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Verrà quest’anno la neve
che insieme a te
contemplai?
http://aforisticamente.com/2015/12/04/60-h...i-matsuo-basho/
neve di marzo
insieme alla finestra-
bianco vedere. -
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Luke.Lucky, trovi che il tuo haiku sia una risposta a quello di Basho da cui hai preso spunto? . -
.Luke.Lucky, trovi che il tuo haiku sia una risposta a quello di Basho da cui hai preso spunto?
Potrebbe esere anche una risposta; Lui dice "verrà la neve" e io ho visto la neve di marzo.
mentre lui parla al passato "insieme a te contemplai" io parlo al presente "insieme alla finestra vediamo il bianco"
Se non è una risposta potrebbe essere un collegamento fra il futuro "verrà" e il presente.
Altro non ti saprei dire...
Grazie per il tuo intervenire.. -
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La neve è venuta fin troppo abbondante! . -
Musashi Miyamoto.
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Hai scelto un haiku che si discosta dalle regole che l'autore stesso aveva fissato e questo suo discostarsene ha dato origine a quella che ritengo una delle sue composizioni più intense dal punto di vista emozionale.
Tu l'hai reso più simile al concetto di haiku tradizionale utilizzando il presente e riferendoti a una realtà che ad esso corrisponde ovvero la neve e i due amanti che la osservano.
Bella prova. -
.CITAZIONE (Charlize @ 5/3/2018, 18:05)La neve è venuta fin troppo abbondante!
La neve è fatta così, il tempo non ha regole e ogni anno, ogni stagione e anche ogni giorno cambia e ci sorprende... la neve è sempre uno spettacolo, anche se provoca disagi vedere la natura imbiancata mi da un senso emozionale.
un vecchio detto recita: sotto la pioggoa fame, sotto la neve pane.
E mio nonno mi diceve che il tempo non si è sposato per poter fare ciò che voleva...
Mi è piaciuto fare il pupazzo assieme al mio nipotino...
GrazieCITAZIONE (Musashi Miyamoto @ 5/3/2018, 20:40)Hai scelto un haiku che si discosta dalle regole che l'autore stesso aveva fissato e questo suo discostarsene ha dato origine a quella che ritengo una delle sue composizioni più intense dal punto di vista emozionale.
Tu l'hai reso più simile al concetto di haiku tradizionale utilizzando il presente e riferendoti a una realtà che ad esso corrisponde ovvero la neve e i due amanti che la osservano.
Bella prova
Sai Musashi, gli haiku hanno una regola come dici su quello di Basho, ma io ho sempre pensato che qualche cosa di "nostro", anche se non li stravolgono, ci possa entrare, d'altronde sono sempre frutto delle nostre osservazioni e delle emozioni che ci colgono osservando la natura.
C'era un altro haiku di Basho che mi ispirava:
Amico, accendi il fuoco
ti mostrerò
una palla di neve.
Però ho preferito questo.
Grazie del tuo intervento e apprezzamento, è sempre bello confrontarci su questi temi.
Un Saluto. -
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Un haiku che profuma d'incanto! . -
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Eh sì, ha ragione Charlize. La neve è venuta, come del resto la vedo quasi sempre... ma quest'anno è stata una sorpresa per alcuni (vedi Napoli e Roma).
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.CITAZIONE (Violett@ @ 11/3/2018, 19:07)Un haiku che profuma d'incanto!
Grazie Violetta troppo buonaCITAZIONE (Hanami @ 12/3/2018, 10:09)
E' sempre bello guardare dalla finestra il voteggiare dei fiocchi che cadono leggeri dal cielo...
Poi ci sono anche i disagi, ma lo spettacolo è da ammirare...
Era dalgi anni '80 che non veniva così abbondante.. -
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Concordo con l'opinione di Musashi, se l'haiku da cui hai preso spunto si discosta un po' dalle regole, tu l'hai fatto tuo e l'hai fatto con precisione. Molto dolce e malinconico. . -
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Nello haiku di Basho non si sa se la neve arriverà. Il lettore è trasportato nel tempo dell'attesa. Alla fine, l'attesa sembra essere stata messa da parte, scalzata dal ricordo di ció che è già avvenuto. Passato e presente si toccano. Il kireji, posto a conclusione del terzo ku, riempie l'attesa con il dubbio proprio del punto interrogativo.
Nell'haiku omaggio non c'è più attesa. La neve è già caduta ( È caduta di nuovo? oppure è quella che era stata contemplata nel passato, come da Basho?)
Questo non possiamo saperlo. I piani temporali non lasciano intercapedini vuote per colmare l'incertezza. Dopo il salto dell'immaginazione il lettore é invaso dallo WABI (sia come risveglio dell'attenzione sia come attrazione per la semplicità: bianco vedere.)
Peraltro, così come succede nello haiku di Basho, anche in quello di luke traspare il sentimento dell'innocenza (KARUMI) e della bellezza piena di felicità ( HANAYAKA ).
Un appunto. Di per sé Marzo é un kigo primaverile e neve un kigo invernale. Lo haiku, secondo i parametri soliti, sarebbe scorretto. Ma in questo caso, poichè una vera nevicata a Marzo c'è stata (e tutti noi l'abbiamo osservata stupefatti, me compresa), ritengo corretto il kigo neve di Marzo ( che per la sua stranezza prodigioda mi evoca uno spiccato senso dello YUGEN e dello OGOSOKA, il maestoso.)
Negli elenchi dei saijiki si dovrebbeforse creare la voce "fenomeni naturali inconsueti"?. -
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Grazie della bella analisi J.Darkblue, come ho detto sopra ho solo trasposto dal passato al presente... poi la neve non è proprio abituale a marzo, ma si vede che il "pazzerello" ci ha voluto sorprendere... . -
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Un haiku veramente suggestivo, che coinvolge direttamente il lettore pur lasciandolo spettatore di uno spettacolo interamente naturale. "Insieme": non si dice a chi si è insieme, è un legame che l'autore ed il lettore instaurano silenziosamente tra loro, coinvolgendo tutto il mondo; quell'"insieme" è un "insieme" a chiunque, tutti possono sentirsi uniti nel meravigliarsi di fronte alla inaspettata nevicata di marzo. E cosa offre la scenografia? Bianco, un bianco vedere. Il bianco, che è l'insieme di tutti i colori dello spettro luminoso, e quindi rappresenta uno scenario allo stesso tempo alienante ma carico di tutto quello che l'occhio può vedere. . -
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Wow il mio primo Award
Grazie è stata una bella avventura.