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Oggi devo parcheggiare me stessa in un angolo.
Oggi devo accantonare ciò che sento per esternarlo quando ne sarà il caso, quando l'esterno non reclamerà la mia presenza fisica e mentale.
Oggi devo tentare di ignorare ciò che ho dentro, le sensazioni che mi hanno lasciato le ultime ore, perché devo essere di compagnia e a mio agio dove non vorrei essere.SPOILER (clicca per visualizzare)Ero in cerca di qualcosa che andasse bene per questa Luna e ho trovato questi pensieri sparsi in una vecchia agenda: dovrebbero risalire al 2000, quando la mia introversione era ancora un grosso problema che mi affliggeva costantemente. Oggi, per fortuna, non è più così.. -
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Vivere la quotidianità è spesso difficile quando il proprio animo e la propria mente sono affollati da pensieri che portano altrove. A volte mi stupisco nel vedere i comportamenti disinvolti ed i sorrisi di persone che invece so che portano dentro di loro una grande tristezza, mascherata di fronte al gran ballo della vita. Mostrare un volto rassicurante quando invece si ha il cuore triste: mi pare il modo più discreto per esprimere la propria solitudine... . -
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Poche righe che racchiudono gran parte dell'insofferenza degli introversi quando si trovano in compagnie più o meno affollate. Ci si sente costretti ad essere altro da sé, per essere di compagnia, per dimostrare qualcosa a qualcuno... ma non è giusto, in primis per se stessi, e per gli altri che possono percepire un'immagine non veritiera.
Essendo introversa anche io, ho passato la vita a sentirmi fuori posto, non perché mi ritenessi superiore agli altri... anzi, è che ho sempre percepito la mia diversità come sbagliata. Ma da qualche anno ho capito che sono fatta così e non c'è nulla di male, c'è chi è estroverso e chi non lo è, se piaccio come sono va bene, altrimenti va bene uguale. Non sempre riesco ad essere me stessa in questo senso, ma ci provo. : ). -
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Dicono che le le donne non siano abili a parcheggiare... . -
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Cercare di fare buon viso, apparire... alle volte è necessario fare uno sforzo e provare a fare contenti gli altri, a scapito di se stessi e del proprio carattere. . -
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Molto bello, e sentito anche. Sentirsi come un pesce fuor d'acqua, a chi non è capitato almeno una volta nella vita? Voler restare soli e chiusi in se stessi, invece la casa è piena di gente, e fanno tutti rumore tanto da non riuscire ad ascoltare se stessi. . -
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Si, ci può stare. Frammenti di pensieri, bocconi di frasi che si dicono a sé stessi, al mattino
quando ancora il turbine "degli altri intorno" non ti ha travolto e ancora non ci si è messi
bene a fuoco nello specchio troppo sfacciato del bagno...
brava come sempre.
sto imparando che "frammenti" è un genere molto vasto!. -
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Complimenti!
Il tuo racconto vince il turno di febbraio dedicato al "frammento letterario".
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Chiedo scusa se rispondo solo ora, ma non mi è arrivata la notifica e ultimamente sono connessa davvero poco (motivo per cui sono stata del tutto assente in queste settimane).
Grazie per aver votato questo frammento e per i bei commenti che avete dato tutti, sono contenta che queste poche frasi siano state capaci di lasciare un messaggio chiaro.
Mi scuso ancora per la poca presenza.. -
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Anche tu, come dico sempre a j.darkblue, sei una presenza preziosa che anche se non c'è realmente... per me c'è sempre lo stesso! . -
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Grazie Kiruccia!
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