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I nostri autori
Intervista a “LUCIO MUSTO”
1) Buongiorno Lucio, intanto grazie per avere accettato questa intervista; raccontaci qualcosa di te scrittore, per conoscerci meglio.
Non nacqui scrittore, anzi non credo di esserlo nemmeno adesso, anche se ormai quella di scrivere è diventata l’attività principale della mia vita di relazione. Mente troppo veloce per la mano e mano troppo ansiosa di creare cose visibili e palpabili per poter indulgere all’arte lenta di disegnare vocaboli.
Scritto, ho sempre scritto in modo corretto e rigoroso perché mio padre, poeta, saggista, romanziere e giornalista di terza pagina non ci dava tregua:“se hai concluso il tuo componimento senza consultare mai il dizionario, buttalo subito.
Non può meritare nemmeno di essere riletto”, era uno dei suoi ammonimenti ricorrenti.
Conseguenza?... nessun entusiasmo per la composizione letteraria finché la mente non divenne abbastanza lenta per la digitazione al PC. Con due dita.
2) Il primo ebook che hai pubblicato su Inchiostro diVerso si intitola “Omaggi agli Artropodi” dove dimostri di saper amare indistintamente tutti gli animali. Da dove è nata l’idea di scrivere un libro dedicato a questi animali?
Uno scontro su un Social Forum con una gentile signora vegetariana e perdutamente amante degli animali … ma solo di alcuni!... affettuosi cani, puffosi gatti e soavi cardellini … ma zecche e tarantole, non sono animali anche loro?...
E così spulciai fra i molti racconti di animali, quelli che potessero far più ribrezzo alla mia amica. E da questa raccolta, in seguito, ho estrapolato quella sugli artropodi, quasi a renderla monografica. Prossimamente penso di organizzare un eBook sui molluschi, creature davvero eccezionali, uno sui procarioti, a metà strada fra scienza e fantascienza, ed in seguito uno sulle “Razze dominanti del pianeta Terra”.
3) Cosa vuole trasmettere ai lettori Lucio Musto con i suoi scritti?
Un solo preciso messaggio: datevi tempo di guardare il cielo e prendetevi il tempo necessario per scrivere quello che ci vedete con...
Inchiostro diVerso,
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Intervista a “EMANUELE VELLUTI”
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Facciamo quattro chiacchiere con Emanuele Velluti, scrittore e autore de “LE OMBRE DELLA DEA”, un fantasy medievale sorprendente con un taglio quasi cinematografico. Emanuele è anche utente del nostro forum con lo pseudonimo “Akayn”.
1) Ciao Emanuele, perché non ci parli un po’ di te? Cosa dovremmo sapere per capire meglio ciò che scrivi?
Ho 27 anni e da quando ero bambino, amo immaginare storie e fantasticare con la mente, questo con il tempo mi ha portato a cercare l’arte giusta per poter imprimere e rendere in qualche modo “reale” quello che ho in testa. Akayn, è il nome ho scelto in un determinato periodo della mia vita, in qualche modo è legato al significato di rinascita, ma è anche il nome di uno dei personaggi del mio libro, perché amo immaginarli con l’aspetto delle persone che fanno parte della mia vita, compreso me stesso.
2) Nel tuo profilo presente nel blog de “LE OMBRE DELLE DEA” dici che sei alla ricerca di una connessione con il mondo, per farlo usi la fantasia per spingerti oltre il velo ingrigito della realtà. Come la stai cercando? E come la rifletti nella tua scrittura?
Creare una storia per me, è distruggere quel velo, con un esplosione di colori dal nome fantasia. Una volta che la storia è creata, essa vive per conto proprio, e ricambia il favore che tu gli hai fatto raccontandola, raccontando lei stessa di te. Quindi queste due storie una volta lanciate nel mondo reale, doneranno emozioni ad altre persone e da esse, ne raccoglieranno altre, che andranno a nutrire la tua anima. E’ uno scambio, una connessione.
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