La cagna Partenope l’ha seppellita il suo padrone, che con lei si divertiva, e le ha reso così una ricompensa del piacere che gli ha procurato. È così, esiste un premio dell’amore anche per i cani, come appunto anche costei che era devota a chi la nutriva ha ottenuto questa tomba. Guardando a questa tomba fatti buon amico chi sappia amarti di cuore in vita e si curi del tuo cadavere.
Qualcuno di voi ha per caso il link del video della poesia "La pergola" di Luca Cenacchi? Mi piaceva molto e mi piacerebbe rivederlo, ma stranamente quando faccio la ricerca con Google, non me lo dà.
Se lo fanno, certamente! E spero che sia lei a leggere il pezzo una delle pochissime persone che posso dire mi conosce davvero nell'intimo, che ha capito questo figlio del piombo e del vetro.
Sull'aspetto formale lascio la parola agli esperti del canone orientale, ti faccio solo notare che l'ultimo verso tecnicamente non è un quinario, ma un quaternario sdrucciolo.
Però, siccome io sono pro occidente, ti faccio questa osservazione:
vaga il ricordo -> 1-4 oltre la conoscenza - -> 1-(4)-6 sempre vivere -> 1-3
In pratica c'è una regressione accentuativa sul finale che a mio parere è una bella giocata metapoetica per il vagare, uno scostamento tipo fulmen in clausola barocco.
Detto questo: c'è qualcosa di archilocheo in questo haiku, una considerazione del passato che non deve soffocare il presente, ma anche un'eternalizzazione del ricordo ATTRAVERSO il presente. Insomma, la dimensione del qui ed ora domina, ma fruttifica anche il passato.