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.SPOILER (clicca per visualizzare)L'idea per questo racconto mi è venuta leggendo la spiegazione della luna di questo mese, ma in realtà non sono sicurissima di essere rimasta nel genere giusto.
Ho deciso di provare a pubblicare qui, ma in caso fossi andata fuori strada, vi pregherei di scusarmi e di farmelo sapere, così che magari si possa spostare la discussione nella sezione dei racconti.
Invasione?
La calda luce della Stella Rossa penetrava dalle finestre, inondando l’ambiente. La casa dei coniugi Morz non era particolarmente grande, ma confortevole; le quattro stanze che avevano a disposizione sembravano bastare alla coppia, che abitava quel luogo ormai da molti anni.
La Stella era sorta da appena una manciata di ore sul quinto giorno dell’anno 105.172, quando la colazione rilassante del signor Morz venne bruscamente interrotta dall’arrivo della moglie che, apparentemente furibonda, gli sventolò davanti al naso il giornale elettronico.
«Hai letto la notizia in prima pagina? », chiese lei, prendendo posto sulla sedia davanti al marito.
L’uomo scosse il capo. «No cara, non ancora ».
« È una cosa davvero inaccettabile! », esclamò indignata la signora, iniziando poi a torturare con fare nervoso una ciocca dei suoi lunghi capelli ramati, che mettevano in risalto la carnagione aranciata.
Il signor Morz, che non perdeva mai occasione di punzecchiare la sua consorte, non resistette alla tentazione e, trattenendo a stento una risata, chiese: « È inaccettabile che io non abbia ancora letto il giornale? Eppure sono in piedi solo da pochi minuti ».
Lo sguardo della donna si assottigliò, facendosi minaccioso. «Non prendermi in giro! », intimò, «Sai benissimo a cosa mi riferisco! ».
Il marito ridacchiò. «Pensi di dirmi quello che sta succedendo? ».
«Ti interessa? Perché il tuo comportamento immaturo dimostra l’esatto contrario ».
Lui sospirò, ma prese la saggia decisione di non contraddire sua moglie. «Forza, racconta, ormai mi hai incuriosito ».
Dopo aver controllato con un’ultima occhiata fugace di avere veramente l’attenzione del suo sposo, la signora lesse ad alta voce il titolo dell’articolo che tanto l’aveva infastidita. « “Scoperto e Battezzato. I terrestri alla conquista del nostro pianeta” », annunciò con tono stizzito, per poi continuare la lettura:
« “La Nasa annuncia un’incredibile scoperta: un sistema planetario composto da sette pianeti simili alla Terra che potrebbero ospitare la vita. Frux, rinominato pianeta F dagli scienziati terrestri, è ora nel mirino. ”»
«Tesoro, scusami, ma non ci vedo niente di male… I terresti hanno scoperto l’esistenza del nostro pianeta, e con questo? », si intromise il signor Morz, studiando poi la reazione della consorte.
Quest’ultima rimase qualche secondo a fissarlo, incredula. «Non ci vedi niente di male?! Primo, chi si credono di essere questi terrestri per andare in giro a dare nomi a casaccio?! La nostra bellissima Stella chiamata Trappist-1! Esiste forse nome più cacofonico?! E, comunque, se poi quei palloni gonfiati decidessero veramente di invaderci? Hai visto cosa è successo ai nativi americani quando sono stati "scoperti" dagli europei ».
L’uomo scoppiò in una fragorosa risata. «Invaderci?! Quelli sono troppo impegnati a sterminarsi a vicenda; finiranno per estinguersi ancora prima di riuscire a sviluppare una tecnologia abbastanza avanzata da permettere loro di percorrere i trentanove anni luce che li separano da noi ».
Il signor Morz sembrava tranquillo e sicuro della sua affermazione, ma lo stesso non si poteva dire della sua signora.
«Ma se, come dici tu, sono così impegnati a farsi la guerra a vicenda, perché si interessano a quello che avviene fuori dalla loro atmosfera? », chiese infatti lei, ancora visibilmente turbata.
L’uomo ci pensò su qualche secondo, poi sentenziò: «Sete di conoscenza. Gli umani sono curiosi e vogliono risolvere i misteri del mondo che li circonda. Un atteggiamento ammirevole, ammettiamolo. Peccato che perdano di vista i problemi a loro più vicini ».
La moglie annuì. «Abitano su un bellissimo pianeta e lo stanno distruggendo ».
«Potrebbero vivere sereni e in armonia e invece cercano di sottomettersi l’uno con l’altro, combattendo magari in nome di un dio che sicuramente inorridirebbe alla vista di quello scempio», proseguì il marito con tono grave.
«Hai ragione, probabilmente non abbiamo niente da temere, se non i nomi che proveranno ad affibbiarci! »
La battuta della signora Morz stemperò la tensione che si era creata.
«I giornalisti, così melodrammatici. Paventare il pericolo di un’invasione, veramente assurdo! », osservò il marito, strappando di mano alla donna il giornale elettronico e buttandolo nel cestino dei rifiuti.
«Forza, c’è un’altra giornata di duro lavoro che ci aspetta. », disse lui, porgendo alla moglie una mano per aiutarla ad alzarsi e stringendola poi in un affettuoso abbraccio.
«Sei carina quando ti stizzisci »
Lei lo spintonò, fingendosi offesa. «Smettila! Sei proprio insopportabile »
« È per questo che ti sei innamorata di me ».
Il signor Morz rubò un bacio fugace alla sua compagna, prima di scappare verso l’uscita.
«Insopportabile », ribadì la donna, non riuscendo però ad impedire ad un sorriso di distenderle le labbra.
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Piaciuta e perfettamente in tema, hai "romanzato" tra mura domestiche la notizie della scoperta di un pianeta abitabile dove potrebbe esserci vita, molto vicino a noi! fai parlare gli "alieni" immaginandoli più o meno come noi, ma sicuramente si capisce che sono più avanzati o meglio organizzati. Noi siamo gli "strilloni", quelli meno organizzati...
bello il messaggio finale, noi siamo troppo impegnati a litigare tra di noi invece di cercare di migliorarci.. -
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La conquista dello spazio s'è un po' frenata negli ultimi anni, ma potrebbero riprendere in presenza degli stimoli giusti: la necessità di ovviare al problema del sovrappopolamento della Terra potrebbe essere una ragione per continuare queste ricerche. . -
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Molto, molto terrestre questa gustosa scenetta domestica ambientata sullo sfondo del recente (quanto prevedibile e scontatissimo) scoop astronomico.
Mi piace leggere di così raffinata letteratura al tempo stesso familiare e leggera.
Una "Cronaca Marziana" su un sistema planetario a trentanove anni luce di distanza, attuale e vivo come il ricordo del mio risveglio di oggi, ché mia moglie dopo cinquant'anni di convivenza ancora non ha metabolizzato che prima del secondo caffè al mattino sono intorpidito e groggy di sonno e mi spara l'ultima genialata di qualche suo beniamino o, peggio, di un suo avversario politico che, per definizione, dev'essere un imbecille che mi ha plagiato.
Meno male che c'è il bacetto finale!... in fondo è bello che "tutti i Salmi finiscano in gloria".
Molto gradevole cronaca, >ich<!. -
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Gradevolissima attualità extraterrestre. Una piccola denuncia verso il mondo umano distratto ed egoista che guarda lontano e non vede la meraviglia che ha sotto il naso. Godibile e ben scritto, il finale è molto grazioso!
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Un racconto piacevole e ben scritto... nemmeno una virgola fuori posto. Per il finale mi aspettavo qualcosa di piu' memorabile, ma la piccola delusione non ha inficiato il piacere della lettura. Brava .
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