Inchiostro diVerso - Forum di scrittori e arte

Posts written by ikebanacka

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    Grazie per i commenti! Purtroppo non conosco le opere di Junji Ito, mentre conosco Metropolis di fama pur non avendolo mai visto 😅...Ammetto la mia ignoranza sia in tema manga sia circa il cinema d'antan!
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    Grazie a tutti sia per i commenti sia per le congratulazioni! :)
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    Io ho votato poesie che ho già votato nei turni precedenti, quindi la motivazione della mia scelta è ricostruibile tramite i commenti che avevo già fatto all'epoca!
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    Dopo che nelle tre League precedenti ho raccolto un terzo, un quarto, un quinto posto, il secondo posto mancava alla mia collezione :) Non mi ero illuso di vincere, neanche quando ero in testa al momento dell'apertura dell'ultimo giorno di votazioni, perchè sapevo che mancavano ancora i voti di persone di cui ero sicuro al 100% che avrebbero assegnato la propria preferenza alla poesia di Darth, però si è trattato di un sondaggio con una certa suspense e incertezza nella sua evoluzione... Direi anche Druvir e Askar degni finalisti, tutti con un percorso notevole nel corso di questa League!
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    A urne chiuse, dico che, se fossi stato chiamato a votare, io avrei scelto la poesia di Askar, che ho trovato la meglio calibrata per resa formale e profondità di pensiero.

    Congratulazioni a Darth, vittoria stra-meritata, non tanto a mio avviso per la poesia della finale (che non ho ritenuto eccezionale, ma questo è un mio gusto personale), quanto per un percorso da dominatore assoluto in questa League fin dal turno preliminare, tanto da avere l'occasione di scegliere i temi di quasi tutti i turni! Anche se non sono un punto di riferimento come Dru e Fert perchè riconosco tranquillamente di non avere le loro competenze e la loro conoscenza della poesia, in qualità di prima persona che ha commentato i primi versi che hai pubblicato su questo forum continuo a distanza di anni a dispensare consigli non richiesti e il mio consiglio è: diversifica! Le tue poesie, a quanto risulta, godono di buon successo di pubblico, ma non rischiare di diventare come quei cantanti pop che fanno canzoni tutte uguali perchè al loro pubblico piace così. Cerca di adattare la tipologia di versi, l'uso di figure retoriche, l'impiego della metrica in funzione del contenuto della poesia; cerca di dare una personalità precisa a ogni tua poesia; stai attento a non creare prodotti troppo standardizzati in cui, alla fine, se interscambi le strofe tra due diverse poesie il risultato non cambia perchè entrambe sono basate sul solito schema di versi brevilinei senza metrica e in cui l'attenzione del lettore è attirata da una profusione di immagini che vanno a solleticare la sua fantasia; quando scrivi una poesia, di' a te stesso "ora provo a spiegare cosa volevo dire" senza rimettere semplicemente al lettore la facoltà di dare una libera interpretazione. Quello che sto dicendo non contrasta con l'augurio che ti ha fatto Kira di continuare a scrivere così come stai facendo: è uno stimolo a voler sempre cercare qualcosa di più, a studiare e a studiarsi, a maturare continuamente, a non sentirsi arrivati, anche se non credo proprio che ti adagerai sugli allori dopo la vittoria in questa League! :lol:
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    La Fabbrica, di ikebanacka.
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    I giovani dicevano che la Fabbrica, con il suo inquinamento, divorava il loro futuro; i vecchi li schernivano, sentenziando che la Fabbrica dava lavoro e permetteva di portare a casa da mangiare. Ma, un giorno, il fumo che usciva dalla ciminiera della Fabbrica assunse la forma di un volto diabolico, e tutti si spaventarono a sentire il fumo scoppiare in una stridula risata. Migliaia di vaporosi tentacoli si dipanarono dalla nube infernale, avvinghiando ogni persona: i catturati furono sollevati in aria e inghiottiti nelle fauci di quella figura demoniaca. Nella città non rimase nessuno, restò solo una spettrale foschia.
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    Grazie mille per i commenti! Lieto di aver smosso qualcosa nell'animo a Miss e a UmanoErrare :) Rispetto al commento di Huine, è vero, non ci avevo pensato, la canzone di Elisa "A modo tuo" ha una certa attinenza con questi versi: forse lì si parla di una difficoltà a far crescere i propri figli, mentre qui c'è una presa d'atto che sarà così e che è già così, che la mia piccola è già una persona con una propria personalità e una propria indipendenza da me.
    Riguardo al commento di Neme, che ha fatto un'ottima disanima che coglie bene vari aspetti di quello che ho scritto, rivelo che la versione iniziale della poesia conteneva in effetti una citazione vera e propria ossia "le tue vie non saranno le nostre vie e i tuoi pensieri non saranno i nostri pensieri" che però poi ho smussato nella versione finale del componimento tramite i primi quattro versi della seconda strofa, anche se ho ritenuto di mantenere comunque un'aura sapienziale a quei versi che parlano appunto di "sapere".
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    Oltre che per i commenti, ringrazio anche per gli auguri!
    Mi fa piacere che molti di voi abbiano apprezzato il contenuto e il sentimento che anima la poesia; anche chi non ha vissuto l'esperienza della paternità (o della maternità), ha vissuto comunque l'esperienza di essere figlio, quindi anche chi sente lontano da sè il momento di diventare genitore può comunque leggere questa poesia in modo speculare, ossia "io, come figlio, ho percepito tutto questo?": del resto è anche la mia forma mentis principale, perchè io sono un padre da solo un mese, ma sono un figlio da quasi trentaquattro anni.
    Il commento di Dangel mi spinge a dire qualcosa di più sulla forma. Come dicevo, si tratta di quattro sestine in un'alternanza di dodecasillabi e novenari. In apparenza, i versi sono sciolti, senza rima, ma in realtà, se notate, ogni verso ha un suo corrispondente con cui forma una rima pur in posizione molto distante, pure tra prima e ultima strofa (come programma-mamma, o accudirti-blandirti): le due particolarità sono le rime univoche in "oltre" (ma lì si tratta della ripetizione dell'intero verso che rappresenta, oltre che il titolo della poesia, anche il concetto fondamentale della stessa) e l'assonanza "superi-liberi" (e qui si tratta di due concetti, quello del "superare" e quello di "libertà", che vanno a infrangere qualsiasi vincolo e catena, per cui ho ritenuto di evidenziare questa loro forza non stringendoli in alcuna rima).
    Già in altre occasioni ho utilizzato versi "falsamente sciolti", in cui più che rime è opportuno parlare di rimandi laddove versi terminanti nello stesso modo si trovano posizionati a gran distanza tra loro, come ad esempio nel secondo turno del contest "Il signore dei versi". Anche in quell'occasione, come in questa, nella poesia si parla di scelte e di libertà, e trovo che questa struttura poetica si presti bene a rappresentare una considerazione di sottofondo: noi ci pensiamo liberi, come liberi ci sembrano questi versi senza rime evidenti, ma in realtà ci troviamo a seguire un sentiero delimitato dalle nostre esperienze, dal luogo e dal tempo in cui viviamo, dalle persone che conosciamo, in primis coloro che non ci siamo scelti ma che rappresentano le persone che ci hanno accolto nella loro famiglia nel rapporto genitori-figli. Eppure, allo stesso tempo, tagliato il cordone ombelicale, ci si rende conto che un figlio va per conto proprio, non è sottoponibile a un controllo che faccia di lui il risultato di ciò che i genitori fanno per lui: inevitabilmente diventa lui il presente che sarà futuro e i genitori guardano con trepidazione, e con anche un po' di incertezza e rassegnazione, questa crescita e questa indipendenza fino a quando si faranno definitivamente da parte lasciando di loro solo il ricordo.
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    Un pacchetto nuova espansione, grazie mille!
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    Grazie per i vostri commenti! Vero, questa poesia nasce dalla mia esperienza diretta, tant'è che inizialmente si trattava di una poesia in versi liberi appuntata al cellulare in ospedale nei giorni in cui mia moglie era ricoverata per il parto e la nostra piccola lanciava le sue prime occhiate tutt'intorno. Da quella base in versi liberi, ho sistemato la poesia in un'alternanza di dodecasillabi e novenari in collegamento tra loro.
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    Analogamente a quanto avvenuto nella scorsa edizione e in conformità con i turni precedenti, quale partecipante alla finale io non credo che esprimerò il mio voto nel sondaggio; se però gli altri finalisti decidessero di votare, allora per correttezza voterò anch'io!
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    Grazie mille per i vostri commenti! La mia bimba è nata meno di un mese fa, però mi rendo conto di come sia vero quando si dice che i neonati nascono già competenti, in grado di esprimere le proprie esigenze, pieni di emozioni e di interesse per questo nuovo mondo in cui si trovano catapultati!
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    Credevamo che fossimo noi a crescerti
    e invece sei già andata oltre;
    credevamo di esser pronti ad accudirti
    e invece sei già andata oltre;
    fantasticavamo il futuro in programma
    ma ogni progetto tu lo superi.

    Quante cose sai che non sai di sapere
    né sai che sapere vorrai;
    quanti passi farai verso direzioni
    che nessuno ti ha mai indicato;
    quanti sogni lascerai volare liberi
    come palloncini nel cielo.

    Forse un giorno (forse no) potrà rincrescerti
    un consiglio non ascoltato,
    una frase non detta, come emozioni
    che il cuore ha lasciato nel gelo,
    però tua sarà la vita, tuo il volere
    per tutti gli anni che verranno.

    Ci chiamerai “papà”, ci chiamerai “mamma”,
    e poi più non ci chiamerai
    quando il mondo dintorno vorrà blandirti
    e darai fiducia alla gente,
    quando solo ricordi che sbiadiranno
    saremo un giorno e tu il presente.
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    Ti ero debitore di un commento su questo brano :) Tanti spunti, alcuni potrebbero anche essere sviluppati in racconti particolarmente elaborati (come il racconto di avventura), altri invece raggiungono il loro scopo proprio grazie alla loro sintetica immediatezza (come il racconto comico).
    E' come se l'idea di base fosse una consegna per poi sviluppare il tema nella maniera più varia, però quello che emerge da tutte le possibili trame è il bisogno di relazione che ogni uomo ha nonostante tutto: per quanto possiamo sognare un'isola, alla fine rimane sempre imprescindibile il contatto con gli altri esseri umani.
2548 replies since 31/3/2005
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