Inchiostro diVerso - Forum di scrittori e arte

Votes taken by ikebanacka

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    Premessa: come ho esplicitamente detto nel mio post precedente, ritengo che la vittoria di Darth sia stra-meritata e, con ciò, visto anche non ho avuto occasione di commentare molto le sue poesie in questo contest (per il fatto che evito di commentare le poesie di chi si trova nel mio girone o in uno scontro diretto con me), ho espresso un mio consiglio su dove può puntare per migliorarsi. Fortunatamente in ognuno di noi ci sono sempre margini di miglioramento, altrimenti, se a un certo punto raggiungessimo un apice non plus ultra, vorrebbe dire smettere di avere un obiettivo a cui puntare. Che poi il mio sia un consiglio sensato, che sia un consiglio che venga accolto, che sia un consiglio ridicolo, è una valutazione rimessa al destinatario del consiglio. Io commento le poesie di Darth fin dal suo arrivo sul forum nel 2016 e ho sempre riconosciuto la qualità di Darth come poeta (chi vuole può andare a ripescarsi "Lungi da me" o "Finta esistenza"), pur, da rompic*zzo che io sono, evitando di fare commenti che suonino come "bravissimo, bellissimo, ottimo", perchè il miglioramento si raggiunge anche tramite lo stimolo che ci viene da chi nota quello su cui possiamo lavorare. Cerco generalmente di fare questo nei commenti che riesco a fornire su questo forum: talvolta viene apprezzato, talvolta non viene apprezzato ed è capitato che in passato ci fossero scambi accesi di opinioni con altri utenti; poi, tramite messaggio privato, io sono sempre disponibilissimo a fornire tutti i chiarimenti necessari senza costellare i topic del forum di botte e risposte che, per via della saltuarietà della mia presenza sul forum, rischierebbero di protrarsi per settimane. Sorvolo perciò su alcune strane considerazioni di altri utenti, ché altrimenti andrei sì tremendamente off topic rispetto al senso di questa discussione incentrata sull'esito del contest e sulla proclamazione del vincitore, e vado direttamente alla risposta del diretto interessato.

    CITAZIONE (DarthPlagueis @ 3/11/2023, 22:01) 
    per quanto riguardo questo:
    CITAZIONE
    cerca di dare una personalità precisa a ogni tua poesia; stai attento a non creare prodotti troppo standardizzati in cui, alla fine, se interscambi le strofe tra due diverse poesie il risultato non cambia perché entrambe sono basate sul solito schema di versi brevilinei senza metrica e in cui l'attenzione del lettore è attirata da una profusione di immagini che vanno a solleticare la sua fantasia; quando scrivi una poesia, di' a te stesso "ora provo a spiegare cosa volevo dire" senza rimettere semplicemente al lettore la facoltà di dare una libera interpretazione.

    non mi ci ritrovo nel modo più assoluto e onestamente mi dispiace che tu lo abbia detto. Perché io do una personalità alle poesie ed essa coincide proprio con la mia.[...] Ma da qui a dire che mancano di personalità, onestamente la avverto quasi come una critica alla mia persona.

    Probabilmente non mi sono spiegato bene: quello che intendevo dire non era nè che tu non ci metta la tua personalità in quello che scrivi nè che il contenuto non va bene o altro, quello che intendevo dire è "prova a fare in modo che ogni tua poesia abbia una propria fisionomia che la contraddistingua".

    Provo a fare un esempio per spiegarmi:
    "Laddove la luce
    non colma la notte,
    tra stelle partite
    ormai da millenni,
    scorrono treni
    pieni dei detriti
    di galassie e pianeti.
    È l’inizio di una nuova era
    e i nostri corpi
    sono diventati ombre,
    dense come l’olio,
    fredde come l’acciaio:
    istantanee del calore
    che per sempre ci ha mutati.
    Così rintano
    nel caldo di una tasca,
    nei disagi che provo
    vedendo l’erba crescere
    fra rifiuti di plastica,
    ma tu non ci sei:
    solo una foglia secca
    aggrappata all’albero,
    che col peso dello sguardo
    cade giù."


    Chi leggesse per la prima volta questi versi, potrebbe cogliere un senso in questa poesia e magari apprezzarla, ammirare le immagini, notare la tendenziale omogeneità dei versi... Sennonché noi sappiamo che non si tratta di un'unica poesia, ma si tratta di un collage fatto da strofe di tre diverse tue poesie! Tu mi dirai "Ma il senso della poesia 'Meteora' è ben diverso dal senso della poesia 'Disagi' e così per ogni mia poesia quegli specifici versi sono pensati per stare proprio in quel componimento!", e io infatti non contesto che quegli specifici versi stiano bene in quella specifica poesia, ti invito solo a stare attento (ma è un consiglio, non è una ingiunzione) a cercare di fare in modo che quegli specifici versi possano star bene unicamente in quella specifica poesia, perchè così potrai rendere quella poesia davvero unica e con una fisionomia che possa contraddistinguerla in mezzo a tutte le altre poesie.

    CITAZIONE (DarthPlagueis @ 3/11/2023, 22:01) 
    Altra cosa e chiudo: il discorso sulle immagini e sull'interpretazione.
    Mi sembra, dal tuo discorso, che l'uso delle mie immagini lo interpreti quasi come uno "specchietto per le allodole". Permettimi di dissentire.
    Da quando ho ripreso a scrivere, dopo il signore dei versi per intenderci, l'idea di dare un peso specifico alla capacità evocativa delle parole mi ha stuzzicato e non poco. L'uso che faccio del linguaggio connotativo, abbinato a tutta la gamma di figure retoriche possibili ed esistenti, mi permette spesso di dare più piani di lettura alla stessa frase e di conseguenza al testo.
    Ma sia chiaro, io lascio spazio al lettore non perché dico "mo scrivo due cose come mi capitano, tanto arriva utente X a dargli un significato". Per scrivere una poesia a partire da delle "visioni" (quindi dare una consequanzialità logica tra loro, veicolare il messaggio/la sensazione che voglio, ecc...) mi faccio, scusa per l'espressione colorita, il culo a tarallo e in tutta onestà più di una volta è capitato che usassi immagini/suggestioni/bozze studiate nell'arco di mesi; non ore, non giorni, non settimane ma mesi.

    L'uso delle immagini come allegorie, metafore, similitudini rappresenta un impiego di figure retoriche e le figure retoriche sono parte del kit del poeta (ma più in generale di uno scrittore o anche di un oratore) per catturare l'attenzione. Nelle tue poesie si vede che le immagini che proponi sono molto incisive e perciò non mi stupisco che talvolta derivino da uno studio di mesi. Io, viceversa, riconosco la mia carenza nell'uso di questi strumenti e penso che questo rappresenti l'aspetto su cui posso cercare di lavorare maggiormente. Non mi pare di aver detto che l'uso delle immagini in poesia non vada bene (e - per inciso - neppure ho mai detto che tu sei un poeta "commerciale", come invece è stato riportato in commenti precedenti), ho invece detto "diversifica!" per spronarti a voler cimentarti anche in altre contesti, in cui provi a fare poesia anche senza l'uso delle immagini. Se invece ritieni di dire "per il percorso poetico che sto compiendo, per ora mi interessa scrivere solo versi che partano da delle visioni", non c'è nessun problema: come ripeto, il mio si trattava solamente di un consiglio e, del resto, hai decenni di vita davanti a te per continuare il tuo percorso poetico e valutare se sperimentare qualcosa di diverso.

    E con ciò, mi scuso se il mio intervento ha suscitato delle polemiche, cosa che non era affatto mia intenzione. Rinnovo le mie congratulazioni per la vittoria! :birra: :birra:
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    Grazie per i commenti! Purtroppo non conosco le opere di Junji Ito, mentre conosco Metropolis di fama pur non avendolo mai visto 😅...Ammetto la mia ignoranza sia in tema manga sia circa il cinema d'antan!
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    Grazie a tutti sia per i commenti sia per le congratulazioni! :)
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    Io ho votato poesie che ho già votato nei turni precedenti, quindi la motivazione della mia scelta è ricostruibile tramite i commenti che avevo già fatto all'epoca!
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    Dopo che nelle tre League precedenti ho raccolto un terzo, un quarto, un quinto posto, il secondo posto mancava alla mia collezione :) Non mi ero illuso di vincere, neanche quando ero in testa al momento dell'apertura dell'ultimo giorno di votazioni, perchè sapevo che mancavano ancora i voti di persone di cui ero sicuro al 100% che avrebbero assegnato la propria preferenza alla poesia di Darth, però si è trattato di un sondaggio con una certa suspense e incertezza nella sua evoluzione... Direi anche Druvir e Askar degni finalisti, tutti con un percorso notevole nel corso di questa League!
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    A urne chiuse, dico che, se fossi stato chiamato a votare, io avrei scelto la poesia di Askar, che ho trovato la meglio calibrata per resa formale e profondità di pensiero.

    Congratulazioni a Darth, vittoria stra-meritata, non tanto a mio avviso per la poesia della finale (che non ho ritenuto eccezionale, ma questo è un mio gusto personale), quanto per un percorso da dominatore assoluto in questa League fin dal turno preliminare, tanto da avere l'occasione di scegliere i temi di quasi tutti i turni! Anche se non sono un punto di riferimento come Dru e Fert perchè riconosco tranquillamente di non avere le loro competenze e la loro conoscenza della poesia, in qualità di prima persona che ha commentato i primi versi che hai pubblicato su questo forum continuo a distanza di anni a dispensare consigli non richiesti e il mio consiglio è: diversifica! Le tue poesie, a quanto risulta, godono di buon successo di pubblico, ma non rischiare di diventare come quei cantanti pop che fanno canzoni tutte uguali perchè al loro pubblico piace così. Cerca di adattare la tipologia di versi, l'uso di figure retoriche, l'impiego della metrica in funzione del contenuto della poesia; cerca di dare una personalità precisa a ogni tua poesia; stai attento a non creare prodotti troppo standardizzati in cui, alla fine, se interscambi le strofe tra due diverse poesie il risultato non cambia perchè entrambe sono basate sul solito schema di versi brevilinei senza metrica e in cui l'attenzione del lettore è attirata da una profusione di immagini che vanno a solleticare la sua fantasia; quando scrivi una poesia, di' a te stesso "ora provo a spiegare cosa volevo dire" senza rimettere semplicemente al lettore la facoltà di dare una libera interpretazione. Quello che sto dicendo non contrasta con l'augurio che ti ha fatto Kira di continuare a scrivere così come stai facendo: è uno stimolo a voler sempre cercare qualcosa di più, a studiare e a studiarsi, a maturare continuamente, a non sentirsi arrivati, anche se non credo proprio che ti adagerai sugli allori dopo la vittoria in questa League! :lol:
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    La Fabbrica, di ikebanacka.
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    I giovani dicevano che la Fabbrica, con il suo inquinamento, divorava il loro futuro; i vecchi li schernivano, sentenziando che la Fabbrica dava lavoro e permetteva di portare a casa da mangiare. Ma, un giorno, il fumo che usciva dalla ciminiera della Fabbrica assunse la forma di un volto diabolico, e tutti si spaventarono a sentire il fumo scoppiare in una stridula risata. Migliaia di vaporosi tentacoli si dipanarono dalla nube infernale, avvinghiando ogni persona: i catturati furono sollevati in aria e inghiottiti nelle fauci di quella figura demoniaca. Nella città non rimase nessuno, restò solo una spettrale foschia.
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    Oltre che per i commenti, ringrazio anche per gli auguri!
    Mi fa piacere che molti di voi abbiano apprezzato il contenuto e il sentimento che anima la poesia; anche chi non ha vissuto l'esperienza della paternità (o della maternità), ha vissuto comunque l'esperienza di essere figlio, quindi anche chi sente lontano da sè il momento di diventare genitore può comunque leggere questa poesia in modo speculare, ossia "io, come figlio, ho percepito tutto questo?": del resto è anche la mia forma mentis principale, perchè io sono un padre da solo un mese, ma sono un figlio da quasi trentaquattro anni.
    Il commento di Dangel mi spinge a dire qualcosa di più sulla forma. Come dicevo, si tratta di quattro sestine in un'alternanza di dodecasillabi e novenari. In apparenza, i versi sono sciolti, senza rima, ma in realtà, se notate, ogni verso ha un suo corrispondente con cui forma una rima pur in posizione molto distante, pure tra prima e ultima strofa (come programma-mamma, o accudirti-blandirti): le due particolarità sono le rime univoche in "oltre" (ma lì si tratta della ripetizione dell'intero verso che rappresenta, oltre che il titolo della poesia, anche il concetto fondamentale della stessa) e l'assonanza "superi-liberi" (e qui si tratta di due concetti, quello del "superare" e quello di "libertà", che vanno a infrangere qualsiasi vincolo e catena, per cui ho ritenuto di evidenziare questa loro forza non stringendoli in alcuna rima).
    Già in altre occasioni ho utilizzato versi "falsamente sciolti", in cui più che rime è opportuno parlare di rimandi laddove versi terminanti nello stesso modo si trovano posizionati a gran distanza tra loro, come ad esempio nel secondo turno del contest "Il signore dei versi". Anche in quell'occasione, come in questa, nella poesia si parla di scelte e di libertà, e trovo che questa struttura poetica si presti bene a rappresentare una considerazione di sottofondo: noi ci pensiamo liberi, come liberi ci sembrano questi versi senza rime evidenti, ma in realtà ci troviamo a seguire un sentiero delimitato dalle nostre esperienze, dal luogo e dal tempo in cui viviamo, dalle persone che conosciamo, in primis coloro che non ci siamo scelti ma che rappresentano le persone che ci hanno accolto nella loro famiglia nel rapporto genitori-figli. Eppure, allo stesso tempo, tagliato il cordone ombelicale, ci si rende conto che un figlio va per conto proprio, non è sottoponibile a un controllo che faccia di lui il risultato di ciò che i genitori fanno per lui: inevitabilmente diventa lui il presente che sarà futuro e i genitori guardano con trepidazione, e con anche un po' di incertezza e rassegnazione, questa crescita e questa indipendenza fino a quando si faranno definitivamente da parte lasciando di loro solo il ricordo.
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    Grazie per i vostri commenti! Vero, questa poesia nasce dalla mia esperienza diretta, tant'è che inizialmente si trattava di una poesia in versi liberi appuntata al cellulare in ospedale nei giorni in cui mia moglie era ricoverata per il parto e la nostra piccola lanciava le sue prime occhiate tutt'intorno. Da quella base in versi liberi, ho sistemato la poesia in un'alternanza di dodecasillabi e novenari in collegamento tra loro.
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    Analogamente a quanto avvenuto nella scorsa edizione e in conformità con i turni precedenti, quale partecipante alla finale io non credo che esprimerò il mio voto nel sondaggio; se però gli altri finalisti decidessero di votare, allora per correttezza voterò anch'io!
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    Grazie mille per i vostri commenti! La mia bimba è nata meno di un mese fa, però mi rendo conto di come sia vero quando si dice che i neonati nascono già competenti, in grado di esprimere le proprie esigenze, pieni di emozioni e di interesse per questo nuovo mondo in cui si trovano catapultati!
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    Credevamo che fossimo noi a crescerti
    e invece sei già andata oltre;
    credevamo di esser pronti ad accudirti
    e invece sei già andata oltre;
    fantasticavamo il futuro in programma
    ma ogni progetto tu lo superi.

    Quante cose sai che non sai di sapere
    né sai che sapere vorrai;
    quanti passi farai verso direzioni
    che nessuno ti ha mai indicato;
    quanti sogni lascerai volare liberi
    come palloncini nel cielo.

    Forse un giorno (forse no) potrà rincrescerti
    un consiglio non ascoltato,
    una frase non detta, come emozioni
    che il cuore ha lasciato nel gelo,
    però tua sarà la vita, tuo il volere
    per tutti gli anni che verranno.

    Ci chiamerai “papà”, ci chiamerai “mamma”,
    e poi più non ci chiamerai
    quando il mondo dintorno vorrà blandirti
    e darai fiducia alla gente,
    quando solo ricordi che sbiadiranno
    saremo un giorno e tu il presente.
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    Ti ero debitore di un commento su questo brano :) Tanti spunti, alcuni potrebbero anche essere sviluppati in racconti particolarmente elaborati (come il racconto di avventura), altri invece raggiungono il loro scopo proprio grazie alla loro sintetica immediatezza (come il racconto comico).
    E' come se l'idea di base fosse una consegna per poi sviluppare il tema nella maniera più varia, però quello che emerge da tutte le possibili trame è il bisogno di relazione che ogni uomo ha nonostante tutto: per quanto possiamo sognare un'isola, alla fine rimane sempre imprescindibile il contatto con gli altri esseri umani.
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    CITAZIONE (Alan S. @ 21/9/2023, 22:20) 
    ikebanacka che ne dici, tentiamo la nostra prima collaborazione?

    Io e Alan siamo in contatto tramite MP per vedere se riusciamo a presentare insieme un racconto per il prossimo turno :palloncino:
1311 replies since 31/3/2005
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