Partendo da dov'ero

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +17   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Eroe

    Group
    Member
    Posts
    26,654
    Inchiostro di qualità
    +7
    Location
    Bacaniland

    Status
    Offline
    Resti di vecchie vestigia rurali
    nella mia mente si fondono all’oggi:
    lì mi ricordo d’un albero, là
    stavano al pascolo alcuni animali.
    Tornano gli uomini stanchi agli alloggi;
    ora saluto dov’ero anni fa.

    Guardo la nota campagna e sorrido:
    cambian le cose, ma sempre è la stessa
    l’ampia pianura col libero borgo;
    sempre è la stessa ed ancora mi fido,
    anche vivendo lontano m’è impressa.
    Scosto lo sguardo e i miei vecchi poi scorgo.

    «Resta!», sussurra la voce materna
    volta ad un figlio distante da lei:
    «È la tua casa, quand’eri bambino…».
    «Credi che forse l’infanzia sia eterna?
    Ora ritorno laddove vorrei:
    fresca è la sera e a me noto il cammino».

    Volano i figli, son foglie nel vento;
    vanno in ricerca di nuova fortuna.
    Lungi ho trovato la vita che voglio:
    io non rimango, ma ancora un lamento
    sibila al cuore e così l’importuna,
    fino a far totem d’un albero spoglio.
     
    Top
    .
  2.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Condottiero

    Group
    Member
    Posts
    12,922
    Inchiostro di qualità
    +281

    Status
    Online
    Un po' Pascoli, un po' Pasolini.
    Questo è il modo di scrivere che piace a me, che sento vicino.
    Resti sempre uno dei miei autori preferiti, e non lo dico per captatio benevolentiae (anche perché la Gilda è finita... credo 😆).
     
    Top
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Eroe

    Group
    Member
    Posts
    26,654
    Inchiostro di qualità
    +7
    Location
    Bacaniland

    Status
    Offline
    Grazie Pecco, troppo buono. Visto che richiami alcuni autori come possibili fonte di ispirazione, doverosamente segnalo che nel testo è ripreso pressoché pedissequamente un verso di una delle più famose poesie di uno dei più celebri poeti italiani: si tratta di una citazione voluta, vediamo chi sarà il primo a scovarla!
     
    Top
    .
  4.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Bardo

    Group
    Inchiostro introspettivo
    Posts
    1,302
    Inchiostro di qualità
    +37

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    fresca è la sera e a me noto il cammino

    Eccola! Se non sbaglio è Carducci.
    Prometto che ripasso domani a commentare la poesia.
     
    Top
    .
  5.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Eroe

    Group
    Member
    Posts
    26,654
    Inchiostro di qualità
    +7
    Location
    Bacaniland

    Status
    Offline
    Vabbè, Darth, ma anche tu, che te possino... lancio una sfida e arrivi tu e in tre minuti risolvi la caccia al tesoro rovinando il divertimento a tutti... :lol:
     
    Top
    .
  6.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Condottiero

    Group
    Member
    Posts
    12,922
    Inchiostro di qualità
    +281

    Status
    Online
    Non la conoscevo ma stavo per citare anche Carducci tra i poeti che mi ricordavi, giuro.

    pecComplimenti, Darth.
     
    Top
    .
  7.     +5   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Cavaliere di Corte

    Group
    Inchiostro di tenebra
    Posts
    5,759
    Inchiostro di qualità
    +131

    Status
    Offline

    E direi che volano anche sberle per me, dico troppo se considero la tua poesia una delle più belle mai lette in vita mia? Ma non solo nel web, proprio di sempre. Quando dici che i figli volano, sono foglie nel vento, penso anche a me. Io sono volato via di casa, buttato fuori a calci nel sedere però. Nessuno mi ha mai chiesto di tornare, anzi mi hanno detto di non tornare. Ti invidio.

     
    Top
    .
  8.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Mago

    Group
    Inchiostro romantico
    Posts
    15,974
    Inchiostro di qualità
    +228
    Location
    Treviso

    Status
    Anonymous
    C'è sempre un punto di partenza, se non si parte non si arriva in nessun posto se non si parte, l'immobilità è stasi la partenza è movimento sia del corpo che dell'anima.
    Ma il luogo di partenza non si scorda, ogni tanto si va a rivisitato, è lì la nostra origine.
    Ike = garanzia
     
    Top
    .
  9.     +5   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Bardo

    Group
    Member
    Posts
    1,283
    Inchiostro di qualità
    +1
    Location
    Sa(vana)

    Status
    Offline
    Credo che visto il tema che hai voluto affrontare pochi altri versi sarebbero stati più nobili e nobilitanti degli endecasillabi. Da profano o semi-profano della metrica, appoggio la scelta ritmica. Apprezzo questo fondersi a cui mi introduci nella prima strofa e che poi lentamente degrada in una realtà percettiva vera e propria. Dopo la "benedizione carducciana" c'è il netto risveglio nella realtà di partenza, una realtà lontana ma che non può prescindere dai suoi totem. Totem mi riporta ad una dimensione rituale, come rituali sono i lavori al pascolo e le vite di quegli uomini e donne che accenni. Sempre da profano, scorgo molta tradizione, adoperata con sapienza, ma nonostante ciò non risulta in un'eco pesante, o peggio in una scopiazzatura, di poeti che pur vai richiamando. Una bella poesia davvero, piacere di conoscerti.
     
    Top
    .
  10.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Bardo

    Group
    Inchiostro introspettivo
    Posts
    1,302
    Inchiostro di qualità
    +37

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (ikebanacka @ 3/11/2021, 23:09) 
    Vabbè, Darth, ma anche tu, che te possino... lancio una sfida e arrivi tu e in tre minuti risolvi la caccia al tesoro rovinando il divertimento a tutti... :lol:

    Tra i miei amici questo genere di persone le chiamiamo spezzapariate (colui che rovina il divertimento). Quindi sì, sono uno spezzapariate XD

    Passando alle cose serie.
    La poesia si presenta in 4 strofe da sei versi ciascuna. Tutti endecasillabi dattilici che regalano alla lettura un andamento disteso e conferiscono quasi un tono calmo, meditativo. Scelta più che giustificata visto come hai voluto affrontare il tema. Inoltre lo schema rimico è ABC ABC (rima ripetuta).

    Ora il contenuto. Proverò a fare una lettura strofa per strofa.

    I strofa: e qui partiamo subito col botto. La prima immagine che proponi è molto suggestiva. Le vestigia hanno quasi una doppia valenza. Da una parte possono rappresentare il ricordo che sovviene alla mente, da un'altra la presenza fisica di rovine rurali oppure un ritornare sui propri passi visto che vestigia significa anche impronta.
    Molto suggestivo il descrivere i ricordi come se fossero presenti in un arco di tempo contemporaneo alla poesia. Questo voler sovrapporre passato e presente è un po' il leitmotiv della poesia. L'essere sì andati via e aver cambiato vita, ma non bisogna mai dimenticare le proprie radici.

    II strofa: se nella strofa precedente abbiamo la rimembranza, nella seconda abbiamo l'immutabilità. La natura si presenta così com'era stata lasciata e ciò regala all'io poetico un senso di pace che trova, a parer mio, l'apice nell'immagine del libero borgo. L'aggettivo lascia intendere un completo distacco dal tempo e dal progresso che ha cambiato radicalmente l'idea di comunità/paese. Di qui entra in scena la figura dei genitori. Interessante pensare che ci sia un parallelismo fra la natura e i genitori. Entrambi sono creatori di vita e come tali sono anche punti di riferimento per l'io poetico nonostante viva distante da entrambi.

    III strofa: la strofa ci descrive un breve dialogo tra una madre un figlio. A parte la tematica del contadino che va in città per cercare fortuna, ritroviamo un forte parallelismo con la poesia di Carducci "Davanti San Guido" come ci suggerisce l'ultimo verso della strofa. Se in Carducci i cipressi provano a convincere il poeta a non andarsene ricordandogli la sua infanzia, qui la madre supplica il figlio a non andarsene facendo riferimento alla casa in cui è nato. Ma il figlio così come Carducci hanno fatto una scelta e sono intenti fino all'ultimo di seguirla, anche se ciò li condannerà inesorabilmente al dolore. Che l'io poetico e il figlio siano la stessa persona? La risposta la troviamo nella strofa successiva.

    IV strofa: l'immagine con cui apre l'ultima strofa è molto suggestiva e regala al tutto una nota agrodolce. Il dolore è tanto ma subito l'io poetico afferma "Lungi ho trovato la vita che voglio" segno di un mancato pentimento e consapevolezza della sua transitorietà in questo luogo. Egli è infelice come tutti gli uomini di fronte alle forze libere ed eterne della natura, alla pace, contrapponendo così, la vita semplice e autentica della natura a quella artificiosa e falsa della società, in cui la tristezza, appartengono a tutti gli uomini, anche a quelli più felici, perché propri della condizione umana. Il "totem d’un albero spoglio" in chiusa suggerisce un profondo legame tra l'io e il proprio passato malinconico, distante, ma pur sempre insito nel proprio cuore.

    Piaciuta tantissimo ike, i miei più sinceri complimenti!
     
    Top
    .
  11.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Cavaliere di Corte

    Group
    Inchiostro di tenebra
    Posts
    7,195
    Inchiostro di qualità
    +528
    Location
    Universo non locale (Yuggoth)

    Status
    Online
    Direi che ormai un commento da parte mia sarebbe superfluo... hanno già detto tutto e meglio. :laugh:
    Piaciuta molto, Ike!
    :bravo:
     
    Top
    .
  12.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Cavaliere di Corte

    Group
    Inchiostro musicale
    Posts
    6,015
    Inchiostro di qualità
    +68
    Location
    Padova

    Status
    Offline
    Io onestamente ho pochissimo da dire su questa poesia, il che a mio avviso è una delle cose migliori che possa succedere, perché vuol dire che: la forma è fatta bene e funziona, la semantica è coerente e funziona, il contenuto arriva e funziona.
    Il che, attenzione, non vuol dire che sia una poesia perfetta; ma che è una poesia di alto livello, sì.

    Per esempio ti posso dire che preferisco quando gli endecasillabi (i più versatili versi sulla piazza) vengono sfruttati al massimo in tutte le loro accentazioni. Ovviamente è soggettivo, però non so, usare sempre la stessa potrebbe sembrare una via facile per avere un ritmo che funziona sempre... ma è anche vero che impedisce rallentamenti e accelerazioni nella lettura, e in generale tutti i vari "guizzi" ritmici che agli endecasillabi si possono dare :già;:

    L'unico passaggio che non mi ha convinto a pieno è l'anadiplosi di "sempre è la stessa". Non per la figura retorica in sé, che non mi dispiace, quanto per il fatto che vai a raddoppiare anche la rima, che diventa leggermente pesante quando si chiude.


    Sei partito col turbo, vediamo se qualcun altro riuscirà ad affiancarti, o se saranno costretti a prendere la scia :D
     
    Top
    .
  13.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Cavaliere di Corte

    Group
    Inchiostro di tenebra
    Posts
    7,195
    Inchiostro di qualità
    +528
    Location
    Universo non locale (Yuggoth)

    Status
    Online
    A me m'ha già doppiato... :laugh:
     
    Top
    .
  14.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Cavaliere di Corte

    Group
    Inchiostro musicale
    Posts
    6,015
    Inchiostro di qualità
    +68
    Location
    Padova

    Status
    Offline
    Ma se neanche siete nello stesso girone? XD
     
    Top
    .
  15.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Cavaliere di Corte

    Group
    Inchiostro di tenebra
    Posts
    7,195
    Inchiostro di qualità
    +528
    Location
    Universo non locale (Yuggoth)

    Status
    Online
    Fa lo stesso :D
     
    Top
    .
31 replies since 3/11/2021, 22:31   795 views
  Share  
.
Top