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E' una cosa che mi ha colpito molto: "La telefonata nel vento", 「風の電話」 /kaze no denwa/. Si tratta di un telefono simbolico, che non è collegato a nessuna rete, ma solo a quella del cuore e del ricordo. E' un telefono collocato in uno dei luoghi del disastro provocato dallo tsunami del marzo 2011, ad Otsuchi, nella Prefettura di Iwate, ed è pensato come memoria di quel giorno, memoria delle vittime. I loro cari possono alzare la cornetta e parlare con chi manca loro, lasciando un messaggio al vento che lo consegnerà o semplicemente "ascoltando" il caro scomparso. Accanto al telefono c'è un quaderno per scrivere e lasciare la propria testimonianza.
Piccole cose, che seppur piccole assumono un significato importantissimo e consolano l'anima.
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Molto toccante...Credo che sia un bel modo per I caro di ricordare I propri defunti. GenialI I giapponesi e davvero puri di cuore. . -
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La sensibilità che si ha in Oriente non è paragonabile a quella di noi occidentali, qualunque cosa ci inventiamo siamo diversi. Anche io che sono molto attratta dal mondo orientale purtroppo sono "contaminata" dalla società in cui vivo, inclusa la scrittura degli haiku. I nostri non saranno mai come i loro, principalmente per la lingua e poi per l'impronta espressiva/esistenziale.
Poter sentire la voce dei propri cari al vento è una magia.. -
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Vero, sono geniali! Se interessa, c'è un servizio giapponese su YouTube, a proposito di questo argomento, che mi ha linkato un ragazzo in un altro forum.
Video. -
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Sono sicura che qualcuno di là risponderà! . -
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Che meraviglia... Solo gli orientali possono concepire una cosa del genere e realizzare luoghi così intimi e riservati...
La loro sensibilità è unica!. -
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E' esattamente così, per alcune cose sono davvero da ammirare. ❤️ . -
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