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Bardo
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Lungi da me l'idea del morire ora,
voglio dare ancora il mio ultimo respiro.
Non in questa uggiosa giornata di un fosco settembre,
specchio della mia anima
e di ricordi ormai divenute ombre,
con lo scopo di indurmi alla calma.
Lungi da me l'idea del morire ora,
voglio dare ancora il mio ultimo sospiro.
Anche se ormai sono con i piedi in bilico
mentre con lo sguardo cerco orizzonti mai visti,
devo! Dico,
devo non provare emozioni tristi.
Lungi da me l'idea del morire ora.
Non toglietemi quel brivido di vivere ancora,
non toglietemi quello che ho capito solo adesso;
ho sbagliato ma lo ho anche ammesso.
Forse è questa la sofferenza
e non la vita che si spezza.
Lungi da me l'idea del morire ora,
voglio ancora dare il mio ultimo addio.
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Mi è piaciuta. Anche in assenza di metrica, si vede che i versi sono ragionati. Qual è stata l'ispirazione di questo componimento?
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Bardo
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Mi fa piacere che la poesia sia stata di tuo gradimento anche se vi è mancanza di metrica. Ho preso ispirazione da una poesia di Dylan Thomas "Non andartene docile in quella buona notte", una delle mie preferite. Se mi potessi dare qualche consiglio proprio sulla metrica o su qualcos'altro, ne sarei più che felice.
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Altri utenti di questo forum sono sicuramente più preparati di me nel parlare di metrica, perciò il miglior consiglio che ti posso dare è di continuare nelle buone letture, di continuare a scrivere e di iniziare a confrontarti con altre persone che apprezzano leggere e scrivere, anche in questo forum.
Questa poesia secondo me va tenuta così, altrimenti se si volesse darle una conformazione metrica (uniformità nella sillabazione dei versi, presenza costante di accenti in posizioni fisse etc.) si farebbe una rivoluzione che la altererebbe del tutto. La stessa versione originale di "Non andartene docile in quella buona notte" ("Do not go gentle into that good night") è una composizione a metrica regolare (10 sillabe per verso, se non erro, dal momento che la scansione sillabica inglese non è il mio forte) e a terzine con schema di rime ABA ABA (fuorchè l'ultima strofa, quartina ABAA).
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Grazie per la spiegazione e per il consiglio. È vero, se volessi modificare la poesia per poterci inserire una metrica regolare non avrebbe più il significato da me attribuito. Grazie ancora e rammenterò ciò per la prossima volta.
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Come detto da Ikebanacka il verso è libero ma ragionato, si nota una ricerca dietro il testo che è molto fluido. Tra l'altro hai usato la rima alternata in quartine. Neanche io andrei a modificare la poesia, se il tuo desiderio è quello di provarti con la metrica partirei dalle successive. Ho cominciato anche io con il verso libero e non me la sono mai sentita, una volta appresa quel minimo di metrica, di andarle ad adattare.
Riguardo il testo mi piace; disillusione ma voglia di dare il massimo un'ultima volta.
Tempo fa riguardo alla metrica ho raccolto del materiale qui https://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=71198541 ma nella sezione ci sono anche altre discussioni in proposito. 
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Ti ringrazio tantissimo per il materiale e per i suggerimenti...adesso non mi rimane altro che sperimentare un po'😄
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6 replies since 30/10/2016, 01:21 145 views
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