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Primo di tutti fu il Caos (la Peccogonia)
E a seguito tutti gli dei.
Uno dei verbi signore si disse,
un altro dei morti... e si afflisse.
Ogni divino fu norma.
E poi fu la volta del Pecco,
prese a quel divo dei verbi
le molte parole e i superbi
intenti rivolse goliarda.
Dispose le lettere sparse,
ruppele, poi ricompose,
le fece del garrulo spose,
pure seriose, volendo.
Il Pecco, assiso a Montàsola,
fata: "Fetenti gli afflati
consegno ai fallaci tra i fati."
L'ìnclito detto fu scritto.
E voi tra i mortali,
tosto all'altare menate
le vittime a lui designate:
Rotte le gambe scalcianti,
legate faretele all'are.
Noi ti invochiamo, gran Pecco,
l'offerto farem per te secco,
dicci però la saggezza!
Di Pecco c'è il vaticinare:
"Primo di tutti fu il Caos,
le lettere muto nel Laos,
gioco e combino parole:
però ricordate, mortali,
gioco, serissimo affare,
nel ludo non vado a invecchiare,
anzi, mi faccio immortale."
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Sei un fottutissimo genio.
Se io scherzando mi sono attribuito il ruolo del dio del commento tu lo sei oggettivamente della poesia in ogni sua forma, e in questo contest(o) quella ludica ci sta tutta!
Chapeau, sia appunto per la forma che per la sostanza.
Per la valutazione ne riparliamo più avanti, ormai mancano pochi giorni.... -
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C'è una bella variatio di metro e ritmica (dattilico e anfibrachico) e anche tu hai strizzato a più riprese l'occhio allo stilema pecchesco. Es: CITAZIONEDispose le lettere sparse,
ruppele, poi ricompose,
le fece del garrulo spose,
pure seriose, volendo.
Bella la chiusa che richiama l'eterna giovinezza di Pecco e che mi ha fatto pensare al fanciullino di Pascoli.
Davvero fantastica, anche se forse io (amante della brevità) l'avrei intitolata solo: "Peccogonia".. -
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Ha scritto bene Pecco, Fert è un genio! Spesso riesce a sorprendermi ed avrei tante cose che vorrei chiedergli. Ad esempio quali sono i suoi poeti preferiti (non intendo tra i suoi amici, ma tra i classici, come D'Annunzio, Carducci, Montale etc etc). Quali sono i suoi modelli, nel senso di se si sia mai ispirato ad un poeta classico o contemporaneo o ad un "filone" letterario (tipo l'estetismo, il simbolismo, il neoclassicismo, l'ermetismo etc etc) e poi abbia sviluppato una sua poetica personale. Mi piacerebbe sapere quando è nata la sua passione per la poesia, se al liceo, se navigando in rete o se in un altro momento. Infine gli faccio i miei complimenti e lo invito, quando non è a lavoro, a coltivare sempre questa sua passione perché ha veramente la stoffa e le capacità per avere successo. In bocca al lupo, Fert! . -
~Sweet Dreamer~.
User deleted
Mi sembra di leggere Dante😍complimenti❤ . -
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Grazie a tutti! CITAZIONEAd esempio quali sono i suoi poeti preferiti (non intendo tra i suoi amici, ma tra i classici, come D'Annunzio, Carducci, Montale etc etc). Quali sono i suoi modelli, nel senso di se si sia mai ispirato ad un poeta classico o contemporaneo o ad un "filone" letterario (tipo l'estetismo, il simbolismo, il neoclassicismo, l'ermetismo etc etc) e poi abbia sviluppato una sua poetica personale. Mi piacerebbe sapere quando è nata la sua passione per la poesia, se al liceo, se navigando in rete o se in un altro momento. Infine gli faccio i miei complimenti e lo invito, quando non è a lavoro, a coltivare sempre questa sua passione perché ha veramente la stoffa e le capacità per avere successo. In bocca al lupo, Fert!
Poeti preferiti: Tutti gli antichi tranne Euripide, Turoldo, Pertrarca, Ariosto, Tasso, Marino, Foglietta, Shakespeare, Alfieri, Boito, Guerrini, Stecchetti, Pinchetti, Berchet, Baudelaire, D'Annunzio, Campana, Quasimodo.
Modelli: invero tutti i nomi sopra hanno certamente avuto delle influenze su di me.
Passione per la poesia: a vent'anni.
Raccolgo volentieri l'invito, invero già faccio così
Grazie Dangel!CITAZIONEMi sembra di leggere Dante😍complimenti❤
Speravo dicessi Esiodo
Ma ho inteso il complimento e ti ringrazio. -
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Poesia divertentissima che rende omaggio alla giocosità del poetare di Pecco; un poetare, però, che può essere anche " serioso", volendo.
Hai riscritto la teogonia a uso e consumo della poeticità di Pecco: assonanze, consonanze, vari giochi di parole. Nei versi c'è ilarità, ovviamente, ma alla fine il tono diventa serio perché una grande verità è dispensata a noi mortali:
attraverso il gioco non s'invecchia, bensì si diventa immortali.
La chiusa è, quindi, una sorta di sentenza gnomica con valore universale.
Bellissima
Hai dato anche qualche strizzatina d'occhio alla Teogonia di Esiodo o mi sbaglio?. -
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Grazie mille Gioia, un commento che mi rallegra assai perché hai colto anche il lato serio della poesia; per me il gioco è una cosa fondamentale e chi smette di giocare è un morto che cammina.
E non è un caso che l'uomo, i delfini e le specie animali più intelligenti giocano anche in età adulta.. -
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Viva la Peccogonia, abbasso la Peccoagonia! 😉 . -
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