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In una dimensione parallela che non conosciamo, ma esiste, l'associazione di due parole, se ha un corrispettivo in un'altra associazione ma con un'unica lettera di differenza in ciascuna parola, crea in automatico un'altra realtà. È così se all'INFERNO ci sono i DANNATI, i BANNATI dove saranno? Ma in INVERNO naturalmente.
Avete presente quegli utenti ribelli alle regole, sordi agli avvertimenti e autocompiacenti nel creare problemi? Quelli che mirano ad attentare alla vita di un sito e ad atterrare i voli pindarici delle discussioni? Sapete che fine fanno quando non esistono più come utenti? Non sono né in un limbo, perché definitivamente cancellati, né all'Inferno, perché le loro colpe non sono comunque così grosse. Sono in inverno, come il cuore di un bel film francese.
- Ma che significa in inverno? In inverno tra un po' staremo anche noi.
Dalla realtà parallela risponde direttamente un bannato: - Quando starete in INVERNO VOI, NOI staremo all'INTERNO.
- All'INTERNO di COSA? - INTORNO a una ROSA.
Sì, perché una rosa può essere tante cose, e c'è spazio per tutti i bannati: come loro hanno disturbato, così non saranno disturbati (in un racconto demenziale anche i precetti evangelici sono al contrario).
Una rosa è il fiore per eccellenza. Una rosa di giocatori. Una rosa di nomi. Una ROSA il COLORE.
- COSA? Il DOLORE? Non ci siamo!
- MA che DICI? - VA, che BICI!
- Bella, vero? Che io sia bannato o dannato, all'Inferno o in inverno, all'interno o intorno, alla bici non dico mai di no.
- Perché le devi dire Dino? Si chiama bici, non Dino, è una cosa, non un uomo.
- Siamo passati dalla ROSA alla COSA, non è che hai detto DINO per il VINO?
- Mai bevuto in vita mia! - Però mi hai fatto perdere il filo! - Se vuoi ti aiuto a ritrovarlo. Anche se non so più neanche se tu sia il BANNATO o il DANNATO, il VILE o colui che VALE. - Davanti alla MORTE siamo tutti UGUALI. - E davanti a MARTE siamo tutti USUALI. - Eh, sì, lui è extraterrestre.
Ma torniamo all'Inferno. Chi è il primo bannato famoso della storia? Propendo PER DANTE, che fu esiliato e, almeno in vita, fu PER-DENTE.
- Fu esiliato per un DENTE? - No, i DENTI li batteva, ma per IL FREDDO. - Per AL FREDO? - Sì, AL CAPONE! - AL CAFONE semmai, visto che battere i denti in pubblico non sta bene, è come fare rumore bevendo il BRODO, dimostrando che si è allo stato BRADO, o parlare col BOCCONE, roba non proprio da laureati alla BOCCONI. - Stai divagando come un RINO-CERONTE - RIDO... CARONTE? Giusto, è l'Inferno... E guarda quanti GIRONI! - Io vedo dei GIRINI. - Perché sei una RANA. - Una RATA? Di cosa, del MUTUO? - MUTO, non ti voglio SENTIRE! - Grazie per non volermi SMENTIRE.
E così via, il discorso potrebbe continuare chissà QUANTO. - QUANDO? - Anche in eterno, parliamo pur sempre di INFERNO. - Ma l'INVERNO dura neanche cento giorni... - Ancora? Ma sei SORDO? - A chi lo dici TORDO? - Di sicuro sei TARDO. - Perché è TARDI? - ODDIO! - ADDIO, sì, è meglio.Attached Image
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