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j.darkblue
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Bardo
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Nello haiku manca il kireji. Esso deve trovarsi alla fine del I o del II verso, quindi il punto interrogativo che chiude il terzo ku non può essere considerato un kireji, purtroppo. Non essendoci kireji, viena a mancare il " salto dell'immaginazione".
Il sentimento delle cose buffe (Okashi) s'insinua nello schizzo grazie al gatto che inizia a miagolare, ancora assonnato. Qualcuno o qualcosa lo ha disturbato mentre schiacciava un pisolino? Il terzo ku si presta a una doppia interpretazione. A sbocciare, nel suo tono vicino all'oro assai allegro, è la primavera. Il gatto (definito Re per il suo portamento regale)potrebbe essere a zonzo, tuttora impastato di sonno. Allorché si stiracchia e si risveglia, si guarda intorno. Soltanto ora nota qualcosa che gli fa pensare alla primavera: dei fiori gialli sbocciati, magari in un campo o sul ciglio di una strada Ma l'oro che sboccia allegro potrebbe derivare da una differente fonte. Il gatto aprendo gli occhi li farebbe metaforicamente sbocciare e mostrerebbe l'oro delle sue belle iridi, simili all'oro. Qualsiasi sia l'interpretazione, nello haiku permane una visione delicata e sentimentale della natura (Hosomi) e anche una leggerezza giocosa (Karumi) che mostra l'aspetto più allegro della primavera.
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