Il dottore aveva detto che era ancora presto per usare le stampelle, è già assurdo che sia riuscita persino a salire le scale, infatti il mio passo si fa sempre più incerto, finché improvvisamente scivolo e mi ritrovo prona per terra. La neve ha attutito il colpo, è stato quasi come quando molte volte la sera appena entrata nella mia stanza mi lasciavo cadere sul letto, sfinita da una giornata di prove più lunga del solito. Nessun dolore nemmeno stavolta, eccetto quello alla mia gamba mancante, che pare quasi ardere di fuoco vivo, nonostante sia immersa in una così fitta coltre di neve. Ripensandoci, anche se ora mi fermassi non ci vorrebbe poi molto tempo perché la neve mi ricopra completamente e potrei ottenere lo stesso risultato evitando di straziare ulteriormente questo mio povero corpo. Ma purtroppo non posso provarci: fra non molto mia madre sarà qui e troverà la mia lettera d'addio, e non ho nemmeno richiuso la porta della terrazza appena uscita,così per loro rintracciarmi sarà ancora più facile!
    Rinuncio a recuperare la stampella destra, sfuggitami nella caduta e continuo ad avanzare strisciando, trascinandomi dietro la sinistra. Ci sono, sento il vento sempre più forte, mi basterà tendere le mani per toccare la ringhiera, ultimo ostacolo che ancora mi impedisce di lasciare questa vita d'inferno...

    La neve mi ha ormai infradiciato la camicia da notte e la vestaglia, avverto forti brividi, forse non solo per il freddo. No, non è la paura, semmai la grande eccitazione che provo all'idea di addentrarmi nel paese inesplorato dalla cui frontiera nessun viaggiatore fa ritorno(3): cosa ci sarà mai dall'altra parte? Magari potrò davvero librarmi in volo...
    Ecco, ce l'ho fatta. La mia unica gamba trema, sovraccaricata dall'innaturale e prolungato sforzo e resa ancora più instabile dalla neve, ma tengo ben stretta la ringhiera con le mani, sono pronta. Il viaggio sta per avere inizio, devo soltanto lasciarmi andare.

    Ho un unico rimpianto, che in questo momento estremo tu, Terence, non sei accanto a me. Come sarebbe più dolce morire,se i miei occhi potessero spegnersi sul tuo viso (4)!!! Ah, perché non sono morta quel giorno al teatro, senza dover affrontare tutto questo? Magari avrei potuto andarmene fra le tue braccia... Pazienza, in questo momento ti trovi lontano da me, fisicamente e con il cuore, ed ancora prima che il sipario cali sull'ultima scena dell'ultimo atto io avrò già lasciato questo mondo, con la speranza che accanto a Candy tu possa vivere felicemente la vita che io ti ho salvato in cambio della mia. Ti prego soltanto di ricordare che anche dall'altro mondo io continuerò ad amarti... Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, dubita che la verità sia mentitrice, ma non dubitare mai del mio amore!!! (5)
    Ecco, è l'ora dell'estremo commiato: buonanotte, buonanotte! Separarsi è un sì dolce dolore che dirò buonanotte finché non sarà mattina...(6)


    ...............................................................................................................


    Note:
    (1) Gloomy Sunday (titolo originale ungherese: Szomorú vasárnap) è una canzone scritta dall'ungherese László Jávor e musicata da Rezső Seress nel 1933 in cui si fa riferimento al suicidio. Secondo la più accreditata delle versioni, nacque durante una cupa domenica parigina. Seress era piuttosto triste a causa di un litigio con la sua amata, dovuto ai suoi ripetuti (e vani) tentativi di sfondare nel mondo della musica.
    La canzone, contrariamente alle altre da lui prodotte e inviate vanamente ai produttori parigini, fu un successo, ma tre anni dopo (1936) iniziò a circolare la voce che il brano avesse un effetto deprimente o addirittura inducesse al suicidio, come parevano testimoniare diversi casi apparentemente legati al suo ascolto.
    Per altre informazioni sulla canzone vi reinvio alla pagina di Wikipedia; non ho letto il testo, ma presumibilmente non c'entra proprio nulla: questa non è songfiction.
    Non so nemmeno se il tentato suicidio di Susanna si sia svolto esattamente di domenica, ma nulla lo può escludere, e comunque ho dato comunque questo titolo alla fanfiction perché deprimente com'è quella canzone mi pareva adatto!

    (2)Romeo e Giulietta, atto I, scena V: è la famosa scena del ballo, in cui i due giovani innamorati si conoscono, ed è appunto la scena che Susanna e Terence stavano provando quando il riflettore è caduto.

    (3) E' una delle tante descrizioni che Shakespeare fa della morte.

    (4) Altra citazione di Shakespeare: mi dispiace, ma non sono riuscita a trovare l'opera da cui è tratta!^^'

    (5) Citazione dall'Amleto

    (6) Da Romeo e Giulietta, scena del balcone.
    Susanna è un'attrice, perciò ho pensato che questo potesse influenzarla in qualche modo anche in un momento come questo: ecco perché tante citazioni teatrali!
     
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    Sono passati tantissimi anni dall'ultima volta che ho visto Candy, eppure la scena del terrazzo me la ricordo bene (come il triste addio tra lei e Terence T_T ): ricordo il viso triste e disperato di Susanna e ricordo ancora la sorpresa sul volto di Candy quando scopre che la ragazza non ha più una gamba. E ricordo benissimo quanto questo dettaglio non mi abbia fermata dall'odiare "Quella che ha separato Terence e Candy" .
    A distanza di anni probabilmente comprenderei di più le sue ragioni, e il modo in cui hai dato loro voce mi è piaciuto molto: i ricordi dell'infanzia, l'analisi sulle sue scelte, su quanto la decisione di salvare Terence le sia costata letteralmente la vita, e la sua resa di fronte all'amore non corrisposto e a un futuro che sarebbe stato costellato di rinuncia e sguardi pieni di pietà. È una fanfiction che (per quanto ricordi poco il personaggio) arricchisce la figura di Susanna e forse la rende anche meno antipatica; inoltre i dettagli che hai inserito, come il titolo e le citazioni da Shakespeare, li ho adorati, si incastrano tutti perfettamente all'interno della narrazione.
    Complimenti! :D
     
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    Grazie! Io non ho mai odiato Susanna, perché anche se è stata davvero meschina a Chicago ha scontato enormemente tutto con ciò che le è accaduto; poi il dettaglio che abbia perso la gamba nel senso fisico e non solo funzionale mi ha colpita particolarmente, probabilmente anche per una scena che vidi da piccola, quando andai a trovare una parente in ospedale ed incrociai una vecchina in corridoio su una carrozzella che piangeva perché voleva riavere la sua gamba. Ovviamente non ricordo i dettagli, ma mi fece tantissima impressione. :(
    Tornando alla mia storia, la scena di Susanna bambina che danza sotto la neve mi è venuta in mente ricordando la scena di un film della mia infanzia, Edward mani di forbice. :) La scena della protagonista che danza e che è immortalata dal protagonista nel cristallo mi piacque e così ho pensato che potesse adattarsi alla situazione che ho descritto. :)
    Il titolo invece... Non sapevo quale scegliere, allora ho pensato di cercare canzoni che parlassero di suicidio ed è venuto fuori questo! ;)

    Edited by Sonoko - 2/3/2016, 14:40
     
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    CITAZIONE (Sonoko @ 2/3/2016, 12:39) 
    poi il dettaglio che abbia perso la gamba nel senso fisico e non solo funzionale mi ha colpita particolarmente, probabilmente anche per una scena che vidi da piccola, quando mi trovai a trovare una parente in ospedale ed incrociai una vecchina in corridoio su una carrozzella che piangeva perché voleva riavere la sua gamba. Ovviamente non ricordo i dettagli, ma mi fece tantissima impressione. :(

    Quel dettaglio ha colpito anche me: vidi la scena da piccola e ancora la ricordo bene, proprio perché l'idea che un personaggio dei cartoni avesse subito un tale trauma, è stata così nuova e sconvolgente, da lasciare il segno. Immagino quanto sia stato più brutto per te, che hai assistito a una scena simile dal vivo. :(

    Bella quella scena in Edward mani di forbice. :wub:
     
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    Mi è piaciuta l'idea del contrasto fra quei fiocchi che cadevano leggeri su Kim (la ragazza che danza in Edward mani di forbice) e quella violenta bufera di neve in cui si è trovata Susanna sulla terrazza.
    Anche se nell'anime di Candy viene detto chiaramente che Susanna ha perso una gamba e lo stesso nel manga pubblicato dalla Fabbri negli anni '80 ricordo di aver letto un riassunto censurato a questo proposito, infatti viene detto che la gamba era rimasta solo paralizzata. Immagino che fosse così nei romanzi pubblicati dalla Fabbri nello stesso periodo.
    Ennesima prova di quanto sia assurdo spacciare gli anime per programmi per bambini: quella situazione di Susanna era davvero dura per un programma per piccoli!

    Mi trovai a trovare, ma che ho scritto? :wacko: Ovviamente ho corretto. ;)
     
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    Candy nella versione manga della Fabbri ha subito pesanti censure e rimaneggi: ho letto che addirittura alcuni numeri sono stati scritti appositamente dalla Fabbri, senza alcun legame con la storia originale!
    L'Italia ha combinato un pasticcio con anime e manga: a causa del costo più basso, ha importato i prodotti giapponesi anziché quelli americani, senza considerare che in Giappone gli anime e i manga hanno temi profondi e spesso non adatti a un pubblico infantile. Se consideriamo anche la morte di Anthony, quella di Candy è una storia piena di potenziali traumi per i bambini.

    CITAZIONE (Sonoko @ 2/3/2016, 14:46) 
    Mi è piaciuta l'idea del contrasto fra quei fiocchi che cadevano leggeri su Kim (la ragazza che danza in Edward mani di forbice) e quella violenta bufera di neve in cui si è trovata Susanna sulla terrazza.

    Infatti è venuto proprio bene il contrasto. :D
     
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  7. Axell Phineas
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    Non ho mai seguito candy candy lo ammetto. Ho solo visto qualche episodio qua e là mentre lo vedeva mia madre.
    Ho visto Susanna e anche io la additai come strega ahahhaha. Ad ogni modo il pezzo è molto bello e ben scritto. Mi piace l'uso del maestro William e le citazioni. Si vede che ti sei impegnata molto e il risultato è ottimo. Brava.
     
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    Grazie tante per aver letto e commentato; sono felice che la mia fan fiction ti sia piaciuta! :)
     
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    Molto bella l'idea del titolo, Gloomy Sunday, e anche l'idea delle citazioni a fine brano. Non ricordavo molto bene la vicenda di Susanna, anche se da piccola rimasi colpita dalla morte di Anthony. Trovo che sia coraggiosa la scelta di descrivere l'attimo prima di compiere un simile passo, non è sicuramente una scena semplice! Ma ho trovato le riflessioni di Susanna plausibili, tristi e delicate. E qui il contrasto con la neve è perfetto! Io penso che il suo gesto estremo sia alla stregua di un pentimento, una redenzione. I miei complimenti Sonoko :)
     
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    Grazie per i tuoi complimenti! In Candy Candy questa vicenda di Susanna mi ha colpita molto di più della terribile morte di Anthony, non perché preferissi lei a lui, ma perché quando vidi la serie ero piccola e la morte di Anthony è stata alquanto edulcorata e veloce, mentre di Susanna viene descritta minuziosamente tutta la tragedia, fino alla terribile scena che ho descritto. Per un bambino la morte potrebbe anche essere plausibile, ma un suicidio??? :( Fra l'altro quella situazione si collegava bene a quel ricordo della povera vecchietta che vidi dal vivo (di cui ho parlato qualche post fa), che mi causò anche degli incubi... :cry:
    Sicuramente il suicidio è un tema difficile, ma io ritengo che sia stato molto più coraggioso aver scritto su Susanna, un personaggio che il 99% delle lettrici odia! :lol:
     
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    Finalmente ho trovato il tempo giusto per leggere! Ti dico subito che ho approcciato il tuo racconto con diffidenza, pensando che l'argomento trattato non sarebbe stato tra i miei preferiti. Ed invece ti do un brava all'ennesima potenza. Perché mi è piaciuto moltissimo: ho persino sentito il gelo della neve durante la lettura. Cruda al punto giusto, la tua storia. Infarcita di preziose citazioni, è al momento il racconto (fan fiction) che più mi ha lasciato dentro il brivido!

     
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    Grazie, sono felicissima di questa tua sensazione, che speravo tanto di trasmettere al lettore, la grande angoscia di Susanna nel suo cammino verso la morte: un'angoscia non solo dovuta all'ovvio fatto che lei sapeva bene cosa stava facendo, ma anche alle difficoltà fisiche dovute della sua menomazione; il tutto accentuato dal gelo che la poverina doveva provare in mezzo a quella bufera di neve. :)
    Certo, il suicidio non è un bel tema, ma ogni tanto è bello cimentarsi con qualcosa di diverso! ^_^
     
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    CITAZIONE (Sonoko @ 15/3/2016, 21:57) 
    Grazie per i tuoi complimenti! In Candy Candy questa vicenda di Susanna mi ha colpita molto di più della terribile morte di Anthony, non perché preferissi lei a lui, ma perché quando vidi la serie ero piccola e la morte di Anthony è stata alquanto edulcorata e veloce, mentre di Susanna viene descritta minuziosamente tutta la tragedia, fino alla terribile scena che ho descritto. Per un bambino la morte potrebbe anche essere plausibile, ma un suicidio??? :( Fra l'altro quella situazione si collegava bene a quel ricordo della povera vecchietta che vidi dal vivo (di cui ho parlato qualche post fa), che mi causò anche degli incubi... :cry:
    Sicuramente il suicidio è un tema difficile, ma io ritengo che sia stato molto più coraggioso aver scritto su Susanna, un personaggio che il 99% delle lettrici odia! :lol:

    Per certi versi la vicenda di Susanna è stata più drammatica, però della morte di Anthony non me l'aspettavo.... dopo è stato come se fossi preparata ad altre tragedie :(
    Coraggiosissima a raccontare di un personaggio poco gradito, anche alla luce del tuo triste ricordo.
     
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    E' un racconto bellissimo, strappalacrime e commovente! Mi hai fatto piangere... un amore non corrisposto quando si ama da morire è il più doloroso, e lo è ancora di più la consapevolezza che il cuore dell'uomo amato appartiene ad un'altra. Io posso capire molto bene queste sensazioni, e ci vuole coraggio a chiudere la propria vita per amore dell'amato, per la sua felicità!

     
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    Grazie per il tuo commento: credo che non ci sia niente di più appagante, per chi scrive, del suscitare delle emozioni in chi legge! :)
    Una curiosità: tu conosci questo manga/anime e la protagonista del mio racconto? ;)

    CITAZIONE (Fairy Evelin @ 21/3/2016, 17:33) 
    Per certi versi la vicenda di Susanna è stata più drammatica, però della morte di Anthony non me l'aspettavo.... dopo è stato come se fossi preparata ad altre tragedie :(
    Coraggiosissima a raccontare di un personaggio poco gradito, anche alla luce del tuo triste ricordo.

    In effetti fino alla morte di Anthony ci si sarebbe aspettati una favoletta a lieto fine, con Candy che incontra questo bel ragazzo identico al principe della collina e lo sposa... -_-

    Edited by Sonoko - 21/3/2016, 23:04
     
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