Inchiostro diVerso - Forum di scrittori e arte

Posts written by Tulit-Fert-Feret

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    CITAZIONE
    Ciao Fert, sarebbe da farlo :laugh: ma andrei contro la piattaforma che ci ospita e che si sostenta con le pubblicità. Solo che così è un po' troppo, è davvero fastidiosa...

    Se non c'è un divieto specifico, fregatene.
    Firefox ha l'estensione gratis, comunque ricorda: quando una cosa è gratis, il prodotto sei tu. Ma in quanto essere umano faccio di tutto per rendere impossibile la vita a chi vuole commercializzarmi :laugh: in questo sono veramente un anarchico.

    CITAZIONE
    Uomo di cultura.
    Wrex e Grunt (detto "il mini carro armato") for president. :laugh:

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    Domanda sulla forma: probabilmente ne abbiamo già parlato, ma Huine può testimoniare le mie lesioni cerebrali... hai fatto una variante della strofa alcaica usando i decasillabi sdruccioli al posto degli endecasillabi?

    Comunque è veramente figo, io poi adoro lo "sdrucciolame" nelle poesie, rallenta e solennizza; il tutto in sinergia con un'attenzione alla musicalità notevole, giocata molto sul piano allitterativo (e, attenzione, non allitterazioni a caso, ma funzionali anche sul piano espressivo, ma ci arriviamo).

    Mi piace molto, espressivamente, l'impostazione post apocalittica, con il fulmen nella terza strofa: non è un mondo post apocalittico, ma la lotta quotidiana che trasfigura la realtà in un panorama atroce, dove vi è un conforto fugace, ma ricorsivo: la penna.

    Stilo che salva, stilo benefico
    meco ti porto, unico antidoto
    provato pel breve guadare:
    e l'empireo tosto s'oscura.


    Se è fugace, ma ricorsivo, si impone al divenire il carattere dell'essere: e allora la penna diventa...



    Poesia che mi è molto piaciuta, tra l'altro c'è una certa impostazione fichtiana sottesa: l'Io vs l'Anti-Io.
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    Ho riflettuto. Ho ruminato sulla questione del complicato.

    Mi è venuto in mente che Nietzsche scriveva nella "Genealogia della morale":


    - Se per qualcuno questo testo sarà incomprensibile e sgradevole
    all'ascolto, la colpa, mi sembra, non è da attribuire necessariamente
    a me. Esso risulta bastevolmente chiaro, presupponendo, come
    presuppongo, che si siano precedentemente letti, non senza una certa
    fatica, gli altri miei scritti, perché in realtà essi non sono di
    facile accesso. Per quello che concerne il mio "Zarathustra", non
    considero suo conoscitore nessuno che non sia stato mai una volta
    profondamente ferito o profondamente esaltato da ognuna delle sue
    parole; solo allora infatti, egli potrà godere del privilegio di
    partecipare rispettosamente dell'elemento alcionio da cui è nata
    quell'opera della sua solare chiarezza, della sua lontananza, ampiezza
    e certezza. In altri casi la forma aforistica presenta delle
    difficoltà: appunto perché oggi a questa forma "non" viene data la
    "dovuta importanza". Un aforisma ben coniato e ben fuso non è ancora
    «decifrato» per il fatto stesso di venire letto; è piuttosto vero che
    da questo momento deve avere inizio la sua "interpretazione", cosa per
    la quale occorre un'arte dell'interpretare. Nel terzo saggio di questo
    libro ho fornito un modello di quello che intendo, in un caso simile,
    per «interpretazione» - questo saggio è preceduto da un aforisma, e il
    saggio stesso ne è il commento. E' chiaro che per esercitare così la
    lettura come "arte", è necessaria soprattutto una cosa che al giorno
    d'oggi si è disimparata più di tante altre - e perciò, per arrivare
    alla «leggibilità» delle mie opere, ci vorrà ancora tempo - una cosa,
    cioè, per cui si deve essere piuttosto simili a una vacca e in
    "nessun" caso a un «uomo moderno»: il "ruminare"
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    Ecco, secondo me vale anche per gli scrittori. RUMINARE. BISOGNA RUMINARE. Solo dopo si può vomitare bene la propria arte.
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    Trilussa è l'archetipo positivo del poeta popolare, quello di cui abbiamo bisogno, ma non ci meritiamo e quindi ci teniamo la Valduga e Micaletto.
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    Buongiorno, mi sono laureato pure io in ritardo per seguire la passione della scrittura.

    Amor fati e vaffanculo, dovrei farci una maglietta :gallo:

    CITAZIONE
    È da qualche giorno che la pubblicità da mobile è diventata fin troppo invasiva. Non so se sta accadendo anche a voi, ma spesso me ne compare una a tutto schermo che mi impedisce di navigare. Provo a scrivere al supporto, vediamo cosa dicono...

    Installa un adblock e frustra le nefaste ambizioni di queste azienducole :sciglia: come dicevano i Krogan in Mass Effect, il peggior insulto che si può fare a un nemico è ignorarlo.
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    Devi darci buone notizie? :sciglia: Ne sono molto felice! :gallo:
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    Ma sebbene il loro sentimento fosse purissimo, il Vento Divino non soffiò. Perché mai? [...]
    E avrebbe dovuto alzarsi anche durante il nostro assalto, testimoniando così che il nostro è un paese Divino. Ma entrambe le volte – sì, entrambe le volte – il vento non soffiò.
    Perché?
    [...] Sia i nostri fratelli che noi abbiamo rappresentato la fine terribile e vana di un grande mondo di cristallo ridotto in frantumi. Noi non siamo ricordati per la gloria cui ambivamo, ma come simbolo di una fine. Proprio noi, che anelavamo ardentemente a essere l'alba, la luce del mattino, l'inizio.
    Perché?


    Mishima - La voce degli spiriti eroici
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    CITAZIONE
    1 - La poesia si fa con il corpo, con tutto il corpo.

    Quale fautore dell'oralità della poesia, mi sento concorde.

    CITAZIONE
    2 - Il poeta è come un albero. L'albero è morto e vivo nello stesso tempo, è solitario e corale, è potenzialmente immortale.

    Gli alberi non sono dei non-morti, però è vero: il poeta può assurgere a lirico singolo o a lirico corale.

    CITAZIONE
    3 - La poesia quando c'è ti emoziona come ci emoziona un bacio che non pensavamo di poter avere.

    Vabbè, la melensata da boomer se no non siamo contenti.

    CITAZIONE
    4 - In poesia quello che conta è che il bersaglio sia limpido.

    E con questo facciamo una bella pallina di carta con la poesia ermetica e la tiriamo nel cestino.

    Però questo vale anche per tantissima poesia contemporanea, il cui bersaglio è tutt'altro che limpido.

    Detto questo, io sto con la concezione poetica di Callimaco e ribatto con una strofa black metal (così vedete che sono moderno): tutto ciò che è comprensibile è merda commerciale.

    Tzè!

    CITAZIONE
    5 - La poesia non è destrezza con la lingua. La destrezza è come mettere tanto limone sul pesce. Se il pesce è fresco non ha bisogno del limone. Se il pesce è vecchio, il limone è un imbroglio.

    Ma non si era detto che la poesia emoziona come i baci? A me nel bacio piace la destrezza con la lingua. Ma con il limone sul pesce vedo che rimaniamo nell'isotopia doppiosensista.

    Comunque, chi la decide l'autenticità del sentire?

    CITAZIONE
    6 - Le parole poetiche sono pericolose, per fare poesia servono le nostre parole, quelle che usiamo tutti i giorni.

    Pregate che non debba mai usare in poesia le parole che uso tutti i giorni: oltre alle volgarità, abbiamo enfiteusi, locazione, usucapione, rescindente, rescissorio, id quod plerumque accidit, e tutto il latino annesso e connesso.


    CITAZIONE
    7 - La poesia la fanno i percettivi, non quelli che procedono per astrazioni, quelli che hanno la passione di giudicare il mondo piuttosto che vederlo.

    E certo, del resto giudicare è la cosa più facile che esiste, molto più che comprendere il mondo.

    CITAZIONE
    8 - La poesia serve a fare un uso presente di uno strumento antico. In questo modo leggere una poesia attenua la dittatura del presente.

    Ma non si era detto che vanno usate le parole di tutti i giorni? Belin se non è questa dittatura del presente...

    CITAZIONE
    9 - La poesia più elementare è sempre la più difficile. Riesce solo raramente anche a quelli a cui sembra riuscire sempre.

    Cos'è una poesia elementare?

    CITAZIONE
    10 - La poesia resta sempre da fare. Ogni volta che se ne fa una si aumenta lo spazio per farne altre. La poesia se è una merce, è una merce che aumenta consumandosi.

    Omne ignotum pro magnifico.

    Poi ci stupiamo che nessuno legge più, comincio a pensare che facciano bene.
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    CITAZIONE (Pecco73 @ 10/4/2024, 14:17) 
    Fert Sert Rest Resta


    Perdonami Fert se ti ho fatto passare per il Sert 😆

    AHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAH :XD: :XD: :XD: :XD: :XD: :XD:
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    Ordunque diciamo che già c'è un orientamento di base.

    Vai col rilancio :sciglia:
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    Magnifico :gallo:
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    UE torna :gallo: e resta.
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    Stasera siamo pronti :gallo:
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    Secondo me avete declinato la paura in modo diverso, ma non incompatibile.

    Mi sembra di capire che Askar declina la paura come "tema", quindi un'inibizione negativa dell'agire umano, mentre Kira la declina come istinti conservativo e dunque non necessariamente negativo.

    Ad esempio è un bene che un bambino abbia paura di andare da solo nel bosco, perché mette a rischio la propria incolumità senza avere cognizione e mezzi, mentre un adulto dovrebbe essere in grado di valutare ogni situazione e, sotto necessità, vincere l'istinto.
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    CITAZIONE
    Io problema è proprio che siamo su un 50-50 e manca quel poco a fare propendere per uno o per l'altro.

    Controproponi più di quanto vuoi realmente e conduci la trattativa su quel punto, fingendo che l'ottenimento di quello che vuoi sia, da parte tua, un mero compromesso (tattida detta "Chiedere la Luna per ottenere il Monte Moro").

    Ricorda che se ti ha fatto una proposta è perché sa del tuo valore lavorativo, quindi il coltello dalla parte del manico ce l'hai tu.

    Inoltre rifletterei tra chefin e ceffon chi è stato il capo peggiore.
3875 replies since 25/11/2010
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