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Ciao, Nonno, ho delle cose che sento di dover dire: probabilmente non eri perfetto, non eri uno che ti riempie di regali, non eri uno sempre allegro ma quando ad esempio ci sedevamo vicini in salotto oppure in altre occasioni come le nostre passeggiate estive (quel sottopassaggio semibuio che sembrava portare ad un altro mondo…) percepivo del buono in te, un’aura di energia positiva “silenziosa”: i tuoi silenzi erano spesso eloquenti e del resto lo erano anche le tue razionali “prediche” alle quali rispondevo con cattiva ironia da Scorpione, eh beh; sono passati anni dalla tua scomparsa e avrei voluto sapere di più di te, conoscerti di più, probabilmente ma una cosa è sicura: sei spesso nei miei pensieri, più di quanto voglia ammettere. A volte mi manchi molto, ad esempio stanotte ti ho pensato: ho pensato alla tua malattia, al modo sadico in cui ti ha lentamente ucciso, ai giorni passati a sperare che ti riprendessi…però so che resterai vivo dentro di me, che non sei più giù di morale come spesso eri, che nessun evento mi staccherà dal pensiero che sono stato molto bene con te, che gentilmente mi accompagnavi con la tua energia silenziosa. Ciao, Nonno.
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Immagino sia autobiografico, vero? Una bella lettera Fulci
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Sì, abbastanza. Ci ho pensato stanotte.
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Cavaliere di Corte
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Almeno tuo nonno ha rappresentato una figura positiva... se io dovessi scrivere del mio in piena sincerità, mi bannerebbero dal forum.
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Bellissime parole e anche commoventi. Scusa ma mi è scesa una lacrima, sono particolarmente sensibile a queste tematiche
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Sì anche a me scrivendo, vabbè ci sta.
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Hai letto Lettera al padre di Kafka? Secondo me potresti trovare delle similitudini con il tuo scritto
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Sicuro che ha sentito le tue belle parole!
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Una dolce dedica che con poche pennellate dipinge di variegati colori la presenza importante di tuo nonno. Mi spiace per la tua perdita.
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È cosa di anni fa, eh. Però mi è tornato in mente.
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a me è venuto di desiderare di poter essere un nonno così, meritevole di certi pensieri anche dopo morto. Perché io alla morte non credo come fine, ma solo come trasformazione del corpo, la nostra exuvia che lasciamo a disfarsi in Terra. Mi piacerebbe diventare un nonno così perché per me significherebbe aver costruito in vita le basi di un amore serio e duraturo, che è quel che conta. Io ci provo, in piena coscienza ed impegno, ci provo sempre, in ogni attimo che posso, ma non so se ci riesco, almeno qualche volta.
Fulci, quando la prossima volta ti collegherai all'amore di tuo nonno diglielo: "c'è quaggiù un vecchietto che ti considera fortunato, e ti applaude.
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Grande Lucio, grazie.
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11 replies since 9/1/2024, 10:58 130 views
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