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Olozn’Orepar
Tanto tanto tempo fa, in un villaggio abbandonato nel bosco c’era un fosso in cui una povera bimbetta, passeggiando, cadde. Da allora i contadini di quelle parti sussurrano storie di fantasmi, di lamenti e di terribili apparizioni. Mai più nessuno nella foresta mise piede.
Così raccontò alla viglia d’Ognisanti una vecchina, addobbata da strega, al banchetto del Principe e lui ne rise.
«Se un simile pozzo fosse nel regno, ben lo saprei!»
«C’è invece. Mandate un araldo coraggioso e lo confermerà!» «E sembrar vigliacco? Mai! Io stesso andrò!» e senza indugio, partì. Cavalcò tutta la notte e al dì seguente, già s’era perso ben bene per la foresta. Stava giusto maledicendo la vecchia per avergli male indicato la fossa, quando la voce di una donzella, melodiosa come il canto d’un usignolo, lo rapì.
Inseguì il dolce richiamo sino al centro di uno spiazzo coperto dalle erbacce e contornato da case diroccate. Dinnanzi a lui, solo una fossa larga qualche metro, ma il cui fondo, ammesso che ne avesse uno, non si vedeva.
«Passi leggeri odo al ciglio della mia prigione. Sei giunto per salvarmi e amarmi?»
«Son sedotto dal tuo canto, ma per amarti serve ben altro»
«Principe coraggioso, il mio corpo è armonioso, vergine e tuo. La fata mi disse di preservarmi solo per te!»
«A me un traliccio da calarti dunque, poi salirai da me!»
«Le mie mani son troppo sottili per sorreggermi. Cuor mio, t’invio il primo dei miei doni»
Dal fondo del pozzo fu scagliata una lunghissima treccia.
«Presto, lega il mio crine ad un appiglio. La tua voce mi ha incendiata: negami ancora i tuoi baci e il mio cuore sarà cenere».
Il principe, amando in quelle parole il tono voluttuoso, strinse le impazienti mani all’insolita corda e si calò. Nel buio, proseguire divenne faticoso. Mise il piede in fallo, scivolò e piombò sul morbido fondale.
«Mia bella, dove sei? Sento il tuo profumo».
Un sibilo, poi una luce spettrale. Il principe inorridì. Sotto i suoi piedi, un addome flaccido riempiva l’intero cerchio del pozzo. Due osceni, amorfi seni ricadevano su quella massa di carne e dietro di questi una testa glabra e senza collo s’attaccava a spalle minuscole. Sulla fronte una sacca bioluminescente brillava. Sotto stavano due piccoli occhi incavati e il taglio d’un sorriso largo e maligno.
La creatura incastrata tirò a sé la treccia e l’avvolse attorno all’ospite.
Il principe avvertì un’orrida mano tra i capelli. Urlò quando lo scalpo gli si strappò dal cranio.
Le fauci risero, poi, spalancate, inghiottirono quanto restava della testa.
Olozn’orepar intrecciò un nuovo crine alla sua treccia.
Edited by NovelleVesperiane - 22/6/2021, 10:37Attached Image. -
.la voce di una donzella, melodioso come il canto d’un usignolo
Melodiosa... ti segnalo il refuso, per il resto il testo è scritto bene, magari puoi sistemare un paio di cosette sul finale: l'attributo "incastrata" non mi sembra necessario e lo toglierei del tutto; più che "gli si strappò lo scalpo", direi "lo scalpo gli venne strappato".
Il capovolgimento della fiaba di Raperonzolo che indichi fin dal titolo è incisivo e il connotato horror è ben reso.
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Ti ringrazio molto per i refusi. Sono contento che tu abbia apprezzato l'idea dietro al racconto. . -
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Concordo con Ike. Mi è piaciuta questa favola di Raperonzolo al contrario. Breve ma efficace.
In questa frase eliminerei la virgola. Mi stona un po', ma non so se sia solo una mia percezione: "Nel buio, proseguire divenne faticoso".
D'impatto anche il disegno!. -
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Adoro le storielle del genere 🤩
Very nice 👌. -
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@Kira~grazie! (sulla virgola hai ragione)
@Yria Blackwood Sono contento che ti piaccia! Mi piacciono le tue poesie.. -
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Raperonzolo al contrario!!!
Tanto melodiosa nella sua stesura, quanto orrida nel finale dai flaccidi connotati.
Mi hai fatto ricoprire di brividi di paura (o di ribrezzo?)
Però piaciuta molto.. -
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Grazie Mixa !
Credo che un racconto del terrore non possa sperare in un commento migliore del tuo.
Sono contento che ti sia piaciuto!. -
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Bella rivisitazione, piaciuta! (anche più dell'originale )
Molto inquietante il disegno
Detto questo, consiglio di cercare di andare sempre a capo tra il dialogo diretto di un personaggio e dell'altro:CITAZIONECosì raccontò alla viglia d’Ognisanti una vecchina, addobbata da strega, al banchetto del Principe e lui ne rise. «Se un simile pozzo fosse nel regno, ben lo saprei!» «C’è invece. Mandate un araldo coraggioso e lo confermerà!» «E sembrar vigliacco? Mai! Io stesso andrò!»
Scriverei invece:
Così raccontò alla viglia d’Ognisanti una vecchina, addobbata da strega, al banchetto del Principe e lui ne rise.
«Se un simile pozzo fosse nel regno, ben lo saprei!»
«C’è invece. Mandate un araldo coraggioso e lo confermerà!»
«E sembrar vigliacco? Mai! Io stesso andrò!»
Aggiungo comunque che quella prima frase è un pochino gonfia e macchinosa. Te la ripropongo così:
Tale fu il racconto di una vecchina addobbata da strega alla vigilia d'Ognissanti, ma al suo banchetto, il Principe ne rise.. -
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Contento che ti sia piaicuta.
Hai ragione sulla cosa dell'andare a capo nei dialoghi, fa tantissimo.
La frase che hai proposto non è affatto male! Ti ringrazio.. -
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Figurati! . -
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Ciao
Il racconto mi è piaciuto, così come la prosa ricercata e il disegno. Quest'ultimo l'hai fatto tu?
L'unica pecca, mia personale opinione, è che non vai a capo con i dialoghi. Questo crea confusione, ma è solo un cavillo superfluo. Magari è una tua scelta stilistica, come per Cormac McCarthy che non sua nessun segno distintivo. -
.Ciao
Il racconto mi è piaciuto, così come la prosa ricercata e il disegno. Quest'ultimo l'hai fatto tu?
L'unica pecca, mia personale opinione, è che non vai a capo con i dialoghi. Questo crea confusione, ma è solo un cavillo superfluo. Magari è una tua scelta stilistica, come per Cormac McCarthy che non sua nessun segno distintivo
Ho provato a leggere Meridiano di Sangue di McCarthy perché lo citava King nella sua autobiografia/manuale di scrittura, On Writing, e ammetto che c'erano dei passaggi brillanti, però non mi piaceva il suo stile e l'ho mollato (cosa che mi capita di rado).
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AdeCerberus
Benvenuto, sono contento che il racconto ti sia piaciuto.
Si, il disegno è mio, se ne vuoi vedere altri li trovi qui:https://www.instagram.com/novelle.vesperiane/
In realtà preferisco sempre andare a capo nei dialoghi, non so perchè questa versione che ho caricato non risulta indentata (è successo anche con un altro racconto.)
Grazie per avermelo fatto notare!. -
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Adoro la prosaaaaa 😍 molto fiabesca, sembra che tutto il racconto venga davvero da un altro tempo. Mi è piaciuto scoprire cosa ci fosse in fondo al pozzo, è stata una sorpresa! Immaginavo tutt'altro. Magari fantasmi, spiriti maligni, ma una strega incastrata con la forma del pozzo! Fantastico, grande fantasia .