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Osanaikoro no hikikomori
Hikikomori di giovane età
che chiuso in te stesso
fuggi la realtà:
un po' muori,
un po' ti perdi
nell’imbarazzo d'un cielo
grigio di amicizia
e sporco nei sentimenti -
medita, esci di fuori.
La vita è una foglia al vento,
cogli la brezza
e lasciati trasportare -
fuggi nell'aria,
ruba i raggi al sole
e fanne un fazzoletto di felicità.
Non restare accartocciato
in terra e all’ombra
ai piedi dell'albero che ti nasconde.
Esci dalla casa, brucia l'ansia
e accarezza la voce della gente.
Libera il cuore dall'immondizia
e apriti al vicino.
Non c'è disagio più grande
che la rinuncia a sé stessi,
la vita è il sorriso
che spacca la tristezza.
La vita è quell’attimo
che fugge nell’abbandono.
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Sakura999.
User deleted
Hai svolto un ottimo lavoro. Il finale, soprattutto, è da 10 e lode.
Apprezzo l’originalità nella scelta del tema, l’hikikomori, come nella precedente poesia, nonché il risvolto positivo nella parte finale del componimento - perché il disagio deve essere sempre superato, è un’ombra da illuminare.
La poesia è molto curata e musicale, e ricca di immagini (presumo) orientali accattivanti.
La parte che più mi ha colpito è la seconda metà dell’ultima strofa: “la vita è il sorriso …” e “la vita è quell’attimo che fugge …”
Hai saputo legare, in modo originale e potente, il contrasto straziante tra la brevità della vita e la fugacità di un sorriso, ma allo stesso tempo hai mostrato la brevità della tristezza, subito “spaccata” dal sorriso.
Purtroppo non sempre va così - e spesso la vita, il tempo è riso e lacrime … ma se bisogna uscire dal guscio e cercare la vita, è meglio cercarla nel sorriso che nel lasciarsi vivere.
Naturalmente ho apprezzato tutta la poesia (es. “un po’ muori, un po’ ti perdi”, “accarezza la voce” …), ma l’ultima strofa è proprio travolgente. Mindblowing.
Bel titolo, tra l’altro.
Ti faccio i miei complimenti!!
Edited by Sakura999 - 1/5/2023, 20:21. -
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Molto bella Hanami, passo leggero e chiaro ma carico di armonia. Concordo con le tue parole e con quella splendida esortazione ad uscire fuori dal guscio. Il fenomeno degli hikikomori non è solo tipicamente giapponese, ma diffuso un po' ovunque. Belle le immagini della strofa centrale.
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Bella e giusta osservazione.
Hai trattato una piaga della nostra società, che solo apparentemente è un fenomeno minore o di poco conto.
E ciò che ti fa onore è che, da amante della cultura giapponese, ne riconosci anche i limiti.. -
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S'avvicina alla prosa, ma ci sono tante belle immagini (orientali) a rendere onore alla poesia. Per chi prova disagi a stare all'aperto tra la gente questo tuo monito deve avere sortito un effetto "disagio". Un po' lo comprendo, avendo fatto la hikikomori per anni. Stare al riparo sotto ad un albero, evitare il vento... fanno sentire al sicuro. E non è facile privarsi del proprio rifugio/nido. Anche quando si ha qualcuno che ti tende la mano, è difficile. Difficile afferrarla e affrontare tutto quello che c'è là fuori. Però è vero, la vita è un attimo e fugge troppo in fretta.
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Una scelta che, da amante della cultura nipponica, ti si addice senz'altro.
Mi è piaciuta, anche se forse hai perso l'occasione di inserire tra le righe il tema sociale e quindi le cause ben note della nascita degli hikikomori, limitandoti a un messaggio positivo e a un'esortazione a uscire dal guscio.. -
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Che bella positività in questa poesia, sembra che tutti i disagi scompaiano e si disgreghino solo per il pensare alla forza che in noi ci fa essere ottimisti negando o meglio ignorando che la nostra vita non è solo disagio ma molto più scoprendo quello che in noi può dare una via migliore.
Come cantava Nova, io penso positivo perché son vivo.. -
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Grazie per le letture, per rispondere (in maniera generica, ma anche ad una osservazione di Askar). Nel disagio è importante saper cogliere le sfumature positive per combatterlo, spiegato il motivo per cui ho voluto parlare solo di aspetti positivi e non sui motivi che portano i giovani a rinchiudersi dentro casa e peggio ancora dentro se stessi, rinunciando all'interazione col mondo intero.
Perché il mondo è più bello se lo si osserva sotto gli occhi della Natura e non della Società. Cosa c'è di più bello di respirare aria fresca di montagna, di fare una passeggiata in un bosco o di ammirare i fiori in un prato? A volte non basta andare lontano per trovare la pace, è sufficiente il canto di un uccellino o lo scorrere dell'acqua di un fiume. Prestate attenzione, queste cose si possono fare non solo osservando la Natura intorno, ma anche le anime belle.. -
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Certi disagi son riservati ai ricchi, la fame vince qualsiasi fobia.
Poi c'è anche il lato famigliare: i miei penso che preferirebbero vedermi morire in strada che inattivo; adesso che vivo da solo chiaramente il discorso è diverso, ma quando ho avuto problemi all'università e vivevo con loro mi è stato fatto candidamente capire che o studiavo o lavoravo o andavo per strada.
Il problema di questi ragazzi è quando muoiono i genitori e finiscono i soldi.
Da tutto questo va poi distinto il problema di non trovare lavoro, ma quello è un discorso completamente diverso.
Ovviamente con questo non intendo dire che gli hikomori sono automaticamente dei fannulloni, certamente ci sono cause culturali ben specifiche che comportano l'insorgenza di questi comportamenti, sebbene sono abbastanza sicuro che in Africa, anche per motivi proprio culturali, non esiste l'isolamento sociale.
Devo dire che, nonostante ritmicamente c'è molto lavoro da fare, a livello espressivo ho trovato il tutto ben funzionante, con una buona attenzione al lato immaginifero.. -
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Ho molto apprezzato questa tua poesia, sia per com' è scritta, sia per il messaggio che vuole trasmettere. Un inno alla vita, anzi un esortazione a non isolarsi in casa ma ad uscire fuori ed assaporare l'esistenza. Ho deciso che ti voterò. . -
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Ho letto più volte questa poesia e tanti sono anche i miei tentativi di scrivere un commento annesso, non che non riesca, ma è un tantino difficile essendo quello che hai trattato un argomento molto delicato.
Le tue intenzioni o comunque quelle della poesia so che sono tanto buone, ma non so se sarebbe l'approccio giusto per chi sceglie di vivere in questo modo, è sempre tutto un grosso dipende, da caso a caso...
Mi piacerebbe se questa fosse un'esortazione che una parte dell'hikikomori facesse a se stesso. Ben scritta e con un buon ritmo. -
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Quoto il commento di Defector, avrei scritto le stesse cose. .