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Lo spezzatino della nonna
Il troppo sorridere mi fa venire i crampi sotto gli’occhi ma oggi faccio un eccezione.
Mostro i miei denti bianchissimi con piacere, perché oggi è un giorno speciale per me.
L’argenteria brilla. I bicchieri di cristallo scintillano nella luce del candelabro.
Lo sguardo del mio sposo è finalmente pieno di fierezza nei miei confronti. Sua madre non è ancora molto convinta, ma appena assaggia il piatto, il suo sguardo cambia radicalmente. Si potrebbe descrivere come felicità e meraviglia allo stesso momento.
Da oggi in poi le cose cambieranno.
Ho anche scelto il miglior vino, solo per l’occasione.“Brindiamo”
insisto.
Eh si, alla ricetta della nonna nessuno può resistere, neanche gli’animi più critici.
Ricordo ancora come stavo seduta su quell’alto sgabello di legno e mi affacciavo sul bancone della cucina.
Lei si muoveva come una fata tra i fornelli, ed’era quello che aveva fatto innamorare mio nonno di lei.Avevo sempre sognato un amore cosi.
“Devi rifilare il taglio di carne dalle parti grasse più spesse, però stai attenta a non rimuovere troppo tessuto connettivo. Quello servirà a renderla tenera…
poi la riduci in bocconi grossi, tagliando in senso perpendicolare alle fibre” spiegava “questo accorgimento è necessario per ottenere una consistenza più morbida, capisci?”
Mise di lato la carne e prese la pancetta. La ridusse in piccoli cubetti e li mise da parte. Poi mondò le verdure e le tagliò a dadini di circa un centimetro.
“Quando hai queste cose pronte, soffriggi la pancetta con il burro” ad ogni passo sembrava ballasse con delicatezza e dolcezza. Si, doveva per forza essere una maga.
“devi infarinare la carne e poi rosolarla a fuoco vivo in una padella con un filo d'olio per un paio di minuti.. vedi?… cosi. Infine trasferisci i bocconi rosolati nella pentola con le verdure, sfuma con un bicchiere di vino, aggiungi due foglie di alloro, due rametti di rosmarino e alcune foglie di salvia”
Ricordo ancora l’odore di quelle spezie fresche raccolte nel giardino sul retro del vecchio casolare. “poi devi salare, non troppo mi raccomando. Metti il pepe… bagna con due bicchieri di brodo…bene adesso copriamo il tutto e lo facciamo cuocere a fuoco basso per un’ora e un quarto. Se necessario dovremmo aggiungere un altro bicchiere di acqua o brodo.““Che profumino Nonna”
“adesso che la carne sta sul fuoco lava e sbuccia le patate, tagliale a spicchi che dopo le uniremo alla carne e cuocerà per altri quarantacinque minuti."
Mi partí un applauso spontaneo "sei la piú brava cuoca del mondo nonna"
"e non ti dimenticare di completarlo con un bel ciuffo di prezzemolo tritato prima di portarlo in tavola...questo é il segreto” mi bisbiglió all'orecchio.
Ad un tratto i miei ricordi si dissolvono come una nuvola di fumo, quando sento il primo tonfo.Sorrido.
Subito dopo segue il secondo e il terzo.Che gioia. Non riesco quasi a contenere l’allegria
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La faccia del novello marito è troppa buffa come cade nel piatto ma cerco di non scoppiare a ridere.
Tengo il contegno – ormai non sono più una bambina.
Gli occhi spalancati di mia suocera che mi fissano sono quasi spaventosi. Le annuisco, alzo il bicchiere di vino e brindo.
Sembra quasi cercare di mandarmi a quel paese, ma non riesco a capire le sue parole, perché sono troppo mozzate e soffocate. Piego leggermente la testa di lato, per osservare meglio la sua agonia.
Poi comprendo cosa vuole dirmi.
“Sciocchiiina, non rovinerei mai lo spezzatino della nonna. Questa ricetta viene tramandata da generazione in generazione…. é il vino!” le spiego dolcemente.
Prima di alzarmi mi tampono gli angoli della bocca in modo delicato. Poi calo il mio velo nero davanti alla faccia.
“sono proprio felice che abbiate provato lo spezzatino come lo faceva mia nonna” sorrido.
Attraverso la sala da pranzo.
I quattro cadaveri con le facce nei piatti, sembrano quasi un guardo macabro di qualche artista affiorante.
“Franz.. ci pensi tu?”
“Certo Signora”
Mi sono sempre piaciuti i quadri con la natura morta.Buona notte Luna, buona notte Stelle.
Edited by Yria Blackwood - 27/5/2021, 13:48
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+1 .
Racconto horror in piena regola, e stavolta ti faccio i complimenti anche per l'italiano... lingua che forse adesso usi molto di meno.
Chi è la protagonista? La sposa di Dracula?. -
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He, he, he ti ringrazio. Si l'italiano non lo uso più. Adesso scrivo solo in tedesco.
La protagonista è una novella sposina con i gusti macabri ed è anche leggermente sociopatica. La famiglia dello sposo la criticava un pò troppo per i suoi gusti.
mah.. mi sa che non era proprio l'amore della sua vita XD
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Ma ha ucciso anche lo sposo... . -
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Si
Mi piace che lei si alza da tavola e sono tutti morti, quasi da sembrar un quadro.
Quando dice "mi calo il velo nero" è perchè si è già vestita di lutto. Sai quei vestiti antichi dove le donne portavano i cappelli con i veli?
In pratica è cosi. -
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uno spezzatino davvero sontuoso.
E mi piace la delicatezza di non sciupare la ricetta sporcandola di quattro cadaveri...
che del resto dovrebbero ringraziare, lo spezzatino della nonna è davvero squisito, riempie di goduria al momento giusto.... -
Lull@by+2 .
User deleted
Una storia che ha del macabro, però è scritta bene. . -
+1 .He, he, he ti ringrazio. Si l'italiano non lo uso più. Adesso scrivo solo in tedesco.
La protagonista è una novella sposina con i gusti macabri ed è anche leggermente sociopatica. La famiglia dello sposo la criticava un pò troppo per i suoi gusti. mah.. mi sa che non era proprio l'amore della sua vita XD
Bravissima, anche io non avrei resistito ad una suocera maligna!!!!!!!!. -
+4 .
Racconto molto ben riuscito: qualche imprecisione di forma, ma nulla di grave, considerato pure che l'autrice non mastica italiano quotidianamente. L'aspetto culinario è stato inserito alla grande in un racconto noir. Mi è piaciuta la strutturazione del testo, con l'evidenziazione in viola delle parole della nonna, la quale secondo me doveva essere una prof di biologia: le mie nonne di sicuro non avrebbero mai parlato di tessuti connettivi! . -
+3 .
Ti adoro quando scrivi così, hai il dono della sintesi e riesci a calare ogni genere in sfumatura horror. E' arte, cara mia. E' arte. . -
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Mitica regina di horror, sei elegante anche nel macabro, io avrei mangiato quello che hai preparato con le tue mani anche se avessi saputo. Lo spezzatino vale una mangiata, anche se non è Parigi. . -
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Grazie mille ragazzi, non sapete quanto mi fa piacere leggere i vostri commenti *_*
Come trovo 2 minuti in sto stress devo anche commentare gli altri bei racconti.. -
+1 .
Ma che dire se non bravissima!!! Mi piace anche il fatto di potere leggere horror anche in altri temi, anche il racconto di tallawah lo era in qualche modo. Il tuo è più un classico dell'horror, ma l'elemento culinario è predominante nella preparazione meticolosa e attenta del sontuoso spezzatino della nonna. . -
+2 .
Un vero spettacolo. La maestria della narrazione è esaltata dal cinismo che imbeve e aromatizza il finale - inatteso e quindi sorprendente - del racconto. Una prova che, rimanendo in tema enologico, mi ha inebriato. . -
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E' un racconto che ti appassiona con un finale che ti lascia sorpreso. Il tuo è uno spezzatino dal sapore terrificante, ma indimenticabile. .
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