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La Schiacciata fiorentina Mia nonna, originaria di quelle parti, la preparava spesso. Era una vera maestra nell’arte. Così ho imparato anche io, dalla migliore. Sarà che mi piace troppo giocherellare, trastullarmi con le mani, lavorare per bene.
Poiché si tratta di una caratteristica ricetta del periodo di Carnevale, tutto è lecito e permesso. Ed io non ho regole o freni, scateno la fantasia. Mi dicono che so cucinare meglio i dolci che gli uomini. L’importante è ragionare con la propria testa e saper scegliere gli ingredienti giusti, specialmente il contenuto.
Perché proprio la schiacciata fiorentina? Ovviamente perché mi piace schiacciare, usare molto le mani, per bene. Torturare l’impasto ai propri fini per ottenere lo scopo desiderato.
S’inizia sempre da qui, vero?
- 12 cucchiai di farina (circa 200 gr)
- 8-10 cucchiai di zucchero (circa 150-160 gr)
- 8 cucchiai di latte (circa 60 gr)
- 6 cucchiai di olio (circa 30 gr)
- 2 uova
- succo e scorza di un’arancia
- lievito vanigliato
- 1 bustina di vaniglina
- zucchero a velo
- cacao zuccherato
No, no, così non va affatto bene! Questa sembra piuttosto la dannata lista della spesa, asettica e senza lussuria. Perché preparare un dolce deve essere una libidine, il piacere e la sensualità devono scivolarci addosso con il fremito d’un gemito. Meglio qualcuno in serie.
Quando preparo dolci sono spesso nuda, l’unico velo che tollero è quello dello zucchero. Mi piace l’odore dolciastro sul corpo, un po’ ovunque. Mi sporco per bene le mani, succhio col dito il preparato quando è ancora freddo.
Inizio col mettere per bene in una ciotola le uova con lo zucchero, poi s’inizia a sbattere, la mia parte preferita. Un ritmo che mi ricorda proprio quello del sesso, prima più adagio, poi sempre più rapidamente. Mi eccita. Aggiungo la farina, il latte, l’olio, il succo e la buccia grattata dell’arancia, poi la vaniglina e da ultimo il lievito. Così sono certa che verrà bene e lui cadrà ai miei piedi.
Lavorare bene è il segreto per ottenere un impasto morbido e fluido. Strano vero? Ho detto morbido, non duro. Deve essere rigorosamente morbido per la perfezione. Ed io sono maniacale in questo.
Finalmente arriva il momento più atteso, l’imburrata! Imburrare e infarinare una teglia rigorosamente rettangolare di circa 20*26 cm. Certo, qui le misure che contano sono due. Verso l’impasto della schiacciata alla fiorentina nella teglia. Sono io che verso, leggete bene. Lo faccio lentamente, lo so fare bene.
Finalmente si cuoce. In forno a 130° per circa 30 minuti, o comunque fino a che non assume un colore arancio dorato. Alla classica prova dello stecchino la nostra schiacciata non deve mai risultare asciutta o asettica. Quando è raffreddata la si può sformare su un vassoio o un piatto da portata.
Manca ancora qualcosa? Spolverizzare di zucchero a velo, ve lo avevo anticipato all’inizio.
Mia nonna, abile come poche, ci apponeva anche la decorazione del giglio con il cacao zuccherato. La cosa più buona che sia mai stata inventata, se l’ospite gradisce il giglio s’intende. Buona, ma non bisogna abusarne oppure verrà il mal di pancia.. -
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Leggendo il titolo e vedendo la foto, m'è venuta fame. . -
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Direttamente da Le ricette di suor GermanaMiss Loryn.... -
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Una bella ricetta.
Mi sono piaciute soprattutto le modalità di preparazione. 😅. -
.Una bella ricetta.
Mi sono piaciute soprattutto le modalità di preparazione. 😅
Da lì la mia battuta su suor Germana... al massimo avrebbe potuto scriverla una suora mezza ninfomane... Miss Loryn non si smentisce mai.. -
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Ma che bella è una ricetta scritta in questo modo? Mi sei d'ispirazione cara Miss . -
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Deve essere buona! Forte il simbolo! . -
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Stuzzicante . -
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Quel giglio! . -
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Il tuo stile è inconfondibile!
Il linguaggio è un divertissement puro. L'allusione a qualcos'altro è presente ma non eccedendo mai i limiti di un velato dico\ non dico. Ritrovo sempre nei tuoi scritti, Miss, l'equilibrio dell' eleganza anche quando giochi con le parole sul filo del rasoio.. -
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Che bello un racconto con una ricetta😍mi è piaciuto come hai mescolato la parte narrativa con quella culinaria e come hai descritto le sensazioni della protagonista,anch'io amo le cose morbide, e l'atmosfera carnevalesca del preparare dolci a casa della nonna,oltre all'allegria della festa, infonde dolcezza e serenità❤ . -
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Ti adoro!!!
In quanti hanno colto la tua sottile ironia erotica?. -
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Il cibo é sempre stato nella storia dell'uomo un mezzo per comunicare, tanto che può essere usato anche come afrodisiaco.
Questo brano è la ricetta per una schiacciata ma non è asettico come tipico dei libri di ricette, ma é "vivo" in quanto sembra che trasuda da ogni parte la personalità di colei che prepara il dolce.. -
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Scrittura coinvolgente e ricca di sensualità che trasmette con maestria l'atmosfera intima e appassionata. Il lettore è coinvolto in un gustoso viaggio culinario attraverso la descrizione dettagliata dei gesti e delle sensazioni. .